Seguito di Tropa de Elite-Gli squadroni della morte affronta anche qui quelle che sono le responsabilità dirette della polizia nei confronti della malavita di Rio de Janeiro che ha la stessa organizzazione della mafia per cui fa dire al colonnello Nascimento che due terzi del consiglio comunale è connivente a questo stato di cose. Il film racconta di come il colonnello viene promosso da comandante del BOPE (battaglione per le operazioni speciali di polizia) a un incarico governativo che lo porterà a scoprire come quelle che sembrano operazioni criminali sono invece realizzate dalla polizia stessa con il beneplacito del governatore. E' incredibile come la violenza delle forze dell'ordine sia cosa assodata in Brasile tanto da assistere a raid aerei nelle favelas con stragi compiue nelle strade, una vera e propria guerra.
Il film di Padilha è aggiacciante nel raccontare la violenza di stato ma rischia di avere come sempre in questi casi un occhio ambiguo quando distingue la violenza rivolta ai disperati delle favelas da quella che tocca da vicino gli "eroi" di questa guerra. Comunque un film che cerca di raccontare una realtà estrema e quello che ci sta dietro non può che essere un film da guardare, pur con tutti i distinguo del caso.
Il film di Padilha è aggiacciante nel raccontare la violenza di stato ma rischia di avere come sempre in questi casi un occhio ambiguo quando distingue la violenza rivolta ai disperati delle favelas da quella che tocca da vicino gli "eroi" di questa guerra. Comunque un film che cerca di raccontare una realtà estrema e quello che ci sta dietro non può che essere un film da guardare, pur con tutti i distinguo del caso.
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