Gautier, Theophile - I racconti fantastici

bouvard

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Questa raccolta comprende 12 racconti.

A caratterizzare questi racconti sono i temi cari a Gautier: oggetti che si animano, figure che fuoriescono dai quadri, il tema del doppio, la difficoltà a distinguere reale ed immaginario, sogno e realtà, la commistione di presente e passato, l'annullamento dello spazio e del tempo, e soprattutto i temi della bellezza e della morte. Gautier è consapevole dell'influenza esercitata su di lui da altri autori del "fantastico", e paga il suo tributo di gratitudine con frequenti citazioni e riferimenti, principalmente nei confronti di Hoffmann, ma anche Nodier e Nerval.
La caffettiera: quando i personaggi dei quadri fuoriescono dalla loro "prigione" e gli oggetti di una stanza si animano può capitare di avere una compagna di ballo davvero sorprendente ...
Onuphrius: se il Diavolo decide di farsi beffa di qualcuno allora non c'è limite a ciò che può succedere al malcapitato, un crescendo di disavventure fino alla pazzia.
Onphale: una donna bella e sensuale fuoriesce da un quadro, un sogno a cui pochi uomini saprebbero resistere ...
La morta innamorata: di giorno Romuald è un irreprensibile prete e di notte un impenitente libertino, amante di una donna alquanto pericolosa.
Pipa d'oppio: tirare una boccata di hascisc a volte può avere delle conseguenze inaspettate.
Cavaliere doppio: se nello stesso corpo convivono due persone ...
Piede di mummia: cosa succede se si compra un piede di mummia da usare come fermacarte e poi ci si ritrova in casa la legittima proprietaria del piede?
Due attori per una parte: mai far arrabbiare il Diavolo per come si recita la sua parte, potrebbe decidere di venire a recitarla di persona.
I mangiatori di hascisc: uno strano club con soci imprevedibili.
Arria Marcella: l'ultimo giorno di Pompei ed il fascino pericoloso di una bella donna ... che finisca tutto in un pugno di cenere?
Avatar: un esperimento davvero sorprendente: scambiare le anime di due corpi. Peccato che ...
Iettatura: tutta la superstizione dei napoletani e dei loro "cornetti"...

Non "frequentando" molto il genere avevo iniziato la lettura piuttosto prevenuta, invece è stata una piacevole scoperta. Dalla ricchezza del linguaggio e dalla precisione delle descrizioni, soprattutto per quanto riguarda i paesaggi, traspare il fatto che Gautier fosse anche un grande poeta, nonché un appassionato di pittura. Dei dodici racconti solo La pipa d'oppio e I mangiatori di hascisc non mi hanno entusiasmato, gli altri, ognuno per una ragione diversa, mi sono piaciuti tutti, anche se i miei preferiti restano Onophrius, La morta innamorata, Il cavaliere doppio e Il piede di mummia.
 
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