La scrittura appare da subito impegnativa, mi confondono un po' i continui cambi di soggetto all'interno degli stessi periodi (soprattutto perché devo imparare i nomi dei personaggi); è uno stile nuovo per me, ecco.
Mi piace come la Woolf riesce a rendere l'interiorità dei personaggi senza spiegazioni, facendotele sentire, intuire. In particolar modo per la signora ed il signor Ramsey, lui con il suo modo di porsi con la famiglia, senza tenerezza, con praticità, pur godendo della visione della sua famiglia ma solo dall'esterno, non entra davvero nel 'quadretto familiare', cosa credo tipica per i padri di una volta. Lei invece mischia severità e tenerezza verso i figli, di ognuno dei quali, con spirito prettamente materno, riesce a vedere ed apprezzare le peculiarità, e verso il marito invece prova rispetto e apparente sottomissione sebbene sia infastidita dal suo modo di comportarsi con i figli e non solo.
A partire dal capitolo 11 inizia una splendida introspezione nei pensieri e nell'animo della signora Ramsey.
Il suo bisogno di stare con se stessa, di avere dei pensieri privati, solo suoi, veri, da non condividere e da non assoggettare alle regole del viver comune, è qualcosa che credo abbiamoo provato tuti, anche senza rendercene conto.
velvet, mi hai superato di parecchio. Io sono appena all'inizio della seconda parte. La scrittura prosegue con le continue similitudini che regnano, e questo flusso di coscienza per tutte le situazioni.
[...] E di nuovo si sentì sola di fronte alla sua vecchia antagonista, la vita.
Vi seguo, questo è uno dei libri che rimando sempre, vediamo se riuscite a farmi venire voglia di leggerlo :wink:
Ok allora ti aspetto!
Avvisami quando mi hai raggiunta!