Meyer, Russ - Faster, Pussycat! Kill! Kill!

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Film di culto del 1965 girato da un regista a dir poco particolare come lo è stato Russ Meyer, parla di tre ballerine in viaggio nel deserto che non si tirano indietro quando si tratta di uccidere o di sedurre, tra le due azioni non c'è grande differenza. Tra implicazioni lesbiche e femministe, appartiene al genere exploitation, così caro a Quentin Tarantino, che proprio alla protagonista di questo film, Tura Satana, si è ispirato per Kill Bill. Forse è proprio la protagonista il puno di forza del film. E' un film particolarissimo che riesce ad interessare proprio per l'inusualità della rappresentazione e per come si muovono le tre donne sulla scena.La forte carica erotica, il cinismo, l'uso delle arti marziali e la violenza gratuita sono il filo conduttore della storia. Per gli amanti di Tarantino è imperdibile.

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bonadext

Ananke
"Non è solo il miglior film mai fatto, ma, se possibile, è il migliore anche di qualsiasi altro film che sarà mai fatto in futuro" - John Waters

Questo film è uno di quelli che custodisco più gelosamente, una perla del cinema B-Movie (ma non solo). Una pellicola spassosissima; le protagoniste sono memorabili, Lori Williams (la bionda) la più superficiale che balla sempre è fantastica mi fa morire!:mrgreen: anche il vecchio sulla sedia a rotelle è un personaggio epico; i dialoghi minimali sono taglienti come lame affilate! Un mix esplosivo di donne, motori, violenza gratuita, in uno scenario desertico alienante!
A mio parere il film migliore di Russ Meyer assieme a "Lungo la valle delle bambole". :wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Decisamente originale e coraggioso, se si considera l’epoca in cui è stato girato: non solo per la trama, i temi, la violenza gratuita, ma anche per il fatto che a commettere quest’ultima sono nientepopodimenoche tre fresche donzelle :mrgreen:, tra cui una bionda (che anch’io ho adorato :D) dal volto quasi angelico, amante della vita in ogni sua espressione, nonché una supersexy, perfida, Tura Satana, il cui volto evoca, al contrario, il demonio. L’inizio disorienta, l’ho trovato sconcertante, mi chiedevo che cavolo stessi guardando, poi ho decisamente cambiato idea. Anche i personaggi maschili sono epici: un vecchio in sedia a rotelle più folle e cattivo delle tre protagoniste, il quale ha due figli, di cui uno aitante e muscoloso ma… va be’, non posso raccontarlo tutto ma, a parte la scena iniziale, l’ho trovato folle, esilarante, condito di violenza gratuita alleggerita da una caustica e sferzante ironia, che trova la sua massima espressione negli esilaranti, surreali litigi e nei dialoghi al vetriolo tra le tre pazze e tra loro e gli altri personaggi. Comprensibile che sia diventato un cult.
 

Shoofly

Señora Memebr
Gli piacerebbe a Tarantino avere il talento di Russ Meyer :wink: uno che dei suoi film confezionava tutto personalmente, direzione, scrittura, montaggio, fotografia, produzione... il tutto con una vis espressiva, demenziale e irriverente che non ha più avuto eguali nei film di quel genere. "Una macchina da presa tra le gambe dell'American Dream", come recita il sottotitolo del bel libro di Roberto Lasagna e Massimo Benvegnù.

Da non perdere "Lorna", "Mudhoney" e "Motorpsycho", per non parlare di "Up!" che è il primo che ho visto e che mi ha convinto a provare tutti gli altri.

Con una battuta come "I don't eat pussy! It's un-American!" (io non mangio la gattina! E' antiamericano: dal film Ultra Vixens - Tutti gli uomini di Lola Langusta) avrebbero potuto campare di rendita sia Matt Groening che Seth MacFarlane, Trey Parker & Matt Stone comprese le generazioni successive.
 
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