Moyes, Jojo - La ragazza che hai lasciato

Marty Wilde

Outsider is better
Francia, 1916. Sophie, sposa innamorata del pittore Édouard Lefèvre, allievo di Matisse, è rimasta sola dopo che il marito è partito per il fronte allo scoppio della Grande Guerra. La giovane donna ritorna quindi al suo paese natale nel Nord della Francia, ora occupato dai tedeschi. Con grande audacia Sophie aiuta le famiglie in difficoltà suscitando l'interesse e l'ammirazione del locale comandante delle truppe nemiche, fino al giorno in cui, disperata, è costretta a chiedergli aiuto, dopo aver saputo che Édouard è stato catturato e rischia la vita. Per riaverlo è disposta a offrire ciò che ha di più caro: un bellissimo quadro dipinto dal marito che la ritrae giovanissima, intitolato La ragazza che hai lasciato, divenuto per il tedesco una vera ossessione. Subito dopo, Sophie viene arrestata e portata via. Nessuno sa dove, né si hanno più sue notizie. Riuscirà a riunirsi al suo amato Édouard? Londra, 2010. Liv, vedova trentenne, sta ancora elaborando la dolorosa perdita del marito, un geniale architetto morto all'improvviso quattro anni prima. Ma quando incontra casualmente Paul, prova per lui una forte attrazione. L'uomo lavora per una società che si occupa di rintracciare opere d'arte trafugate durante la guerra, e proprio a casa di Liv vede il quadro che stava cercando da tempo, quello appartenuto un secolo prima a Sophie. Come mai Liv è in possesso di quel prezioso dipinto? E quali conseguenze avrà questa scoperta sulle loro vite? In La ragazza che hai lasciato ritroviamo le due splendide protagoniste di Luna di miele a Parigi, divise da un secolo ma accomunate da una storia struggente e coinvolgente, e dalla ricerca dell'amore e della felicità.

Un romanzo che appassiona e intriga perchè quando pensi di aver capito e risolto gli enigmi e i misteri che lo animano, ti accorgi che sei appena all'inizio.
 

madeline88

Member
consigliato

Ci tengo molto a parlarvi di questo fantastico libro che mi è stato regalato a Natale. Non so spiegarvi quanto l'abbia apprezzato, dal momento che ha letteralmente risvegliato la mia "vena" da lettrice che ultimamente mi aveva un pò abbandonato.
Non conoscevo affatto la scrittrice, ma ho potuto apprezzarne subito lo stile, l'accuratezza con cui descrive luoghi e situazioni senza essere mai banale.
Mi ci è voluto poco per ritrovarmi letteralmente rapita dalle pagine di questo romanzo: la storia di Sophie e quella di Liv si intrecciano alla perfezione e, non in pochi punti, sembrano diventare una sola. Due donne che hanno toccato con mano la paura e la sofferenza, ma entrambe caratterizzate da una forza e una tenacia indiscutibili.
La tensione resta alta fino alla fine e non mancano i colpi di scena. Consiglio sicuramente la lettura :)
 

malafi

Well-known member
Questa è una scrittrice che alterna opere degne ad altre davvero scarse. Segno evidente che gli editori spingono, ma non sempre la vena creativa è aperta.
La ragazza che hai lasciato rientra tra le opere di buon livello: non un capolavoro, ma certamente un libro che – come già Io prima di te – si eleva dal basso livello della narrativa contemporanea da banco.
La trama si snoda lungo due vicende (che ovviamente vanno ad intrecciarsi) che si svolgono ad un secolo l’una dall’altra: la prima è durante la 1° guerra mondiale, la seconda ai giorni nostri.
La scrittrice è brava a mutare stile e ritmo tra una parte e l’altra del libro: ovvio che una vicenda che si svolge nel 2010 a Londra non può essere scritta nello stesso modo di una che si svolge un secolo fa durante l’occupazione tedesca in Francia.
Mi pare che la scrittrice dia il meglio nella parte ‘antica’ sulla quale si è peraltro ben documentata, mentre nella parte ‘moderna’ forse è un libro come tanti, con unico aspetto peculiare l’intreccio con la vicenda del secolo precedente.
Ciò è molto evidente non tanto nella forte cesura tra la prima e la seconda parte del libro, ma anche e soprattutto quando inserisce dei brevi flash della vicenda antica: lo stile diventa più lento e riposante e – malgrado si parli di orrori di guerra – rilassato. La frenesia quasi da legal thriller della seconda parte – stilisticamente corretta e pertinente – diventa quasi fastidiosa.
Ci sono poi due storie d’amore che sono protagoniste ed anche in questo caso molto più coinvolgente ed intensa quella dei tempi di guerra di quella moderna, che sembra una delle tante.
Insomma, un bel libro, ma quasi avrei preferito che la scrittrice avesse avuto il coraggio di portare avanti fino in fondo solo la vicenda che si svolge durante la prima guerra mondiale, ma sarebbe stato un altro libro e forse si sarebbe messa in competizione con mostri sacri come Remarque od altri, uscendone inesorabilmente sconfitta.
Voto 4/5
 
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