Puskin, Aleksandr Sergeevic - La donna di picche

bouvard

Well-known member
Il protagonista di questo romanzo, ma sarebbe più esatto dire racconto, è Germann un uomo assennato, che passa le nottate a guardare gli amici che giocano a carte, senza lasciarsi prendere dal loro stesso demone, perché, come egli stesso dice, non è "in condizione di sacrificare il necessario nella speranza di acquisire il superfluo".
Eppure anche un uomo tanto giudizioso e assennato può lasciarsi prendere dalla frenesia dei "numeri", qualora venga a sapere dell'esistenza del "segreto delle 3 carte". La duchessa Fedotovna è la depositaria di questo segreto, e lo ha conosciuto direttamente dalla bocca di Saint-Germain. Non resta allora che scoprire questo segreto per sistemarsi per tutta la vita.
Nessun comportamento, nessuna azione sembrano a Germann disonorevoli per riuscire a scoprire questo segreto, che ormai è diventato la sua ossessione, il suo chiodo fisso. Ma il giovane scoprirà a sue spese che non bisogna mai fidarsi delle carte, né tanto meno dei fantasmi, perché potrebbero sempre vendicarsi di ciò che è stato loro fatto ...
Racconto molto scorrevole che si legge in un paio d'ore, in cui si mescolano elementi realistici e fantastici, con un finale se non proprio a sorpresa, comunque di effetto.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Questo racconto per me è stato il primo in assoluto di questo autore e mi ha fatto un'ottima impressione, è breve ma molto intenso.
Adoro la letteratura russa, di altri scrittori ho quasi completato la bibliografia e non saprei dire perché Puskin non l'avevo ancora mai provato finora :boh:.
Le somiglianze che ho trovato con il mio amato Dosto riguardano in particolare qualche riferimento a Il giocatore e a Delitto e castigo, ma l'opera è antecedente (1834) e di certo sarà stato un caso, il mio Fedor non avrebbe mai copiato, si tratterà delle normali influenze tra autori dello stesso continente. Ma non ho ancora cercato notizie in merito e magari sono state proprio volute come omaggio da rendergli.

Spoiler: Il protagonista è un bravo giovine che però viene preso all'improvviso dalla voglia di giocare dopo aver sempre e solo assistito alle partite degli altri; ha scoperto che una vecchia contessa possiede il segreto di 3 carte che puntate di seguito sono vincitrici sicure e non sa resistere, deve conoscere quali sono, la vecchia morirà per lo spavento quando lui tenterà di estorcergliele ma saprà vendicarsi sotto forma di fantasma.

Ho trovato la storia divertente ma anche da far riflettere, infatti lui afferma che non è in grado di sacrificare l’indispensabile per la speranza di acquistare il superfluo e se non avesse rischiato di ottenere questo superfluo non avrebbe di certo perso l'indispensabile e la sua salute mentale. Però è anche vero che chi non risica non rosica e magari poteva anche andargli bene, la vecchia poteva rivelargli i 3 numeri senza fare troppo la preziosa (ammesso che la storia fosse vera) in modo da fargli guadagnare un bel gruzzolo e farlo sposare con la sua protetta, ma a questo punto sarebbe stata tutta un'altra storia :mrgreen:.

Ho adottato Puskin per la sfida Un autore per un anno e la scelta per ora si è rivelata positiva, proseguirò con La figlia del capitano e l'Onegin.
 
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