Miriano, Costanza - Sposala e muori per lei

MadLuke

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Questo saggio sul matrimonio è un invito per tutti a riscoprire le risorse e le energie dimenticate, sia individualmente come persone che come società, del matrimonio che è la relazione per eccellenza che lega un uomo e una donna.
Tutti i motivi per cui il matrimonio non è una castrazione bensì una speciale occasione di felicità per se stessi, per il proprio consorte e anche per le persone che vi gravitano attorno. E lo fa con grande merito riscoprendo ed esplorando il significato di maschile e femminile nella quotidianità sia della vita di coppia che nel rapporto coi figli, il valore aggiunto che ognuno dei due coniugi è naturalmente portato a ha il dovere di offrire per l'arricchimento reciproco.
Questa verità così evidente e teoricamente scontata (effettivamente lo è stata, scontata, circa dal 100.000 A.C. fino a pochi anni fa) si rivela invece straordinaria nel mondo contemporaneo dove sempre più persone vorrebbero dare a intendere che ad eccezione di quanto abbiamo tra le gambe, in fondo uomini e donne sono uguali, e pertanto pure intercambiabili in ogni ambito umano: lavoro, educazione dei figli, ecc.
Lo stile di scrittura è improntato al sano realismo, ma qua e la impreziosito delle dotte citazioni di filosofi e padri della Chiesa, spiegate e contestualizzate nella realtà contemporanea con estrema disinvoltura, e soprattutto incontestabile chiarezza per chiunque gli capiti di leggerle.
Per quanto mi riguarda, con questo per me grandissimo elogio dell'autrice, si esauriscono pure i meriti dell'opera.

Il susseguirsi degli aneddoti di vita familiare è costantemente farcito di quella ironia in stile Luciana Littizzetto, dalla prima all'ultima pagina, e pur ammettendo che io non sopporto la Littizzetto, dopo le prime dieci pagine non ho potuto fare a meno di pensare "ma è proprio indispensabile fare la simpatica a ogni costo?".
Per quanto io non sia cristiano, non ho avuto nulla da eccepire sulle sue considerazioni religiose, sul fatto che l'autrice si sente forte della sua fede in dio, che lui illumini la sua vita e sia la fonte di ogni felicità. La fede è una ricchezza che si può ammirare o ignorare, tutto tranne che biasimare. Tuttavia l'autrice va oltre, si permette di fare considerazioni su aspetti dei quali evidentemente non ha la benché minima competenza culturale (buddismo, new age, tradizione celtica, ecc.), men che meno esperienza, ed esprime giudizi da due lire al quintale, con aria raramente di tenerezza, molto più spesso di compatimento (nell'accezione negativa del termine) facendo così niente altro che mostra della sua ignoranza e superficialità. Per questo quando rispondendo alle accuse, dichiara che lei non ha offeso nessuno, almeno per questo aspetto mente. E il fatto che lo faccia con il sorrisino stampato in faccia non riduce di una stilla la sua condotta grossolana.
La sua superficialità e arroganza si palesa peraltro anche negli aspetti che nulla hanno da spartire con la fede o la religione: la scelta degli alimenti per i bambini, il tipo di vestiario, qualunque cosa, lei ne ha una per tutti, perché come ogni brava occidentale-cattolica-militante lei è quella che la sa più lunga di tutti, che con una strizzatina d'orecchio vorrebbe dare a intendere sa meglio degli altri come gira il mondo, cosa si cela dietro il sipario. Tutti gli altri... poveri ingenui, ovviamente.
La cosa poi per così dire "imbarazzante" è che in un libro interamente dedicato al matrimonio è riuscita a dedicare, non un solo capitolo o un solo paragrafo, bensì una sola frase al sesso. E per dire cosa? Ma ovviamente che il sesso è subordinato all'intesa intellettuale ed emotiva della coppia. Il sesso come luogo della comunicazione più profonda, come occasione di trascendenza della propria individualità, come promessa o promemoria dell'infinito (o "Infinito" magari avrebbe preferito, glielo avrei concesso), come occasione di riscoperta di taluni significati... Di tutto questo nulla. Pagine e pagine per riscoprire la (sacrosanta) differenza maschile-femminile tra accoglienza o servizio in occasione di una gita di famiglia al mare, mentre il sesso completamente glissato, neanche nominato. Incredibile.

Dare un giudizio complessivo sul libro è quindi parecchio complicato: a chi si ritrova nel linguaggio tipicamente autoreferenziale dei cattolici con paraocchi, solo a parole umile e rispettoso di chi la pensa diversamente (l'autrice mai lascia trasparire alcuna curiosità per differenti scuole di pensiero, solo malcelato disprezzo), il libro non può che apparire sublime. Per me, senza nulla togliere ai suoi innegabili meriti di cui sopra, la sua superficialità pesa come un macigno.
 

Lauretta

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leggero OT

Caspita...
sto leggendo "sposati e sii sottomessa" con non poche difficoltà devo dire, non tanto per la scrittura ma quanto per le riflessioni che poi una si trova a fare " proviamo a fare così" "proviamo a vedere se è vero"
lo sto leggendo poco per volta e da questo sceglierò se comprare anche quello per "gli uomini".. Vi farò sapere
 

MadLuke

New member
Caspita...
sto leggendo "sposati e sii sottomessa" con non poche difficoltà devo dire, non tanto per la scrittura ma quanto per le riflessioni che poi una si trova a fare " proviamo a fare così" "proviamo a vedere se è vero"
lo sto leggendo poco per volta e da questo sceglierò se comprare anche quello per "gli uomini".. Vi farò sapere

Bah, io penso che se una persona gestisce i rapporti di coppia in una certa maniera, non sarà un libro a farlo cambiare. Il che non significa che non si possa cambiare, ma ci vuole un percorso ben più complesso e personale, fatto soprattutto di confronto con chi magari è già più avanti per poter vedere coi propri occhi come è fatta una proposta di esperienza di coppia alternativa.

Ciao, MadLuke.
 
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