King, Stephen - Doctor Sleep

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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Perseguitato dalle visioni provocate dallo shining, la luccicanza, il dono maledetto con il quale è nato, e dai fantasmi dei vecchi ospiti dell'Overlook Hotel dove ha trascorso un terribile inverno da bambino, Dan ha continuato a vagabondare per decenni. Una disperata vita on the road per liberarsi da un'eredità paterna fatta di alcolismo, violenza e depressione. Oggi, finalmente, è riuscito a mettere radici in una piccola città del New Hampshire, dove ha trovato un gruppo di amici in grado di aiutarlo e un lavoro nell'ospizio in cui quel che resta della sua luccicanza regala agli anziani pazienti l'indispensabile conforto finale. Aiutato da un gatto capace di prevedere il futuro, Torrance diventa Doctor Sleep, il Dottor Sonno. Poi Dan incontra l'evanescente Abra Stone, il cui incredibile dono, la luccicanza più abbagliante di tutti i tempi, riporta in vita i demoni di Dan e lo spinge a ingaggiare una poderosa battaglia per salvare l'esistenza e l'anima della ragazzina. Sulle superstrade d'America, infatti, i membri del Vero Nodo viaggiano in cerca di cibo. Hanno un aspetto inoffensivo: non più giovani, indossano abiti dimessi e sono perennemente in viaggio sui loro camper scassati. Ma come intuisce Dan Torrance, e come imparerà presto a sue spese la piccola Abra, si tratta in realtà di esseri quasi immortali che si nutrono proprio del calore dello shining. Uno scontro epico tra il bene e il male, una storia agghiacciante e meravigliosa, un ritorno al fantastico e all'horror dei primi lavori di King. Doctor Sleep inquieta e fa paura, ma soprattutto commuove ed emoziona.


Il grosso problema di questo libro è la prolissità nella prima parte. Fino al 50% non succede niente, King si limita a gettare le basi per quella che sarà una lotta all’ultimo sangue tra le due protagoniste femminili indiscusse del romanzo. Capisco, figlio mio, che devi preparare il terreno per inquadrare il background familiare/psicologico/sociale dei personaggi, però nell’economia della trama mi chiedo cosa c’entri la storyline di Andi, novella Jucas Casella, oppure tutta la prima fase post-Overlook Hotel con Danny ancora bambino. Il succo del mio discorso è che ci sarebbero almeno 100 pagine da sforbiciare. E a me che non amo i mattoni sono pesate parecchio. Quando si arriva al 50% si entra nel vivo della vicenda (alla buon’ora) e a quel punto sono il primo ad ammettere che non riesci più a staccare dalle pagine perché vuoi sapere come va a finire, nonostante l’esito sia piuttosto prevedibile e mezzo telefonato. Anzi, non solo prevedibile, io l’ho trovato fin troppo a tarallucci e vino. Molto, troppo semplicistico e sbrigativo il modo in cui Danny si sbarazza dei membri del Nodo e sinceramente anche la sfida finale tra Abra e Rose dura un tiro di schioppo, forse due paginette (alla Harry Potter che fa fuori Voldemort in quattr’e quattr’otto, per intenderci).
Per quanto riguarda il personaggio di Danny, ho trovato banale da parte di King farlo finire alcolizzato come il padre e inventarsi questa dote da “accabadora” dello zio Sam. Che dire degli altri protagonisti? Mi lascia piuttosto perplesso il fatto che un dottore e un padre di famiglia, così dal nulla, maneggino con tanta disinvoltura pistole e fucili e non abbiano remore o la minima esitazione ad uccidere altre persone. Vabbè.
Il libro è scritto bene, sia chiaro, il Re sa il fatto suo e su questo non si discute, però quello che sindaco è l’eccessiva lunghezza (a tratti la prima parte è soporifera) e la prevedibilità di certe scelte. Nella nota dell’autore King dice che la pulce nell’orecchio che lo ha pungolato fino a decidersi a scrivere questo romanzo gliel’ha messa a una sessione di autografi un fan, che gli chiese che fine avesse fatto il piccolo Danny Torrance di Shining. Ecco, mi sento di dire che saremmo vissuti benissimo lo stesso anche senza saperlo.
 

darida

Well-known member
sei stato bravo a finirlo Germano :boh:
io l'ho abbandonato, -ad un quarto circa- con riserva di riprovarci prima o poi...più poi che prima

sono d'accordo con te: King sa scrivere, e questo ci piace :wink:
Quello che non mi spiego è l'eccessiva prolissità in mancanza di idee. Il re di solito allunga il brodo verso metà storia, ma se questa sensazione si innesca già a inizio lettura, non va mica bene.

caso mai la pausa portasse consiglio rientrerò in thread per confermare o ritrattare :)
 
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GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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E' stata mia sorella a consigliarmi di "resistere". Lei, che è più veloce di me a leggere, mi disse che verso metà si faceva interessante. Non capisco questa scelta, anche perché Joyland non lo aveva allungato fino allo sfinimento. Forse è l'editore che lo costringe a infilarci capitoli superflui perché così lo vende a 25 dollari anziché a 20? Non lo so, so solo che per un po' King lo abbandonerò. Mi riservo di leggere 22/11/63 e basta.
 

Kira990

New member
Mi trovo molto in accordo con quanto commentato da GermanoDalcielo. Troppo lungo e lento nella prima parte, troppo veloce e sbrigativo nella seconda.
Ho apprezzato l'introduzione con Dan bambino probabilmente perchè ho letto Doctor Sleep subito dopo aver letto Shining, ma all'inizio ho fatto fatica a seguire le varie storie che si intrecciavano.
Il titolo inoltre è abbastanza fuorviante: Il ruolo di Dottor Sleep per Dan è importante, è la sua evoluzione e forse la sua redenzione dall'alcolismo, però è stato trattato marginalmente, soprattutto da metà libro in poi e, cosa più importante, non è rilevante rispetto alla storia in sè. Poteva benissimo fare l'impiegato delle poste che era la stessa cosa. Quindi probabilmente King ha scelto questo titolo perchè a livello di marketing era accattivante.
ATTENZIONE SPOILER
Non mi è piaciuta invece Abra. Inizialmente alcuni comportamenti "cattivi" li puoi giustificare con il discorso che è adolescente e sta crescendo e non ha ben capito la realtà della vita e quello che è il pericolo reale nello sfidare il Vero Nodo. Già il solo immaginarsi un personaggio di un telefilm per arsi forza e affrontare Rose nel primo tentativo di Rose di entrarle nella testa per capire dove si trovasse fa capire l'immaturità della ragazzina e che gli atteggiamenti da macho possono essere una emulazione di personaggi di libri/telefilm. Un pò come fanno i bambini quando giocano ai supereroi contro i cattivi.
Quando invece arrivano all'ultimo scontro con Rose e dopo nell'epilogo finale, ho trovato una Abra che va sulla buona strada per seguire le orme di Jack Torrance. Quello che mi ha trasmesso è stata una sensazione negativa. Come se ci avesse preso gusto e si compiacesse dell'essere effettivamente la più forte.
Rose doveva essere il male supremo, l'essere più cattivo e potente mai incontrato e riescono a liquidare così in un attimo sia lei che il Vero Nodo. Carina l'idea di come siano riusciti ad eliminare il gruppo ma un pò troppo sbrigativa e poco credibile. Va tutto troppo liscio come l'olio.

Insomma, va bene lo stile di King c'è, da metà libro si fa più interessante, ma non è tra i migliori libri suoi che ho letto e probabilmente è un seguito un pò forzato.
 
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