Sud e magia

Prendo in prestito il titolo di un classico dell'etnografia, il libro di Ernesto De Martino: Sud e magia. E' una lettura che consiglio ai curiosi. Pensate che alcune forme di magia connesse alla liturgia canonica, oppure extracanonica ancora esistono nel mio borgo, anche se purtroppo stanno scomparendo.
Userò questo 3d per parlare di Sud, riservando quello sul brigantaggio, solo a letteratura storica, documenti e altre fonti cartacee e non per evidenziare l'altra storia, quella scritta da chi ha perso.

Gandhi scriveva "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo".
Rocco Hunt (non conoscevo l'esistenza di questo rapper, non avevo mai ascoltato la sua canzone prima di questa sera, non sapevo che avesse partecipato a Sanremo) ha scritto una bella canzone, in italiano con ritornello in lingua napolitana. Ha scritto una canzone "impegnata", ha parlato della Terra dei Fuochi, ha parlato di bellezza, la bellezza di una terra che tornerà ad essere splendida. Ha parlato di gente semplice, che tra stato e camorra (che in queste zone spesso non si distinguono) si barcamena per vivere e restare onesta e soprattutto ha dato una lezione di civiltà a Mario Luzzatto Fegiz:
"Durante una trasmissione televisiva di Raiuno dedicata al Festival di Sanremo. Rocco, vincitore della sezione Giovani al Festival, dice che la sua canzone vuol essere un segnale di riscatto per far capire che la sua terra è una Terra del Sole e non dei Fuochi, Luzzato Fegiz ironizza canticchiando i versi <Se bastasse una canzone...>. Rocco gli risponde che le grandi imprese nascono anche dai piccoli gesti come il suo rap. A confronto un 19enne limpido salernitano e un ultrasettantenne nordico con la puzzetta al naso. Rocco è il nuovo Sud che reagisce, Rocco è il nostro futuro"

La canzone non parla di innalzare barriere tra nord e sud, ma semmai di toglierle.

 
http://www.repubblica.it/cultura/2014/02/26/news/se_i_ragazzi_italiani_non_sanno_l_it

Se i ragazzi italiani non sanno l'italiano

Secondo l'indagine Pisa, sono uno su cinque. Luca Serianni: "Drammatico divario Nord - Sud"
di SIMONETTA FIORI


Se i ragazzi italiani non sanno l'italiano Luca Serianni
Immaginiamo una festa con un centinaio di studenti, tutti del secondo anno delle superiori. Venti di loro non sanno l'italiano.
No, non è una festa cosmopolita con quindicenni che arrivano da tutto il mondo. Si tratta di adolescenti italiani, un quinto dei quali ha problemi con la lingua madre. Un dato evidenziato dalle ultime rilevazioni Pisa, ma curiosamente passato sotto silenzio (si tratta dell'indagine internazionale promossa dall'Ocse per valutare il livello di istruzione degli adolescenti dei principali paesi industrializzati). Naturalmente il fenomeno non è uniforme sul piano geografico e sociale. "È drammatica la distanza tra i licei del Nord-Est e gli istituti professionali del Mezzogiorno", dice Luca Serianni, insigne storico della lingua e autore di saggi sull'insegnamento dell'italiano nelle scuole (L'ora d'italianoeLeggere scrivere argomentare, entrambi pubblicati da Laterza; e con Giuseppe Benedetti Scritti sui banchi, Carocci). Ma cosa significa non sapere l'italiano? Serianni pesca tra i quotidiani degli ultimi giorni. "Alla fine delle scuole superiori un ragazzo dovrebbe essere in grado di capire un articolo di fondo".




Riflessione​
Non so se esista un divario così dirompente nord sud, ma posso ben dire che il paragone di Serianni è di una banalità e malafede esagerata. Perché paragonare un liceo del nord est e un professionale di Caivano? E se invertissimo le parti? Se paragonassimo un liceo di Caivano e un professionale di Pontecchio Polesine, siamo sicuri che i risultati non siano gli stessi?
Il problema del neoanalfabestismo c'è, ma volerlo per l'ennesima volta ridurlo ad un problema nord sud, è scoraggiante.

Tuttavia ammetto che al sud il problema è più grave, vi è un tasso di dispersione scolastica immensamente superiore al nord, vuoi perché non abbiamo voglia di studiare, vuoi perché dobbiamo cominciare a barcamenarci per un tozzo di pane un po' prima dei nostri coetanei di altre latitudini.
Il Ministero l'ha capito e attentamente ha verificato che al sud vi è una dispersione scolastica enorme, con punte del 25,8%: il 25% in Sardegna e Sicilia e il 22% in Campania. L'illuminato Ministero cosa fa, stanzia circa 15 mln di euro per contrastare la dispersione scolastica, ovviamente li distribuirà secondo equità direte voi, dunque la maggior parte dei fondi dovrebbero andare alla Campania e alle Isole, ma qualche tecnico illuminato provvede alla ripartizione dei fondi sulla base degli studenti, ed allora la Lombardia con un tasso di dispersione minore del nostro, ma pur tuttavia del 15% (così alto perché i figli degli immigrati hanno i nostri stessi problemi) riceve fondi maggiori della Campania e delle Isole. La risposta dell'ex sottosegretario all'Istruzione Rossi Doria a chi gli faceva notare questa (usiamo un eufemismo) incongruenza, era questa: "Il Sud beneficia di alcuni mln di fondi europei".

Io mi chiedo, ma è mai possibile che per le spese ordinarie di uno stato (minuscola), come l'istruzione, la viabilità, i trasporti, la sanità, noi meridionali dobbiamo usufruire dei fondi europei e non della spesa ordinaria? Ma facciamo parte dell'Italia oppure siamo considerati alla stregua della Bulgaria e Grecia? (guardavo i membri europei e oltre alla Bulgaria e alla Grecia, non né vedo messi peggio di noi)
 
La grande bellezza

"Se penso a Napoli, se penso addirittura alla Sicilia, ciò che subito mi colpisce, così nei resoconti come nei quadri, è che in quei paradisi terrestri si spalanchi con tanta violenza la bocca infernale dei vulcani, portando da millenni terrore e scompiglio tra gli abitanti che godono di simili bellezze"

Viaggio in Italia di Johan Wolfgang Goethe


Se penso a Napoli ciò che subito mi colpisce, così nei resoconti come nelle fotografie, è che in quegli ex paradisi terrestri si spalanchi con tanta violenza la furia devastatrice dello stato, della camorra, degli imprenditori del nord, che portano da qualche lustro monnezza e morte tra gli abitanti che godevano di simili bellezze.


P.s. la camorra ha chiesto scusa.
 
Forza Nino

Proclama - il Generale G. Nino Bixio agli abitanti dei comuni di Francavilla, Castiglione, Linguaglossa, Randazzo, Maletto, Bronte, Cesarò, Centorbi(Centuripe) e Regalbuto.

La corte di Napoli ha educati una parte di voi al delitto ed oggi vi spinge a commetterlo.
Una mano Satanica vi dirige all'assassinio, all'incendio, ed al furto, per poi mostrarvi all'Europa inorridita e dire -eccovi la Sicilia in libertà-.

Volete voi essere segnati a dito, e dei vostri stessi nemici messi al bando della civiltà?Volete voi che il Dittatore sia costretto a prescriverci "stritolate quei malvagi"
Con noi poche parole: o voi ritornate al pacifico lavoro dei vostri campi e vi tenete tranquilli, o noi in nome della giustizia e della Patria nostra vi distruggiamo come nemici dell'umanità: ci siamo intesi

Bronte 9 agosto 1860, il maggiore generale G.Nino Bixio



:paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura:
 
Da Padova oggi quotidiano online

A chi scopre cosa c'è' che non va in questo articolo, farò da guida sui Monti Dauni in una loro vacanza.

Furto di una borsa al pub 131 di Noventa Padovana

Derubata al pub dalla "baby gang" Acciuffati al volo i responsabili

Tre ventenni, un italiano, un serbo e un napoletano hanno preso la borsetta di una 24enne al "100trent'1" di Noventa Padovana. Lei ha chiamato i carabinieri che poco dopo hanno beccato i tre teppisti con la refurtiva
Redazione11 marzo 2014

"I soldi o ti picchiamo", baby gang di bulli al patronato dell'Arcella
Sotto scacco della baby gang 15enne ruba i gioielli ai genitori
Dipendente ruba da portafogli titolare e da borsa di una cliente
Rapinata in auto davanti a casa Per trattenere borsa si ferisce

Approfittando di un suo momento di distrazione, le hanno rubato la borsa contenente il portafoglio con 130 euro, lei ha chiamato subito i carabinieri che poco dopo hanno beccato i responsabili con la refurtiva. Protagonista una 24enne di Dolo, nel Veneziano, derubata lunedì sera al pub "100trent'1" di Noventa Padovana da tre ragazzi già noti alle forze dell'ordine come una sorta di "baby gang".

GLI AUTORI DEL FURTO. I tre giovani responsabili intercettati da una pattuglia di militari sono un italiano e un serbo entrambi di vent'anni e un napoletano 19enne. I carabinieri li hanno sorpresi ancora in possesso della borsa rubata.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
A chi scopre cosa c'è' che non va in questo articolo, farò da guida sui Monti Dauni in una loro vacanza.

Furto di una borsa al pub 131 di Noventa Padovana

Derubata al pub dalla "baby gang" Acciuffati al volo i responsabili

Tre ventenni, un italiano, un serbo e un napoletano hanno preso la borsetta di una 24enne al "100trent'1" di Noventa Padovana. Lei ha chiamato i carabinieri che poco dopo hanno beccato i tre teppisti con la refurtiva
Redazione11 marzo 2014

"I soldi o ti picchiamo", baby gang di bulli al patronato dell'Arcella
Sotto scacco della baby gang 15enne ruba i gioielli ai genitori
Dipendente ruba da portafogli titolare e da borsa di una cliente
Rapinata in auto davanti a casa Per trattenere borsa si ferisce

Approfittando di un suo momento di distrazione, le hanno rubato la borsa contenente il portafoglio con 130 euro, lei ha chiamato subito i carabinieri che poco dopo hanno beccato i responsabili con la refurtiva. Protagonista una 24enne di Dolo, nel Veneziano, derubata lunedì sera al pub "100trent'1" di Noventa Padovana da tre ragazzi già noti alle forze dell'ordine come una sorta di "baby gang".

GLI AUTORI DEL FURTO. I tre giovani responsabili intercettati da una pattuglia di militari sono un italiano e un serbo entrambi di vent'anni e un napoletano 19enne. I carabinieri li hanno sorpresi ancora in possesso della borsa rubata.

Preparati per farmi da guida :wink:.

La parola napoletano in opposizione ad italiano è lampante :paura: !
Anche se io non sono solita fare distinzioni tra Nord e Sud (ho la nonna materna originaria del Piemonte e voglio ancora credere nell'unità d'Italia) non ho potuto fare a meno di notare questa cosa disdicevole... :W.
 
Noi eravamo italiani prima di essere Uniti. Eravamo la penisola più bella del mondo. Giocoforza l'unità cosa ha prodotto? Un paese duale che ha fatto male ad entrambe le parti, a chi più, a chi meno.
Non ha più senso continuare così. Spero di vivere abbastanza per poter partecipare ad un referendum per l'autodeterminazione del Meridione.
Ci vorrebbe la nascita di un Scottish National Party in salsa meridionale, e non le tante scimmiottature degli omini verdi che hanno imperversato nel norde negli ultimi 20 anni.

Scùlta el veent che pìca la pòrta

g’ha in cràpa una nìgula e in bràsc una sporta

el diis che g'ha deent un bel regàal

me sa che l'è el sòlito tempuraal....

Scùlta i spiriti e scùlta i fulètt

che ranpèghen in söel müür e sòlten föe di cassètt

g'hann söe i vestii de quand sèri penènn

i ne vànn e i ne vègnen cun't el büceer del vènn.
 
60 famiglie napoletane su 100 rubano l'elettricità

A Napoli 60 famiglie su 100 rubano l'energia elettrica: ecco la tecnica

Questo titolo è stato "sparato" in prima pagina nel Gazzettino online, giornale veneto, per circa 12 ore. Leggi l'articolo e capisci che da un controllo effettuato nel quartiere di Barra, in due palazzi su 100 famiglie 60 usavano questo escamotage. Individuati, multati e ripristinata la situazione di legalità. Lo Stato c'è, certo sarebbe l'ideale se ci fosse anche per asili nido, strade, illuminazione pubblica, edilizia scolastica, sicurezza, ma ha dimostrato di esserci.

E' un caso limite, che diritto ha il Gazzettino di titolare che a Napoli 6 su 10 rubano l'elettricità? Su quali statistiche si basano? Nessuna, perché a Napoli l'elettricità la paghiamo, ed anche cara.


Seguendo la stessa logica, questo articolo
Parcheggio selvaggio in ospedale anche con il "pass" del defunto
potrebbe essere rititolato così
60 padovani su 100 parcheggiano sui posti destinati ai disabili e usano anche dei pass di disabili defunti

Ma non sarebbe stato giusto, perché non credo che 6 padovani su 10 parcheggino sui parcheggi per i disabili e le ambulanze, e usino i pass di disabili defunti.

Perché si continua a massacrare Napoli?
Ultima cazzata di ieri sul Corriere della Sera:
Arriva Godina e crolla un «mito»: «Il caffè napoletano sa di rancido» - Corriere del Mezzogiorno

per non ricordare che il Gambero rosso decretà che la pizza fatta a Napoli faceva schifo e la migliore si poteva assaggiare in una focacceria veneta.

Perché trattarci così male, e se poi facciamo notare queste diffamazioni, ci accusano di essere i soliti meridionali lamentosi.
 
P

ParallelMind

Guest
Grande lotta,se solo avesse ascolto nel cuore della gente.
Eppure,a nord e a sud di Roma il sudore della fronte degli italiani e`sempre lo stesso,e le loro sfortune idem.
 
Moretti delinquente

Un giorno questa terra tornerà ad essere bellissima Parallelmind!


Moretti: «Servono i soldi per la dorsale adriatica»

MILANO - E’ la Val Padana il cuore del sistema economico e produttivo dell’Italia e qui le Ferrovie Italiane destineranno gran parte dei 24 miliardi di euro di investimenti previsti nel piano industriale 2014-2017 che l’am - ministratore delegato Mauro Moretti ha presentato ieri a Milano nella sede di Assolombarda. Per il Sud, se ci saranno i trasferimenti dello Stato, e questo Moretti è stato molto chiaro, saranno potenziate le tratte dei corridoi TEN-T (Trans European Networks – Transport) individuati dall’Unione Europea come la Napoli-Bari e la Salerno- Reggio Calabria. Per il resto si può dire solo briciole, come i 370 milioni di euro destinati alla dorsale adriatica che dovrebbero servire per ridurre i tempi di percorrenza di una trentina di minuti nella tratta Bari-Ancona.

E, così, Moretti forte dei numeri positivi di bilancio, come la crescita dei ricavi fino a 9,5 miliardi di euro con un tasso medio pari a più 3,5 all’anno, che ha presentato ad una platea prevalentemente di fornitori del gruppo, tra una sfilza di anglicismi, attacchi ad una liberalizzazione ritenuta troppo liberale e non poche risposte evasive date ai giornalisti, ha sottolineato che fare l’amministratore delegato delle ferrovie è un lavoro duro e che comunque lui ha salvato l’azienda dal fallimento, visto che l’aveva ereditata con un passivo di 2,115 miliardi di euro nel solo 2006, quando nessuno voleva fare l’amministratore delegato. Adesso, dopo un’opera di risanamento, riorganizzazione e reindustrializzazione di tutti i processi, ha sottolineato, abbiamo creato le premesse per mettere l’azionista nelle condizioni di decidere l’eventuale collocazione sul mercato di una parte delle azioni del Gruppo FS Italiane.

Nel frattempo saranno spesi 24 miliardi di cui 15 legati al contratto di programma Stato-RFI per il mantenimento degli standard di sicurezza e il potenziamento della rete convenzionale e 6,4 per l’acquisto di nuovi treni Etr 1000 che potranno raggiungere i 350 km orari; oltre che a riqualificare 500 stazioni da aggiungere alle 100 grandi stazioni di qualche anno fa. Ma, anche a consolidare la presenza all’estero del Gruppo FS. «Siamo presenti in tutti i continenti», ha enfatizzato Moretti.
Alla nostra osservazione «ma avete dimenticato un pezzo di Paese, cominciando dalla dorsale adriatica che penalizza non solo la Puglia, come si evince dalla battaglia della Gazzetta, la risposta è stata: «Se il governo non ci dà le risorse necessarie, non possiamo fare niente». Ma nell’appello della Gazzetta si chiede la restituzione dei treni veloci (Frecciargento) per i quali non servirebbero soldi. Mentre Michele Elia, amministratore delegato di RFI, originario di Castellana Grotte, ci provoca con la battuta «si può sempre raggiunge Milano da Roma. Potenziando la Napoli-Bari, la capitale sarà raggiungibile in tre ore; da Roma a Milano c’è l’alta velocità. Fatto due conticini, in sei ore si è sotto la Madonnina».
Invece per la tratta Termoli-Lesina, non vengono sottaciute la responsabilità della Regione Molise. «I soldi ci sono», dice Elia. Mentre l’ad di Trenitalia Vincenzo Soprano paventa l’ipotesi della risoluzione anticipata del contratto con la Regione Puglia perché molto oneroso. Non sono mancati i riferimenti ai compensi, Moretti ha risposto: «Aspetto laproposta di Renzi. La valuterò, toccherà a lui convincermi, anche perché questa è una storia di fatica, non di giochetti per prendere mezzo minuto di scena. E poi io sono solo il portavoce pro-tempore di una squadra forte di ferrovieri».
 

~ Briseide

Victorian Lady
Purtroppo il moralismo imperversante verso gli innumerevoli difetti (=pregiudizi) della gente del sud si acuisce sempre più col passare del tempo. Napoli è l'emblema assoluto di questi pregiudizi. Il giornalismo popolare odierno poi li strumentalizza a suo favore ogni volta che può, mostrandosi ancora una volta in tutta la sua superficialità e mediocrità; pur di avere un bacino facile di utenza, ed imbambolare gente facilmente persuasibile, si scagliano verso Napoli e il Sud ogni volta che possono, in maniera anche piuttosto codarda. I tristi eventi calcistici degli ultimi giorni ne sono purtroppo l'ennesima dimostrazione.
 
Purtroppo il moralismo imperversante verso gli innumerevoli difetti (=pregiudizi) della gente del sud si acuisce sempre più col passare del tempo. Napoli è l'emblema assoluto di questi pregiudizi. Il giornalismo popolare odierno poi li strumentalizza a suo favore ogni volta che può, mostrandosi ancora una volta in tutta la sua superficialità e mediocrità; pur di avere un bacino facile di utenza, ed imbambolare gente facilmente persuasibile, si scagliano verso Napoli e il Sud ogni volta che possono, in maniera anche piuttosto codarda. I tristi eventi calcistici degli ultimi giorni ne sono purtroppo l'ennesima dimostrazione.

Se non ci fosse stata l'aggressione al tifoso napoletano e di conseguenza il teatrino con il capo ultrà, la domanda che bisognava porsi era la seguente: Perché i napoletani continuano a fischiare l'inno nazionale? Era successo due anni fa, ma liquidarono tutto con la "bravata" di una banda di balordi, a distanza di due anni si ripropone lo stesso copione. La nazione è disgregata e non porvi rimedio mediante politiche di perequazione non farà altro che acuirne le distanze. La gente del Sud ne stà prendendo atto e tre quattro anni fa, i fischi a Salvini segretario della Lega erano impensabili, invece ora sono realtà. Matteo non puoi continuare a fregarci i soldi e chiamarci ladri, non puoi continuare ad insultarci "Senti che puzza scappano anche i cani stanno arrivando i napoletani - Vesuvio lavali con il fuoco - Forza Vesuvio - O colerosi, terremotati, voi col sapone non vi siete mai lavati" e poi vieni a chieder ci i voti:

Matteo Salvini contestato a Napoli, rinuncia al suo intervento
 

~ Briseide

Victorian Lady
Se non ci fosse stata l'aggressione al tifoso napoletano e di conseguenza il teatrino con il capo ultrà, la domanda che bisognava porsi era la seguente: Perché i napoletani continuano a fischiare l'inno nazionale?

Appunto, che bisognava. Ma sono quasi certa che nessuno avrebbe fatto questo sforzo. E seppure lo avesse fatto, sarebbe stata una considerazione fine a se stessa, senza che nessuno si sarebbe posto il problema di come risolvere il disagio di una terra che si sente discriminata e insultata ad ogni occasione, dalla politica allo sport. E' troppo facile e popolare come scelta, quella di stigmatizzare un gesto come quello del fischiare un inno. Si sono consumati fiumi di parole in questi giorni su quanto sia stato vergognoso... ma perchè nessuno di quei giornalisti/politici che si sono sentiti così tanto offesi da questo atto così "empio", si è sentito mai altrettanto così apertamente oltraggiato quando nel frattempo regioni organizzano referendum per liberarsi dal fardello dell'Italia? O quando un partito come la Lega rinnega l'inno esso stesso, adottandone un altro per conto proprio? Perchè nessuno si sente insultato quando persino uno dei suoi rappresentanti intona uno di quei beceri cori contro i napoletani? Un simile atto di leggerezza è intollerabile da parte un rappresentante politico (ovviamente il soggetto in questione è sempre Salvini, che osa poi pure aspettarsi una calorosa accoglienza in terra campana!:paura:). Ma naturalmente il giorno dopo la questione del fischiare l'inno, del lancio dei fumogeni, dell'ultras sulle cancellate, sono diventati tutti argomenti di spicco per consentire a tutti gli emeriti rappresentanti del mondo della politica e dello spettacolo di poter esprimere il proprio dissenso e il proprio sdegno per quanto successo, mentre il ragazzo ferito a morte era relegato quasi ad argomento di contorno, o peggio ancora ad un danno collaterale. E' un argomento troppo ghiotto, quello di adoperare i napoletani come simbolo di inciviltà, per lasciare che lo spazio se lo prenda tutto un agguato consumatosi fuori dallo stadio.
Le istituzioni poi sono davvero ridicole; sabato è stato quasi imbarazzante vedere il loro essere inerme. Del resto non sono in grado di - non dico eradicare - ma quantomeno tamponare, il problema in ambito calcistico, evitando che vengano riproposti continuamente quei cori, o sventolati sacchetti di spazzatura, o indossate mascherine igieniche ogni domenica, figurarsi come ci si potrebbe aspettare che possano risolvere qualcosa a livello generale. E poi si permettono pure il lusso di liquidare la loro impotenza con la scusante "della politica che non deve intromettersi nello sport". Ma quale sport? Dov'era lo sport sabato? Ma possibile siano così irresponsabili da non rendersi conto di come sta degenerando il livello di civiltà nel nostro Paese?
 
Concordo con te, un ragazzo in fin di vita, un vile agguato, è relegato nel fondo dei giornali e vien dato risalto alla "trattativa" della stato (la minuscola è voluta) con Gennaro o' carogna.
Sono sempre stato in disaccordo con Rosa Russo Iervolino, ma la sua intervista di ieri al Mattino mi è piaciuta. Hamsik doveva andare a parlare con i tifosi, magari usando un megafono e senza il codazzo della polizia, per ragguagliare sulla salute di Ciro Esposito dicendo che non era morto; secondo: non doveva parlare con Gennaro permettendo a quest'ultimo di stare a cavalcioni sull'inferriata, dando di sé l'immagine di un guappo fetente e pericoloso: Vuoi parlare con me, scendi da quel cancello. Detto ciò, torniamo alla questione inno.
Premesso che anch'io mi chiedo dov'erano quelli che ora si indignano per i fischi all'inno (una marcetta penosa secondo me), quando Bossi e compagnia quell'inno lo hanno sostituito con un'altra canzone, dov'erano coloro che ora si indignano quando Bossi invitava una signora ad usare il tricolore der pulire le sue pudenda dopo aver usufruito dei servizi igienici.
l'avvento di internet non permette più di dimenticare, cosa si aspettava Salvini a Napoli dopo aver cantato a squarciagola questo slogan?

MATTEO SALVINI E IL CORO CONTRO I NAPOLETANI ALLA FESTA DI PONTIDA 2009 - YouTube

Che gli tributassero una grandissima accoglienza?

Cosa si aspettava a Locorotondo, a Taranto, a Battipaglia? Eppure i giornali liquidano quei fischi, come un manipolo di neoborbonici. Fin quando faranno finta di non capire il disagio che sta covando nel Meridione?
L'elemento nuovo rispetto a due anni fa, riguarda anche i tifosi della Fiorentina che si sono uniti a quelli napoletani per fischiare l'inno. Se nel Meridione lo scollamento tra istituzioni e cittadini c'è sempre stato, ricordiamo che i bersaglieri vennero per ucciderci non per proteggerci, per il centro-nord è un fenomeno nuovo. Invece di stigmatizzare coloro che fischiavano, inizierei a chiedermi come porre rimedio a questo scollamento prima che sia troppo tardi per la nazione Italia.
 
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