Schrader, Paul - Adam Resurrected

elisa

Motherator
Membro dello Staff
L'Adam del titolo è stato negli anni '30 un mago, clown e attore di cabaret molto famoso negli anni Trenta in Germania. Poi la follia nazista lo interna insieme alla sua famiglia in un campo di sterminio per ebrei dove diventa il passatempo del crudele comandante del campo che lo riduce allo stato di cane e lo obbliga a suonare il violino mentre la moglie e la figlia vengono condotte a morte. Lo ritroviamo negli anni Cinquanta nel deserto israeliano, in un centro specializzato alla cura delle persone scampate alla Shoah che sono impazzite, dove Adam oltre che paziente è anche strumento di cura per gli altri ma soprattutto per un ragazzino che ha vissuto in parte lo stesso destino di Adam.

Film per alcuni versi stupefacente per il tema trattato, quello dei sopravvissuti e del loro destino, il regista tedesco che proviene da una famiglia cristiana fortemente religiosa riesce ad dare voce ad un senso di incredulità religiosa per i drammi che ha subito il popolo ebreo in modo individuale lasciando cicatrici che solo la possibilità di essere espresse fino in fondo possono portare ad uno stato apparente di quiete. La simbologia e una certa visionarità sono la cifra di questo film che proprio per questa sospensione dalla realtà riesce a comunicare ciò che è ancora difficile credere reale. Una grande interpretazione del protagonista Jeff Goldblum e alcuni momenti forse un po' troppo melodrammatici, ma il film è comunque molto interessante ed originale.
 
Alto