Villeneuve, Denis - La donna che canta

elisa

Motherator
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Alla morte della madre di origini libanesi, Jeanne e Simon, gemelli, assistono all'apertura del testamento da parte del notaio, per il quale la madre ha lavorato per 18 anni come impiegata. Da lì apprendono che hanno un fratello e che il padre che credevano morto è ancora vivo e ci sono due lettere da consegnare a loro. Inizia la ricerca dei due uomini nella terra di origine della madre. La verità sarà un paradosso matematico, 1 più 1 non fa sempre due, a volte fa 1.

Un film che viene costruito come un'equazione, non per niente Jeanne è una valente matematica. Un film crudissimo che va oltre all'immaginabile anche se le immagini non sono mai cruente ma tutto si immagina perché il regista si ferma sempre un attimo prima dell'orrore. Una condanna ai massacri avvenuti in Libano negli anni '70 e alla capacità della protagonista di affrontare l'odio portando sempre una scelta d'amore con sé, per poter azzerare una volta per tutte la reazione violenta e la guerra feroce che non guarda in faccia nessuno con il suo carico di crudeltà ed abominio. Come si può pensare con amore quando tutto è odio? Questo film cerca di spiegarlo e lo fa con un genere, il thriller, che regala colpi di scena e permette nello stesso tempo di adattarsi alla crescente pressione emotiva, determinata dalla veridicità della storia, recente anche per noi, senza sensazionalismi ma con molta partecipazione e rigore.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Bello e terribile, purtroppo l'ho visto solo in parte perciò solo a fatica sono riuscita a mettere insieme i pezzi del puzzle - e forse non tutti - e forse non ho potuto apprezzarlo come si dovrebbe, perché è un film da guardare senza distrarsi. La madre è un personaggio straordinario, "La donna che canta" nei momenti di maggiore sofferenza, che canta per non sentire le grida degli altri torturati. Una storia personale e familiare con un finale, ma non solo, sconvolgente, su uno sfondo sociale e storico atroce.
 

swann

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L'ho visto qualche giorno fa, un film molto intenso e ben recitato. L'ambientazione è molto interessante e ho trovato apprezzabile la scelta di fare cristiana la protagonista. Quando si intuisce la verità alla fine si rimane sconvolti.
 

Grantenca

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anch'io l'ho appena visto in televisione. Film bellissimo anche se molto crudo. Al di là dell'intreccio, che dire originale è dire poco, mi ha impressionato, per il realismo e i suoi significati, l'attentato all'autobus di linea occupato da musulmani.
Un film "da vedere".
 

zanblue

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Mi é piaciuto molto questo film, un film che ferisce. Imprevedibile, intenso, doloroso.
Ho trovato l'attrice Lubna Azabal (che nel film interpreta la madre Nawal Marwan ) superba, fantastica !
Film non adatto a persone particolarmente sensibili. Unica pecca, aver mostrato solo uno dei lati della medaglia, se é vero che si ispira a una storia vera.
 

unkadunka

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Uno dei rari casi in cui un film inventa un metagenere incrociando in modo inusuale caratteristiche di più generi,anche molto distanti tra loro,una caratteristica che di solito hanno i musical moderni,dove le tragedie si mescolano a parti cantate che riescono a sottolinearle. In questo caso invece viene fatta un'operazione brillante tra tematiche civili anche cruente e modulo narrativo quasi giallo. Encomiabile.
 

brenin

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Innanzitutto grazie ad Elisa per la segnalazione..... che altro scrivere se non che è un film che - per quanto mi riguarda - ancora a distanza di giorni ci ripenso, come se dovessi ancora "metabolizzarlo" ..... Altro film che mi fece lo stesso "effetto" fu " La scelta di Sophie ", con una Meryl Streep straordinaria.
 
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estersable88

dreamer member
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Film del 2010, di produzione franco-canadese, diretto da Denis Villeneuve e tratto da una pièce teatrale intitolata "Incendies", ha ricevuto la nomination agli Oscar 2011.
Jeane e Simon, due giovani gemelli canadesi, devono recarsi in Libano per adempiere alle ultime volontà della loro madre appena deceduta: devono consegnare due lettere al loro padre ed al loro fratello che non conoscono. La ricerca sarà lunga, tortuosa e complessa e li porterà a scavare in un passato fatto di privazioni, violenza, dolore ed a scoprire verità sorprendenti, amare e sconvolgenti. Oltre al fratello ed al padre, Jeane e Simon ritroveranno una madre che non conoscevano, una donna forte che non si è piegata alla violenza ed all'umiliazione.
Un film crudo, angosciante, duro, che fa riflettere sugli effetti che la guerra ha sulle persone e sul futuro delle nuove generazioni. Un drammatico in piena regola. Davvero consigliato.
 
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