Wajda, Andrzej - Danton

elisa

Motherator
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Il film prende in considerazione solo il periodo finale della vita di Danton, quando accortosi della svolta violenta e dittatoriale della Rivoluzione cerca di convincere Robespierre a fermare il Terrore, ma verrà arrestato insieme ad altri esponenti della sua cerchia, processato e condannato alla ghigliottina.

Il regista polacco raccontando gli ulimi giorni di Danton mette a confronto quelli che sono stati gli ideali iniziali giacobini e come invece si sono trasformati in un'arma di potere dittaoriale, negando i principi per i quali si era fatta la rivoluzione. E' un film sicuramente complesso ma riesce attraverso le immagini e una sceneggiatura ben articolata a raccontare la fine di un'utopia. Gli attori perfetti, con un Depardieu in parte nel descrivere questo tribuno, vitale, di grande carisma, amato dal popolo, contrapposto ad un Robespierre sempre sofferente, implacabile e incapace di emozioni, se non nella scena finale.
 
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giovaneholden

Guest
Gran bel film,la poetica del maestro polacco prestata a tentare di dipanare le complesse trame della rivoluzione francese. Non facile,assai lento,ma un tassello importante nel cercare di comprendere uno dei periodi più difficili da interpretare di tutta la storia dell'umanità. Una delle migliori interpretazioni di Depardieu in assoluto.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
sicuramente il regista polacco ha voluto fare un parallelo tra l'evoluzione della Rivoluzione francese al Terrore con l'evoluzione della Rivoluzione d'Ottobre e lo Stalinismo, cosa che secondo me gli è riuscita alquanto bene
 
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giovaneholden

Guest
Concordo sul parallelismo tra i due momenti storici dove la politica del terrore ha dato il peggio di se. Grande analista dei fatti storici e ottimo biografo,di Wajda consiglio anche Katyn e il recente Walesa.
 
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