Jones, Tommy Lee - Sunset Limited

alessandra

Lunatic Mod
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[Possibili spoiler]
Un professore universitario (il "bianco" Tommy Lee Jones) che aspetta di venire investito sui binari del Sunset Limited, il treno della metropolitana di New York, viene salvato da un ex carcerato di colore (il "nero" o "negro", come lui si definisce, Samuel L. Jackson).
Il film si svolge tutto in una stanza, presenti due soli personaggi che discutono su temi universali come la morte e il valore della vita. Ma non ci si annoia...

Nonostante non vi sia, praticamente, una trama, si sta con le orecchie tese a seguire il duello verbale dei due, a pensare "e adesso cosa gli risponderà?" ma non c'è problema, perché nessuno dei due resta senza risposte. Si ascolta e si partecipa alle ragioni di entrambi, che sembrano egualmente valide, un po' di più o un po' di meno a seconda dei nostri personali punti di vista, mentre ci si domanda come andrà a finire.
E' un film che fa riflettere a fondo sul significato della vita e, di riflesso, sull'idea della morte e del suicidio, del non voler più vivere, del collegamento tra il modo di vivere (o di morire) e la fede; è vero, come dice il "negro", che chi può aggrapparsi a quest'ultima supera più facilmente quel pericolosissimo punto di transizione tra la disperazione assoluta e il flebile ritorno della luce in fondo al tunnel. Ma è così difficile che le convinzioni del più devoto credente vacillino?
Il bianco sostiene di volersi uccidere per motivi esistenziali, e non riesce a trovare un punto in comune con gli altri aspiranti suicidi poiché loro, a suo dire, desiderano la morte per via delle loro vicende personali. Ma le due cose non vanno di pari passo? Il modo di affrontare le questioni personali, la maggiore o minore resistenza in questo mondo, non è forse strettamente legato a motivi esistenziali, alla più o meno accesa convinzione o consapevolezza dell'inutilità del vivere? E, a sua volta, questa consapevolezza non è essa stessa un "fatto personale"?
E' un film che fa riflettere anche sulla forza delle parole e dei diversi modi di esprimersi; il nero non conosce molti termini, ma parla in maniera convincente, vivace e colorita, mentre il bianco, più pacato, essendo colto ha un'enorme padronanza di linguaggio.
Mi ha lasciato con molte domande addosso e una certa confusione mentale, offre diversi spunti di riflessione sui grandi temi della vita e per questo vale, secondo me, la pena di vederlo.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Minerva6

Monkey *MOD*
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spoiler

Ho proposto questo film per il cineforum, l'avevo registrato da un anno, ma non mi decidevo a vederlo per la sua trama che mi attirava e respingeva allo stesso tempo.
Sapevo già che mi sarebbe piaciuto e che la capacità di entrambi gli attori avrebbe retto bene, ma non volevo riflettere troppo sulle questioni che vengono trattate.

Ha già detto tutto ale, io posso solo aggiungere che mi sono ritrovata di più nel bianco, anche se il nero è il personaggio più "vitale" e che buca meglio lo schermo.
Pur pensandola come il bianco, forse mi piacerebbe conoscere una persona come il nero (magari non servirebbe a nulla, ma sarebbe lo stesso un bel confronto :wink:).
Da (ex) peccatore il nero vorrebbe redimersi totalmente attraverso il bianco e riuscire ad aiutarlo, ma nella scena finale il bianco se ne va e probabilmente metterà in pratica la sua idea di suicidarsi. La fede del nero allora crollerà :?? ?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Un inesorabile gioco delle parti per questo film che di fatto è una pièce teatrale e penso non se ne discosti molto visto che la sceneggiatura è dello stesso Cormac McCarthy. Niente da dire sull'interpretazione che sicuramente avrei apprezzato di più in lingua originale con i sottotitoli ma forse troppo letteraria tanto da apparire artificiosa. Quello che è il pregio dell'opera teatrale, un dialogo filosofico sulla vita, Dio e la morte, rischia di essere un limite nella trasposizione cinematografica, pur restando l'ottimo livello interpretativo e la non facile regia di due personaggi che si limitano a parlare all'interno di una stanza.
 
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