On The Road, traduzione in italiano scadente?

Lagniappe

New member
Salve a tutti.

Di recente ho cominciato a leggere On The Road in lingua originale, una lettura decisamente piacevole, ma essendo che un 15-20% dei vocaboli non li conosco (anche se alcuni li posso intuire) ho deciso di comprare anche la versione italiana "Sulla strada", pubblicata da Oscar Mondadori nel 2007, in modo da non farmi sfuggire nulla.

Il problema è che dopo una trentina di pagine ho chiuso il libro con un certo disgusto e ho ripreso a leggere la versione inglese.

Ora, solo io ho l'impressione che se la traduzione italiana fosse stata fatta con google translate, probabilmente sarebbe venuta meglio? Cioè, gran parte delle frasi sembrano essere state trascritte dall'inglese all'italiano parola per parola, senza alcun adattamento "ragionato" in lingua italiana. Mi spiego meglio, la lingua inglese è molto più diretta e concisa rispetto a quella italiana ed esistono modi di esprimersi totalmente diversi che, per essere espressi in italiano, hanno bisogno di un minimo di adattamento.

Io posso capire che Jack Kerouac aveva uno stile tutto particolare (beat), appositamente schietto, scorrevole, calzante, e che abbiano cercato di trasmettere lo stesso stile anche in italiano, ma questo non giustifica il fatto che alcune frasi sembrano uscite dal compito in classe di un bambino delle elementari (con tutto il rispetto per i bambini delle elementari, che spesso scrivono meglio di certi adulti).

Porto qualche esempio, anche se in ogni pagina se ne potrebbe trovare almeno uno:

"Il portoghese doveva averlo preso per il personaggio di un vecchio orribile sogno"
"Quelle lettere mi avevano fatto una forte impressione"
"Carlo si tolse gli occhiali e prese un'aria sinistra"
"E qui, per la prima volta in vita mia, vidi l'amatissimo Mississippi, asciutto nella foschia estiva, quasi in secca, con quel grande odore forte che è..."

Non so, a me sembra che le parti sottolineate avrebbero potuto essere tradotte in maniera più corretta (specialmente "grande odore forte").

Vorrei capire se sono io che, influenzato dalla versione inglese non riesco ad apprezzare la traduzione italiana, ma in realtà è un libro scritto molto bene come tanti altri, o se effettivamente poteva essere tradotto meglio.

Poi io sono solo un ventenne che ha frequentato un istituto tecnico industriale e che ora studia informatica all'università, quindi sono l'ultimo che può permettersi di giudicare un romanzo od un qualsivoglia testo scritto, per questo mi piacerebbe avere una vostra opinione a riguardo.


Scusate per il post lunghissimo e grazie mille a chi troverà il tempo per rispondere! :)
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Ciao,
nn sorprenderti! Ti faccio un esempio: una volta quando compravo i libri tradotti in italiano stsvo attento anche al traduttore. I romanzi del primo novecento, ma anche dopo, li preferivo tradotti da Vittorini, Montale, Pavese etc. Poi ho scoperto che la gran parte del lavoro nn lo facevano loro ma bensì Lucia Rodocanachi. Una loro amica che gli intelletuali dell'epoca andavano ogni tanto a trovare e alla quale spesso scrivevano chiedendo aiuto.
Lei conosceva le lingue e addirittura correggeva gli strafalcioni dei sunnominati e poi finiva la traduzione di ciò su cui stavano lavorando. Esistono in Internet stralci di lettere che le venivano inviate. Le davano tipo 500 lire e le promettevano di più alla traduzione successiva. Tutto doveva rimanere anonimo perché il lavoro era stato commissionato a nomi che sulla carta facevano più "figura".
Solo Montale mi sembra abbia avuto una volta l'onestà di farla comparire come traduttrice effettiva.
Più recentemente ho sentito un'intervista in inglese a Sergio Claudio Perroni e nn ti dico la delusione. Avevo saputo poco prima della prima e originale traduzione di "Furore" di Steinbeck da parte dello sconosciuto Coardi (si pensa sia uno pseudonimo di chissà quale traduttore, in rete nn si trova nulla e tutt'ora nn si sa chi sia...) il quale pare abbia fatto un lavoro poco preciso, condizionato dal contesto storico e cmq senza considerare il gergo dei contadini. Un brutto lavoro, indipendentemente dal fatto che fu fatto nel '40.
Ebbene, tornando all'intervista, mi sembrava di assistere all'interrogazione di uno studente al primo anno di liceo. Nn sapeva che termini usare, poco fluente, povero di vocabolario e con una pronuncia ridicola. Si suppone che per ottenere un lavoro quale la traduzione di un capolavoro del genere, uno debba come minimo saper sostenere una conversazione in inglese con una padronanza nn dico perfetta ma almeno ottima, con una varietà di terminologia e una buona cognizione di concetti specifici.
Giuro che alle domande che gli venivano rivolte io, in inglese, avrei risposto meglio.
E io me la sono pure comprata, l'edizione ritradotta... Spero solo che abbia fatto buon uso del dizionario o che abbia avuto un buon ghostwriter, come Lucia Rodocanachi.
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Confermo.
Ho la stessa edizione e dopo una trentina di pagine ho mollato il tutto senza capire se è che l'autore non sapeva scrivere (comunque era una pizza), o se è stato tradotto durante una pedalata in salita.
Se posso dare un suggerimento, invece di aprire una nuova discussione, avrei aggiunto il commento nella discussione relativa all'opera in questione: l'avrebbe arricchita.
 

Kasparlo

New member
l'ho letto in italiano, ho rinunciato alla versione in inglese. che dire? mi ha dato l'impressione di essere scritto di fretta come di uno che scrivesse mentre stava in auto a girare come un matto sulle strade americane... :)
 
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