Grimaldi, Antonello - Caos calmo

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Ieri sera sono andato a vedere questo film.
Voto 5. :(
Non ha un chiaro messaggio, è uno puzzle di scene appiccicate.
La scena del sesso è superflua ed inutile, potevano usare quei 5 minuti per creare maggior atmosfera in altre parti del film.
Non ve lo consiglio, ce ne sono di migliori, sicuramente.
 
Ultima modifica di un moderatore:

elena

aunt member
sigh :cry: ....il tuo giudizio ha completamente smorzato le mie aspettative sul film :? .....non che mi aspettassi un capolavoro.......... :roll: ma speravo in qualche cosa di meglio di un misero 5 (e mi fido assolutamente della tua capacità di critica! :wink: ) .......vista la partecipazione del grande Moretti.
Cmq andrò a vederlo ......e vi dirò 8) !!!!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io non l'ho visto ma Nanni Moretti, a mio parere, vale sempre la pena di andarlo a vedere. Nei suoi film e in quelli diretti da altri. A me piace :D
 
elisa ha scritto:
io non l'ho visto ma Nanni Moretti, a mio parere, vale sempre la pena di andarlo a vedere. Nei suoi film e in quelli diretti da altri. A me piace

concordo. (e visto che si parla di Moretti, consiglio Palombella rossa e Ecce bombo!!!)
io penso di andarci stasera!
 

UltraViolet_84

New member
Io non ho letto il libro dunque non posso confrontarlo con il film, ma il mio giudizio è positivo, nonostante le innumerevoli critiche che ho sentito. Moretti è sempre eccezionale pur non recitando la parte di se stesso, buona la regia e certamente forte la componente marketing, ma il messaggio è positivo. Di questo film mi è piaciuta la delicatezza. La scena di sesso di cui si è parlato tanto è forse un po' eccessiva rispetto al tenore del film, ma sicuramente non determinante. Bellissimo il rapporto tra padre e figlia; credo sia questo il tema centrale della storia e non l'elaborazione del lutto.

La scena migliore secondo me:
Il sottofondo musicale è Your Ex-Lover Is Dead - Stars. L'inquadratura è prima su Moretti da solo che aspetta la figlia all'uscita di scuola, poi si allarga su una moltitudine di genitori, nonni e varie che aspettano i loro bambini. Il volto del protagonista dice tutto. Un gesto naturale come andare a prendere a scuola il proprio figlio diventa la cosa più emozionante e profonda che un uomo possa fare per la sua bambina. Quasi commovente...
 
cercando tra i libri che ho a casa ... mi sono accorto di aver due copie di Caos Calmo ... anche se non l'ho ancora letto.
Il film, in compenso, mi è piaciuto molto ... soprattutto per una storia tra le storie (quella della fusione tra due aziende).
Che ... mi ha portato a prendere una decisione drastica: stavo valutando di "fondermi" con un'altra azienda, ma ho cancellato tutto.
Fra dieci anni vi dirò se ho fatto la scelta giusta!
:shock:
Paolo
 

elydark

New member
Fabio ha scritto:
elydark ha scritto:
Se ne stava gia parlando qui:
http://www.forumlibri.com/forum/caos-calmo-vt2723.html.
Comunque ora continuiamo qua.
Non trovo questo topic, mi dice non esistente...

si è vero quel link non funziona correttamente forse perchè c'è il punto alla fine prova questo:
http://www.forumlibri.com/forum/caos-calmo-vt2723.html

In ogni caso se vai un pò più in giù la trovi all'interno di questa sezione comunque ora gli metto il tag cinema cosi la trovi.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Il regista è Antonello Grimaldi, che tutto sommato ha diretto un discreto film sull'elaborazione del lutto e sull'intelligenza dei bambini.
Bello il personaggio interpretato da Nanni Moretti che diventa parte della vita della piazza antistante la scuola, un punto di riferimento per le persone che la vivono, un ponte ideale tra tante solitudini.
Moretti riesce da par suo a dare spessore al cambiamento silenzioso e tutto interiore che avviene in lui.
Comunque vale la pena di vederlo, secondo me
 

Apart

New member
N. Moretti mi è sempre piaciuto: è riflessivo, nella sua pacatezza, nella sua tranquillità; è comico, quando esprime i suoi pensieri, quelli fra sè e sè, ad alta voce, come fanno i bambini quando non hanno ancora acquisito la consapevolezza di una propria interiorità. Il film però non mi è piaciuto molto. La mia sensazione è che manchi del suo filo conduttore: l'elaborazione del lutto, infatti, è sì più volte esplicitata, ma si ha la sensazione che molte scene del film viaggino da sole, per fatti loro, quasi come se fossero avulse dallo stesso filo che dovrebbe tenerle unite.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
A quattro anni dalla prima visione devo confermare la buona impressione che mi fece il film, un film corale dove il protagonista cerca di affrontare la perdita della moglie stando il più vicino possibile alla figlia, dimostrando così con la sua presenza una vicinanza emotiva continua e dove l'equilibrio che riesce a trovare in quel microcosmo che è il parchetto antistante la scuola, con la sua vita quotidiana e i suoi personaggi, sarà l'equilibrio con cui riescono, padre e figlia, ad affrontare la mancanza appena avvenuta e fare le scelte giuste per entrambi. Il dolore è raccontato con pudore, ma tutto nel film è quasi ovattato, bello il fatto che sarà proprio la neve a segnare il momento per Pietro di tornare alla realtà, affrontando con l'aiuto della figlia la vita al di là del parchetto.
 
G

giovaneholden

Guest
Il film vive molto sull'interpretazione di un Nanni Moretti insolitamente sobrio che riesce a dare a Pietro i toni giusti di chi non riesce a elaborare un lutto importante. Bellissima la parte in cui improvvisamente di notte riesce finalmente a sfogare il suo dolore,tutti quelli che hanno subito gravi perdite negli affetti più cari si può immedesimare. Bella anche la colonna sonora,insomma una buona opera,anche se il fatto che il film sia migliore del libro da da pensare sul reale valore del romanzo.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Complessivamente un film abbastanza fedele al romanzo. I tagli nella trasposizione sono un dazio da pagare, ci mancherebbe (mi ricordo per esempio la figura del vecchio che cucina la pasta, qui l'attore ha una scenetta in cui dice 3 parole e basta).
Poi mi ricordo che il romanzo puntava più sull'effetto catartico che aveva il giardino e la panchina su Pietro, nel film diciamo che va evinta questa metafora del "non luogo", o meglio luogo dove elaborare e catartizzare il lutto e il dolore.
Il mio giudizio complessivo non è negativo, nel senso che è un film guardabilissimo, foriero di riflessioni (sono il primo ad ammettere che quando ho subito un lutto mi concentravo compulsivamente anch'io su liste di cose che mi occupassero la mente), però devo dissentire dalle opinioni qui sopra riguardo alle performance attoriali. Secondo me Nanni Moretti dovrebbe starsene in regia perchè come attore proprio non è in grado. Le scene assieme a Valeria Golino sono recitate da lui in maniera meccanica, scolastica e poco sanguigna. La Golino nella parte della fulminata è bravissima, Gasmann il David di Donatello se lo è meritato tutto e poi tanto di cappello a Kasia Smutniak, bellissima e espressiva solo con gli sguardi.
Menzione speciale per la colonna sonora, forse uno dei pochissimi film italiani con una musica decente.
Mi spiace ma la scena di sesso oltrechè volgare e sgradevole, è anche fine a se stessa e inutile per l'economia della pellicola.
Voto 6/10
 

mame

The Fool on the Hill
L'ho visto ieri sera armata di grande scetticismo perché il libro non mi era piaciuto. E invece il film è stato una sorpresa. Molto più comunicativo del libro, trasmette sensazioni e drammi interiori come la scrittura non è riuscita a fare. Si percepisce molto di più la lacerazione di un uomo che non c'era quando la sua donna è morta perché ne stava salvando un'altra.

Nella scena di sesso di cui tutti avevano tanto parlato a suo tempo non ho potuto fare a meno di vedere l'aspetto comico della situazione. Moretti tirava su i capezzoli della Ferrari e quelli gli scappavano e ricascavano giù. E tira e casca e tira e casca, sono andati avanti così per un po'. Perché la Ferrari non ha più vent'anni e le tette adesso cascano anche a lei. Sarò sacrilega, ma mi sono fatta un sacco di risate.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho iniziato a guardarlo pensando che avrei cambiato canale dopo un quarto d'ora, immaginavo Nanni Moretti seduto su una panchina che, mentre aspetta la figlia, fa conoscenza con Isabella Ferrari e poi fanno sesso sfrenato (a suo tempo si parlò soprattutto di questo!) e fine della storia. Insomma, una palla allucinante. Niente a che vedere né come trama né come significato o ritmo, non mi sono annoiata nemmeno un attimo. E' un bel film, sensibile e realistico, che parla (bene, secondo me) di un dolore (legato al lutto) represso, soffocato, inespresso, percepito anche dallo stesso vedovo in modo sotterraneo. Dice il protagonista ad un certo punto "Non sto soffrendo ABBASTANZA". Molto toccante anche il modo in cui viene raccontato il rapporto con la bambina, l'elaborazione silenziosa e matura del lutto da parte di lei. Non manca la solita ironia morettiana che strappa sempre un sorriso, nonostante qui non sia lui il regista. Adorabile (in tutti i sensi :mrgreen:) Gassman, Valeria Golino...da strozzare, però bravissima in quella parte. Promosso, per quanto riguarda la scena di sesso non ho capito bene che significato abbia all'interno della storia, deve per forza averlo però io non l'ho capito :?
P. S. A me basta un po' di insonnia per fare gli elenchi :mrgreen:
 
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