Leyner, Mark & Goldberg, Billy - Perché alle donne scappa sempre e agli uomini no?

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Perché le donne non hanno il pomo d'Adamo?

Il pomo d'Adamo altro non è che una protuberanza che si forma nella laringe umana, costituita da cartilagine. L'area in questione viene detta cartilagine tiroidea perché si trova proprio sopra la tiroide. Se volete usare un linguaggio tecnico, potete chiamarla anche prominenza laringea; ma pomo d'Adamo è molto più pittoresco, non vi sembra? Inoltre, non è una cosa che riguarda solo i maschietti. Sia gli uomini che le donne possiedono la cartilagine tiroidea, e quindi un pomo d'Adamo. Quest'ultimo mantiene uguali dimensioni nei due sessi fino al periodo della pubertà, quando il maggior livello di testosterone fa sì che diventi più prominente nell'uomo. In alcune donne, il pomo d'Adamo può apparire spiacevolmente ingrossato. Non temete: la moderna chirurgia plastica può sistemare quasi ogni cosa. Tutto quello di cui avete bisogno è una rasatura tracheale, per ridurne le dimensioni. Malgrado il nome induca a pensare che possa essere fatta presso il barbiere all'angolo, in realtà occorre praticare una piccola incisione nella gola, con successiva asportazione della cartilagine in eccesso. Non sorprende il fatto che sia uno degli interventi più frequenti nei passaggi dal sesso maschile al sesso femminile.Ma allora da dove viene l'espressione «pomo d'Adamo»? Molti si rifanno alla storia della Creazione e credono che la protuberanza sia stata causata dal frutto proibito rimasto incastrato nella gola di Adamo, quando lo mangiò nel giardino dell'Eden. Questa teoria, però, presenta qualche problema, perché alcuni studiosi ebrei sostengono che l'albero vietato agli uomini fosse un melograno. Secondo il Corano, poi, si trattava di un banano. Quindi, a voi la scelta: pomo d'Adamo, melograno d'Adamo, banana d'Adamo. Una cosa è chiara: Eva masticò per bene, prima di mandar giù il boccone.

Gli uomini possono allattare?

(...) Ecco come stanno davvero le cose. Le ghiandole mammarie maschili possono produrre latte, ma certo non in quantità tale da nutrire un neonato. Normalmente, nell'uomo si tratta di una condizione patologica. La causa più comune è la presenza di un prolattinoma (un tumore secernente prolattina) nella ghiandola pituitaria. La prolattina è un ormone che stimola la produzione di latte; l'eccessiva secrezione di tale ormone può essere provocata dalla somministrazione di farmaci per la pressione alta(soprattutto la metildopa), di fenotiazine e oppioidi, e persino dal consumo di liquirizia. Un'altra causa può essere il trattamento ormonale in caso di cancro alla prostata. Ai pazienti vengono somministrati ormoni femminili per diminuire la crescita della ghiandola prostatica: un effetto secondario, però, può essere la produzione di latte, o galattorrea. Anche in condizioni di fame estrema, quando l'equilibrio della produzione ormonale viene totalmente scombussolato, l'uomo può produrre latte (un fatto che si è osservato nei prigionieri di guerra). Inoltre, la lattazione può essere indotta attraverso il massaggio e la manipolazione costanti del capezzolo, per un prolungato periodo di tempo. Ma suona piuttosto faticoso. Infine, c'è il pipistrello della frutta: è l'unico mammifero maschio a produrre latte. Quindi, se siete dei pipistrelli della frutta col cancro alla prostata a cui piace massaggiarsi i capezzoli, e se siete prigionieri di guerra... be', date pure inizio all'allattamento!

Mark Leyner & Billy Goldberg,"Perché alle donne scappa sempre e agli uomini no?", pagg. 10-17, Sperling & Kupfer Editori.

Libro divertente e istruttivo scritto a quattro mani da Mark Leyner (l'autore di "Mio cugino, il mio gastroenterologo", negli anni '90 libro culto nei campus universitari americani) e Billy Goldberg, medico dell'ospedale universitario di New York. "I vostri dubbi più inconfessabili risolti una volta per tutte".
 
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