Kafka, Franz - Lettera al padre

pokypoky

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Questo piccolo libro è molto significativo, oltre ad essere ben scritto.L' ho finito di leggere da poco e sono colpita dal modo in cui l'autore descrive lucidamente il rapporto con il padre. Consiglio questa lettura ...
"quello che qua viene messo in scena è un vero e proprio conflitto.Figura che incarna un'autorità assoluta, agli occhi di Kafka il padre ppare come il tipico rappresentante di un mondo da cui egli invece si sente escluso: pratico, utilitaristico, bel lontano dalle sue aspirazioni. Così, in pagine di forte impatto emotivo, svela la sua natura di figlio diseredato e proscritto, non compreso nella vocazione di scrittore, inquieto ed in cerca di conferme quanto il suo avversario ostenta sicurezza"
 
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Alfredo_Colitto

scrittore
Bello! Con i diari e le lettere a Ottla, La lettera al padre è una lettura fondamentale per chi vuole conoscere meglio kafka. E' anche un po' agghiacciante nella sua lucidità, ma si legge facilmente, non è affatto pesante.

Io l'ho perso in un trasloco :cry:
 
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Sara-black

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L'ho letto in tedesco, impressionante, è veramente agghiacciante come dice alfredo..
Ve lo consiglio ma a me è piaciuta molto anche metamorfosi.
 

zolla

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kafka anticipatore dell'angoscia che ha pervaso il 900 così avanti nei suoi incubi...una tappa fondamentale del secolo breve,anche a me metamorfosi è piaciuto molto,consiglio anche il racconto la relazione all'accademia
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
è una lettura complessa in quanto Kafka cerca di chiarire prima di tutto con se stesso il difficile rspporto con il padre, affrontando sentimenti ed emozioni anche molto negativi. Per chi ama Kafka e l'approfondimento del proprio pensiero è imperdibile
 

darida

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Lo leggerò sicuramente, ho avuto un periodo Kafkiano anni fa :shock: mi aveva ammaliata, lo leggevo di giorno e lo sognavo di notte... :D
 

Grantenca

Well-known member
Questo piccolo libro è molto significativo, oltre ad essere ben scritto.L' ho finito di leggere da poco e sono colpita dal modo in cui l'autore descrive lucidamente il rapporto con il padre. Consiglio questa lettura ...
"quello che qua viene messo in scena è un vero e proprio conflitto.Figura che incarna un'autorità assoluta, agli occhi di Kafka il padre ppare come il tipico rappresentante di un mondo da cui egli invece si sente escluso: pratico, utilitaristico, bel lontano dalle sue aspirazioni. Così, in pagine di forte impatto emotivo, svela la sua natura di figlio diseredato e proscritto, non compreso nella vocazione di scrittore, inquieto ed in cerca di conferme quanto il suo avversario ostenta sicurezza"

Concordo pienamente: si tratta di un testo di grande valore.
 
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Lollina

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Nel 1919, nel pieno della maturità letteraria, Kafka scrisse al padre una lettera che è un bilancio di un’intera, seppur breve esistenza: la malattia polmonare che lo porterà alla morte si era già manifestata, e in prospettiva questo j’accuse che è anche una confessione di colpa suona come una sorta di testamento spirituale. Una confessione in cui c’è tutto il Kafka uomo, con le sue debolezze e fragilità, ma c’è anche in nuce tutto il Kafka scrittore, c’è il germe di quei personaggi che si confrontano con l’autorità (il K. del Castello o il Joseph K. del Processo) o con un modello di normalità borghese (il Gregor Samsa delle Metamorfosi) finendone schiacciati o ritirandosi nel silenzio, nella morte, insomma nel nulla.
La figura del padre, energico e volitivo, anche fisicamente incarnazione della virilità compiuta, non è semplicemente quella di un padre-padrone: egli è l’incarnazione di un mito contemporaneo, quello dell’attività efficace, in campo economico, sociale e familiare; a tale mito Kafka contrappone la propria debolezza, la propria marginalità di scrittore, la propria inadeguatezza ad entrare nel mondo adulto. Centrale nel confronto tra i due uomini è il tema del matrimonio: i tentativi di prendere moglie, da lui stesso mandati a monte, sono un altro campo di spietato confronto tra il padre di famiglia, fecondo ma frustrato nel desiderio di replicare se stesso attraverso figli distanti o ribelli, e il giovane che rifiuta di entrare nel circuito della vita, attratto ed inebriato com’è dal nulla.
Spietata fin nei toni pacati dell’argomentazione, la lettera, recapitata ma mai letta dal destinatario, è anche e soprattutto un atto d’amore, una dichiarazione e una disperata richiesta d’affetto.
 

Nerst

enjoy member
davvero struggente la confessione del figlio al padre, una confessione che quest' ultimo non leggerà mai, ma nella quale è stato vomitato tutto il rammarico di una vita da figlio vissuta all' ombra del padre. Non voglio dire che un genitore debba sempre lodare un figlio, al contrario deve anche saperlo indirizzare verso quelle che sono o non sono le sue attitudini, ma qui Kafka ammette che da parte del genitore non c' è mai stata una parola gentile, tanto da non chiederne neppure il perchè.
Mi sono chiesta, tuttavia, se questo non fosse un piano del padre, cioè se egli non avesse subito capito la capacità da romanziere del figlio e magari ha creduto che proprio il suo atteggiamento lo aiutava ad andare avanti nell' oscura stesura delle sue opere che si sono rivelate poi ottime ed indimenticabili.
 

samsa

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Kafka è uno di quegli autori che mi ha dilaniato. Porterò talune cicatrici sul cuore finchè vivrò. La lettera al padre non l'ho letto, ma riguardo al rapporto padre/figlio vi consiglio il racconto breve "Il verdetto". Sottilmente profondamente psicologico, lascia brividi glaciali al termine. La metamorfosi è un capolavoro, è il suo testo più semplice, ma non è sufficiente per capire davvero cos'è Kafka, anzi forse è uno dei meno adatti.
 

SALLY

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Finito di leggere da qualche giorno, ripensandoci, credo che in realtà la lettera, per altro mai spedita, sia stata più una psicoanalisi per se stesso, secondo la teoria che gli stati d'animo, scrivendoli appaiono più chiari, una sorta di terapia insomma.....un inutile tentativo di Kafka di affrancarsi da quel padre enormemente ingombrante ed esigente, molto triste il rapporto tra i due, due personalità veramente opposte.
 
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