Irma ha solo otto anni, vive a Rimini e ha capito che la vita cambia in fretta, e spesso non in meglio. Suo padre ha fatto carriera, la madre è presa da un’altra gravidanza e così passa le giornate con la nuova babysitter, una ragazzina di soli tredici anni, ribelle e sessualmente spregiudicata, che irrompe nella sua vita come un tornado. Con lei Irma conoscerà troppo presto i segreti del sesso e l’infanzia scivolerà via lasciando spazio a giochi perversi e sconosciuti.
Carla, invece, è cresciuta a Favignana, in una famiglia affettuosa e attenta. Porta con sé il vigore dell’isola siciliana, brulla e selvatica, il calore del sole che rimbalza sul mare, le linee decise delle rocce calcaree, e conosce la vitalità, la passione e l’amore incondizionato. Nei suoi occhi luminosi si cela un segreto, nella sua anima arde un fuoco inconfessabile.
Sembra un incontro impossibile quello fra Irma e Carla, che invece, ormai donne, sono destinate a scontrarsi. Eppure la solitudine e il cinismo di Irma, caduta in una spirale di perversione e infelicità, finiranno per frantumarsi di fronte all’energia di Carla.
Questo romanzo è stato una rivelazione. La cosa che più mi ha stupito è stata la notevole resa psicologica delle protagoniste, con tutto il loro dolore e disagio esistenziali. La lacerazione della loro anima è palpabile, sfonda le pagine e ti arriva sotto pelle. Lo stile è sempre quello tipico della Lorenza, frasi graffianti, spezzate, in cui forse il ricorso alla metafora a volte è eccessivo ma il risultato finale è un romanzo che potrebbe tranquillamente, questo sì, essere candidato al premio Strega (a differenza de La colpa, parecchi gradini sotto questo).
Uno spaccato della gioventù di oggi che non può lasciare indifferenti e fa riflettere. Fa star male.
Vivamente consigliato.
Carla, invece, è cresciuta a Favignana, in una famiglia affettuosa e attenta. Porta con sé il vigore dell’isola siciliana, brulla e selvatica, il calore del sole che rimbalza sul mare, le linee decise delle rocce calcaree, e conosce la vitalità, la passione e l’amore incondizionato. Nei suoi occhi luminosi si cela un segreto, nella sua anima arde un fuoco inconfessabile.
Sembra un incontro impossibile quello fra Irma e Carla, che invece, ormai donne, sono destinate a scontrarsi. Eppure la solitudine e il cinismo di Irma, caduta in una spirale di perversione e infelicità, finiranno per frantumarsi di fronte all’energia di Carla.
Questo romanzo è stato una rivelazione. La cosa che più mi ha stupito è stata la notevole resa psicologica delle protagoniste, con tutto il loro dolore e disagio esistenziali. La lacerazione della loro anima è palpabile, sfonda le pagine e ti arriva sotto pelle. Lo stile è sempre quello tipico della Lorenza, frasi graffianti, spezzate, in cui forse il ricorso alla metafora a volte è eccessivo ma il risultato finale è un romanzo che potrebbe tranquillamente, questo sì, essere candidato al premio Strega (a differenza de La colpa, parecchi gradini sotto questo).
Uno spaccato della gioventù di oggi che non può lasciare indifferenti e fa riflettere. Fa star male.
Vivamente consigliato.
