Aronofsky, Darren - Noah

ayla

+Dreamer+ Member
TRAMA:
Dio, dinnanzi alla crudeltà e all'odio dilaganti nell'animo umano, decide di scatenare sulla terra il diluvio universale. Solo gli innocenti si salveranno. Solo gli animali. Spetterà a Noah costruire l'arca che conterrà una coppia per ogni specie che poi ripopolerà il pianeta.

Aronofsky è un regista che si è fatto notare e soprattutto apprezzare, basta pensare al famoso Il cigno nero o a Il teorema del delirio, ed è sempre riuscito a realizzare film di un certo spessore, per cui ero molto curiosa di vedere questo Noah, di vedere che "versione" avrebbe proposto e cosa ci sarebbe stato di biblico nella storia. Ecco, non mi sarei aspettata una versione fantasy lo ammetto, alcune scene, tipo l'assalto all'arca o i Vigilanti stessi mi han ricordato tanto il secondo capitolo de Il signore degli anelli, se questo è un bene o un male ancora non l'ho capito.:mrgreen:
La prima cosa che mi è bazata all'occhio è che Noah sembra molto diverso dagli altri film del regista, meno intimo, più "spaccone", più hollywoodiano, più commerciale, più attento alla resa tecnica, agli effetti speciali, piuttosto che al resto.
Certo Noè è un personaggio che resta impresso, così duro, deciso, spietato ma allo stesso tempo protettivo verso la sua famiglia, a un certo punto delirante e paranoico e alla fine terribilmente combattutto fra ciò che deve e ciò che vuole, fra ciò che ritiene giusto e ciò che non lo è, insicuro e spaventato sul finale ma sempre, in un certo senso, in buona fede. Gli altri personaggi o li ho trovati un pò fastidiosi, come i due figli maggiori, così ciechi e sordi e attenti solo ai loro desideri e ai loro istinti o inutili come la figura di Matusalemme...bravi e intensi i due attori principali, Crowe e la Connelly che salvano la baracca per quel che mi riguarda, senza di loro il film sarebbe stato sotto la sufficienza.
Gli effetti speciali sono buoni, anche se si vede lontano un miglio che gli animali son finti, belle le musiche e azzeccata l'atmosfera cupa e fredda...che dire, il film riesce comunque a coinvolgere e a non annoiare ma chi ha conosciuto e apprezzato i lavori precedenti del regista farà fatica a riconoscerlo in questa specie di blockbuster.
 
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