A cosa servono i cellulari, i tablet e i computer?

Dallolio

New member
Quando Ghedaffi stava ritirandosi dalla città di Sirte, tentando vanamente di guadagnare il deserto per un'ultima resistenza, venne localizzato grazie al suo cellulare e bombardato dall'alto.

Questo cenno storico mi aiuta a introdurre l'argomento: a cosa serve realmente la tecnologia degli ultimi 20 anni? E' un dato di fatto che è utilissima per controllare qualunque cittadino in qualunque situazione. tanto che sfuggire a questo nuovo dio onniscente è complicato perfino per i criminali... quali rischi ci sono a essere "tecnologizzati" per il comune cittadino?
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
quali rischi ci sono a essere "tecnologizzati" per il comune cittadino?
Per il cittadino comune, onesto, intelligente e che sa "dosarne" l'uso, penso nessuno.
 

malafi

Well-known member
Sinceramente?

Queste tesi tardo Marcus-iane o alla Adorno o Horkeimer non mi appassionano.

I sistemi per la connettività in mobilità sono nati per la connettività in mobilità, non perchè Apple samsung e google fanno parte di una cupola di poteri forti ed occulti che fanno si che il consumatore sia manovrato, spiato e governato.

Apple, samsung e Google ricercano, sviluppano, producono e vendono per arricchirsi. Che poi una 'controindicazione' di tutto ciò sia la reperibilità anche non voluta .... sarà uno scotto da pagare.

D'altronde proprio ieri, per avere uno sconto sul premio dela polizza furto dell'auto, ho montato il rilevatore di posizione tramite il servizio optotelematics. Sento di avere risparmiato dei soldi e di avere più possibilità di ritrovare la mia auto se me la rubano.
Se questo significa che non posso usare la mia auto per fuggire dopo aver stirato un pedone, tanto meglio per la comunità.
 

Jessamine

Well-known member
Più che altro mi vien da chiedermi perché mai lo Stato, la neo-massoneria, la cupola del potere ol'accidente che volete dovrebbe essere interessato a perdere tempo, soldi ed energie a spiare tutti i movimenti del mio smartphone. Non mi credo così importante da entrare anche solo lontanamente nei loro pensieri :mrgreen:
Prendiamoci un po' meno sul serio, per essere spiati dobbiamo rientrare nell'interesse di qualcuno, quindi salvo essere criminali, personaggi importanti e quant'altro dubito qualcuno si diverta a controllare le statistiche del nostro tablet ;)
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Nemmeno quello di essere costantemente spiato?

Teorizzando il PIENO RISPETTO DELLA MIA PRIVACY, ipotizzando una giustizia onesta e delle forze dell'ordine che seguono il loro mandato, ovvero lottare per il mio bene, sapere che sanno dove vanno e cosa faccio mi lascia un'attitudine al 51% positiva.
Sono contrario ad un 1984, sia chiaro, ma non mi secca se i big-datasono utilizzati per migliorarmi la vita.

Ad esempio: TagMyDay | TagMyDay per me è un lavoro positivo.
 

maclaus

New member
Sappiate che (e questo lo dico con perfetta cognizione di causa attinente il mio lavoro) prima che venga autorizzata un'intercettazione (di qualunque genere) ci vogliono GRAVI, PRECISI e CONCORDANTI indizi a carico di un soggetto da perseguire... e prima che un magistrato dia l'autorizzazione all'uso di strumenti di intercettazioni vi assicuro che ce ne vuole... perciò, a meno che non abbiate la coscienza un tantino "sporca", dormite sonni tranquilli...:YY
 

ila78

Well-known member
Io la penso come Jess. Se vogliono spiarmi mi spiassero pure vedranno nell'ordine:

le mie partite a Farm Heros Saga,

miei tweet (perlopiù riguardanti libri e moda) e quello che scrivo qui sul forum.

I miei acquisti on line (profumi vestiti scarpe e ancora libri e DVD)

La mia mail, che praticamente è composta da newsletter e promozioni dei siti sopracitati. :boh:

Credo che li farei morire di noia in 2 minuti. :mrgreen:
 

Dallolio

New member
A dir la verità io non mi riferisco alle forze dell'ordine, che possono appunto spiare per cercare di inchiodare un delinquente... tali strumenti possono essere usati anche solo per studiare i nostri gusti, risalire ai nostri dati e bombardarci di offerte telefoniche e informatiche... insomma non è a mio avviso un gran bene che esista un tale sistema di spionaggio e di controllo assoluto della persona...

Vi faccio un esempio pratico: un vero esperto di informatica malintenzionato attualmente può avere una tale messe di informazioni su di noi (dove siamo, cosa facciamo ecc...) che prima dell'avvento di questa tecnologia era assolutamente impossibile ottenere se non con grosso rischio personale (andando cioè "fisicamente" a spiare).
 

malafi

Well-known member
A dir la verità io non mi riferisco alle forze dell'ordine, che possono appunto spiare per cercare di inchiodare un delinquente... tali strumenti possono essere usati anche solo per studiare i nostri gusti, risalire ai nostri dati e bombardarci di offerte telefoniche e informatiche... insomma non è a mio avviso un gran bene che esista un tale sistema di spionaggio e di controllo assoluto della persona...

Vi faccio un esempio pratico: un vero esperto di informatica malintenzionato attualmente può avere una tale messe di informazioni su di noi (dove siamo, cosa facciamo ecc...) che prima dell'avvento di questa tecnologia era assolutamente impossibile ottenere se non con grosso rischio personale (andando cioè "fisicamente" a spiare).

su questo hai ragione, mi sembra ne avessimo anche già parlato.
E' un effetto collaterale grave: ma in teoria, se vogliamo, potremmo anche scegliere di non usare i nostri sistemi per questi usi ... quasi impossibile però .... sono troppi comodi.
Forse hai ragione tu: ci hanno abituato alle comodità e non ne possiamo fare più a meno.
 

ila78

Well-known member
A dir la verità io non mi riferisco alle forze dell'ordine, che possono appunto spiare per cercare di inchiodare un delinquente... tali strumenti possono essere usati anche solo per studiare i nostri gusti, risalire ai nostri dati e bombardarci di offerte telefoniche e informatiche... insomma non è a mio avviso un gran bene che esista un tale sistema di spionaggio e di controllo assoluto della persona...

Vi faccio un esempio pratico: un vero esperto di informatica malintenzionato attualmente può avere una tale messe di informazioni su di noi (dove siamo, cosa facciamo ecc...) che prima dell'avvento di questa tecnologia era assolutamente impossibile ottenere se non con grosso rischio personale (andando cioè "fisicamente" a spiare).

Però perdonami Prof noi "incriminiamo" gli strumenti tecnologici di "rubarci" i dati di navigazione per avere accesso ai nostri gusti e alle nostre preferenze, ma guarda che il semplice gesto di fare la tessera punti al supermercato o dal benzinaio implica lo stesso meccanismo. I tuoi dati (anche quelli di consumo) vengono dati in giro allegramente ad aziende "collegate" a quella catena. Ogni volta che aderiamo al "concorsino X" sul pacco dei biscotti o della carta igienica che ci chiede di mandare un SMS per "scoprire se hai vinto" la casa produttrice della carta igienica ti risponde "Non hai vinto ritenta" e intanto si accalappia tutti i tuoi dati legati al numero di cellulare. Le raccolte punti usano lo stesso meccanismo, ad esempio, al prezzo di litri e litri di latte e yogurt mangiati per avere un omaggino "gratis" (in realtà l'hai pagato 3 volte) si prendono i tuoi dati e ti bombardano. La legge sulla privacy esiste fino a un certo punto quando si tratta di marketing. :boh:
 

Dallolio

New member
su questo hai ragione, mi sembra ne avessimo anche già parlato.
E' un effetto collaterale grave: ma in teoria, se vogliamo, potremmo anche scegliere di non usare i nostri sistemi per questi usi ... quasi impossibile però .... sono troppi comodi.
Forse hai ragione tu: ci hanno abituato alle comodità e non ne possiamo fare più a meno.

Sì, già ne parlammo, in seguito ci ho riflettuto ulteriormente... il problema è che nel lavoro è necessario saper usare tutti questi strumenti, quindi l'opzione di non utilizzarli è secondo me quasi inattuabile... è insomma secondo me una scelta forzata e calata dall'alto...
 

Dallolio

New member
Però perdonami Prof noi "incriminiamo" gli strumenti tecnologici di "rubarci" i dati di navigazione per avere accesso ai nostri gusti e alle nostre preferenze, ma guarda che il semplice gesto di fare la tessera punti al supermercato o dal benzinaio implica lo stesso meccanismo. I tuoi dati (anche quelli di consumo) vengono dati in giro allegramente ad aziende "collegate" a quella catena. Ogni volta che aderiamo al "concorsino X" sul pacco dei biscotti o della carta igienica che ci chiede di mandare un SMS per "scoprire se hai vinto" la casa produttrice della carta igienica ti risponde "Non hai vinto ritenta" e intanto si accalappia tutti i tuoi dati legati al numero di cellulare. Le raccolte punti usano lo stesso meccanismo, ad esempio, al prezzo di litri e litri di latte e yogurt mangiati per avere un omaggino "gratis" (in realtà l'hai pagato 3 volte) si prendono i tuoi dati e ti bombardano. La legge sulla privacy esiste fino a un certo punto quando si tratta di marketing. :boh:

Concordo perfettamente, infatti anche quelle che hai citato sono forme di controllo, sicuramente però meno efficienti e potenti rispetto a quelle attualmente possibili con la super tecnologia... Mi stupisce e insospettisce abbastanza il ritmo mostruoso con cui queste nnovazioni si sono affermate... diventando di fatto un Must per tutti.
Quando noi eravamo adolescenti le innovazioni tecnologiche c'erano (walkman, cordless, lettore cd, crystal ball, ecc...) ma non erano "obbligatorie" per tutta la popolazione, erano semplicemente una scelta e di fatto non influenzavano minimamente la "reperibilità" e "controllabilità" del cittadino.
 

ila78

Well-known member
Concordo perfettamente, infatti anche quelle che hai citato sono forme di controllo, sicuramente però meno efficienti e potenti rispetto a quelle attualmente possibili con la super tecnologia... Mi stupisce e insospettisce abbastanza il ritmo mostruoso con cui queste nnovazioni si sono affermate... diventando di fatto un Must per tutti.
Quando noi eravamo adolescenti le innovazioni tecnologiche c'erano (walkman, cordless, lettore cd, crystal ball, ecc...) ma non erano "obbligatorie" per tutta la popolazione, erano semplicemente una scelta e di fatto non influenzavano minimamente la "reperibilità" e "controllabilità" del cittadino.

Mah....:boh: io non la vedo così tragica. Al lavoro ho chiesto al nostro commerciale se potevo dare in giro il suo cell, lui mi ha risposto "Fai pure, se posso rispondere, rispondo altrimenti no e se non voglio essere disturbato SPENGO". Qui sta la chiave di tutto, siamo noi che "scegliamo" di essere sempre costantemente reperibili. Lo smartphone io non l'avrei nemmeno comprato non fosse che quando, due anni fa, il mio vecchio nokia ha tirato definitivamente le cuoia (dopo lungo e glorioso servizio) mi sono dovuta adeguare a quello che offriva il mercato, ma, ti ripeto, io faccio ancora parte della generazione che ne può fare a meno (con i ragazzini di adesso è più problematica :boh:).
Per quanto riguarda il "controllo" che le aziende esercitano su di noi forse, sì, a pensarci bene è un po' inquietante ma il rovescio della medaglia è che essendo costantemente bombardati di offerte "mirate" abbiamo la possibilità di scegliere il meglio per noi in un determinato momento, ad esempio, una volta per prenotare un viaggio dovevi per forza rivolgerti all'agenzia, adesso lo puoi fare via Internet risparmiando, l'agenzia poteva tranquillamente rifilarti delle "sole" (alla romanesca) vendendoti un hotel per meraviglioso quando invece entrandoci rischiavi di prendere l'ebola, adesso la prima cosa che fai (che faccio) quando trovo un hotel è andare a vedere le recensioni di chi c'è stato prima di me, e così mi capita per quasi tutti i prodotti che acquisto, libri compresi. :boh:
Se lo si usa intelligentemente Internet puo' essere uno strumento validissimo ma, ripeto, dipende sempre dal cervello che comanda le dita che digitano. :boh:
 

Dallolio

New member
Mah....:boh: io non la vedo così tragica. Al lavoro ho chiesto al nostro commerciale se potevo dare in giro il suo cell, lui mi ha risposto "Fai pure, se posso rispondere, rispondo altrimenti no e se non voglio essere disturbato SPENGO". Qui sta la chiave di tutto, siamo noi che "scegliamo" di essere sempre costantemente reperibili. Lo smartphone io non l'avrei nemmeno comprato non fosse che quando, due anni fa, il mio vecchio nokia ha tirato definitivamente le cuoia (dopo lungo e glorioso servizio) mi sono dovuta adeguare a quello che offriva il mercato, ma, ti ripeto, io faccio ancora parte della generazione che ne può fare a meno (con i ragazzini di adesso è più problematica :boh:).
Per quanto riguarda il "controllo" che le aziende esercitano su di noi forse, sì, a pensarci bene è un po' inquietante ma il rovescio della medaglia è che essendo costantemente bombardati di offerte "mirate" abbiamo la possibilità di scegliere il meglio per noi in un determinato momento, ad esempio, una volta per prenotare un viaggio dovevi per forza rivolgerti all'agenzia, adesso lo puoi fare via Internet risparmiando, l'agenzia poteva tranquillamente rifilarti delle "sole" (alla romanesca) vendendoti un hotel per meraviglioso quando invece entrandoci rischiavi di prendere l'ebola, adesso la prima cosa che fai (che faccio) quando trovo un hotel è andare a vedere le recensioni di chi c'è stato prima di me, e così mi capita per quasi tutti i prodotti che acquisto, libri compresi. :boh:
Se lo si usa intelligentemente Internet puo' essere uno strumento validissimo ma, ripeto, dipende sempre dal cervello che comanda le dita che digitano. :boh:

Però noi siamo vecchi, abbiamo esperienza e senso critico perchè abbiamo avuto l'età più delicata quando tutto ciò era ben lontano dall'esistere (io alle medie usavo DOS!!!)... come dici tu per i ragazzini è differente...essi crescono con una differente visione del mondo e saranno necessriamente più vulnerabili... sicuramente concordo sulle grandi possibilità che il mezzo offre (anche solo quello di poter parlare con dei forumlibrosi come te)!!!
 

SALLY

New member
Per la serie "Male non fare paura non avere", io trovo le nuove tecnologie utilissime, sta a noi regolamentarne l'uso, non mi sento infastidita, anche perchè (come scrive Ila ), le mie mail, messaggi e navigazioni risulterebbero parecchio soporiferi. :mrgreen: :wink:
 

apeschi

Well-known member
A cosa servono i cellulari, i tablet e i computer?

I cellulari servono a telefonare, ad evitare le code alle cabine telefoniche (che c'erano ai miei tempi ed ora non ci sono praticamente piu').
I tablet a giocare a Township e ad altri giochi, a navigare quando sono in vacanza (se c'e' il wifi, oppure sono in Italia se c'e' la copertura del mio operatore telefonico), a leggere, a prendere appunti, ad ascoltare musica e a vedere video e filmati in viaggio....
I computer a scrivere questo messaggio (lo sto scrivendo dal PC), a pagarmi lo stipendo ogni mese (da 25 anni a questa parte) visto che lavoro nel settore.

Dopo di che il buon uso dipende da ciascuno di noi. Come in tutte le cose deve sempre prevalere il buon senso e l'intelligenza nell'utilizzarli correttamente.

Alle elementari (dei miei tempi) c'era il pallottoliere :mrgreen: , alle medie la calcolatrice meccanica Olivetti con il rullino di carta che ogni tanto si inceppava, al liceo le prime calcolatrici elettroniche, all'univerista' la calcolatrice elettronica HP (a notazione polacca inversa) oppure la Texas Instruments, verso la fine dell'universita' il Vic 20 , il Sinclair ZX80 poi lo ZX 81 poi lo Spectrum, il Commodore 64, dopo la laurea il PC con il DOS.... ecc...
 

darida

Well-known member
come già detto servono anche per mettere alla prova il nostro discernimento, :wink: per non correre rischi con il cell.sono ancora ferma al BlackBerry :mrgreen: ma io sono giurassica

al computer ci lavoro, non posso farne a meno, ad es.voi rappresentate uno dei miei piacevolisssimi tempi morti :paura: :D
 
M

maredentro78

Guest
Concordo perfettamente, infatti anche quelle che hai citato sono forme di controllo, sicuramente però meno efficienti e potenti rispetto a quelle attualmente possibili con la super tecnologia... Mi stupisce e insospettisce abbastanza il ritmo mostruoso con cui queste nnovazioni si sono affermate... diventando di fatto un Must per tutti.
Quando noi eravamo adolescenti le innovazioni tecnologiche c'erano (walkman, cordless, lettore cd, crystal ball, ecc...) ma non erano "obbligatorie" per tutta la popolazione, erano semplicemente una scelta e di fatto non influenzavano minimamente la "reperibilità" e "controllabilità" del cittadino.

Io concordo con quello che hai scritto in quanto penso che comunque hanno limitato un pò la libertà personale,creato nuove ansie e sicuramente diminuito la privacy,ma d'altro canto hanno forse aggiunto sicurezza e portato ad altri milioramenti,certo la differenza è il buon uso,un uso intelligente e mirato,ma l'accessibilità immediata a tutte le informazioni culturali per me è stata una benedizione!
 
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