Nothomb, Amélie - Diario di Rondine

witch

New member
Dopo una delusione d'amore, da egli stesso definita banale, un giovane decide di strapparsi il cuore.

Estirpare ogni sensibilità per non soffrire più.

Diventa un sicario freddo e spietato, scoprendo che l'unico modo per provare ancora emozioni è uccidere, non importa chi e perchè.

Fino al giorno in cui gli viene ordinato di sterminare un ministro e la sua famiglia.

Il diario segreto della figlia diciottenne del ministro risveglia dolorosamente tutte le sensazioni perdute, diventando la sua ossessione.

Il diario non è prezioso per ciò che contiene ma perchè custodisce l'intimità, che egli difenderà fino alla morte.



Quante volte abbiamo desiderato essere immuni dalle emozioni per non soffrire più?

E allo stesso tempo, la ricerca di sensazioni sempre più estreme per sentirsi vivi...
 

witch

New member
:oops: La mia prima recensione...ero un po' titubante ma alla fine mi sono decisa!

I libri sono la mia passione ma difficilmente parlo delle mie letture
perchè credo che in esse ci sia una parte di me...

 

MonicaSo

Well-known member
Confesso, non mi è piaciuto molto.
Il personaggio, killer a pagamento, è crudele (ovviamente) e uccide tutti a cuor leggero, bambini compresi. Poi legge il diario di un'adolescente e scopre di avere ancora un ❤ cuore. Ma questa scoperta non lo aiuta a cambiare vita, anzi
per salvare il diario decide di uccidere l'ultima persona: se stesso, in un modo abbastanza particolare e poco credibile.
Cara Amélie, va bene tutto e ho capito che sei una scrittrice fantasiosa... ma di fronte a certe conclusioni dei tuoi libri rimango allibita, senza parole.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Riguardo il finale mi è piaciuto l'aspetto simbolico.
Il parallelo tra l'ostia e le pagine del diario permette un'interpretazione religiosa, il pasto entra nel regno del sacro. L'ostia simboleggia il corpo di Dio e assorbendolo l'uomo si unisce ad esso, purifica se stesso (come il protagonista in questione) e divinizza se stesso. Rondine per lui, che diventa una figura divina, è la sua unica possibilità di redenzione.
 
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