Barone, G.L. - Il sigillo dei tredici massoni

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Nel giorno dei funerali del primo ministro italiano, ucciso in un terribile attentato, il cadavere di un uomo con uno strano tatuaggio sul petto viene rinvenuto sotto un ponte ai piedi di Castel Sant’Angelo. L’indagine, affidata al pubblico ministero Lorenzo Fossati, si svolge in un clima surreale e sotto fortissime pressioni politiche, mentre nel partito di maggioranza cominciano le lotte per l’elezione di un nuovo leader. Contemporaneamente, in un’isola della Grecia, una donna di nome Eva viene aggredita nella sua villa affacciata sul mare. Non è un tentativo di furto ma un assalto in piena regola, compiuto da paramilitari armati di tutto punto. I due eventi, all’apparenza così lontani e diversi, sono in realtà collegati, ma quando Fossati lo scoprirà, si troverà davanti a un’organizzazione troppo forte per un solo uomo… In fuga da pericolosi individui, Fossati si metterà in viaggio per l’Europa in compagnia di Eva, anche lei minacciata di morte. Chi si cela dietro il gruppo di cospiratori? Di quali delitti, ancora senza colpevole, si sono macchiati in tutto il mondo?


Questo libro mi ha avvinto sin dall’inizio, mi ha fatto venire l’ansia quando la protagonista deve sfuggire alla cattura in Grecia e mi ha fatto conoscere una realtà, quella del signoraggio bancario, che conoscevo a malapena. La tesi dell’autore ci sta tutta, e fa venire la pelle d’oca al solo pensiero. Per quanto riguarda i personaggi, menzione speciale per l’affascinante e spietata, eppure molto umana, killer protagonista. La tecnica narrativa è solida, lo stile sempre scorrevole, e come sempre tanto di cappello per la cultura e preparazione che l’autore dimostra in molti punti del romanzo.
 
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