Nesbø, Jo - Il pipistrello

mame

The Fool on the Hill
Una ragazza norvegese viene assassinata a Sidney e la polizia di Oslo invia il detective Harry Hole a collaborare con la polizia australiana per risolvere il caso. Il viaggio per un'indagine diventa un viaggio nella cultura australiana, nelle sue tradizioni e nel suo folklore.
Purtroppo su questo libro non c'è molto da dire. L'indagine sembra quasi una questione marginale. Gran parte del libro è dedicata alle leggende australiane, che, per quanto interessanti, rendono la narrazione dispersiva e si perde di vista proprio il crimine, di cui quasi ci si dimentica, come ci si dimentica della vittima stessa. I personaggi non sono ben delineati, e anche il protagonista sembra sovraccaricato di eventi drammatici che paiono quasi inverosimili, della serie "capitano tutte a lui". Per non parlare poi della confessione finale dell'assassino, che sembra tirata fuori dal nulla, quasi si dovesse chiudere la storia, e siccome l'indagine è stata abbastanza penosa, si risolve il dilemma così, ottenendo un effetto da "Signora in giallo", che basta dire all'assassiono che c'era il suo bottone sulla scena del delitto per scatenare una confessione fiume che inizia dalla merendina rubata in quarta elementare. Più che un romanzo, sembra la bozza di un romanzo, in cui capita anche che il protagonista stesso faccia ipotesi dimenticando completamente le testimonianze ascoltate e creando evidenti contraddizioni.
La traduzione, poi, è a volte molto molto zoppicante, e pecca nell'uso della lingua italiana, quando addirittura non si ha l'impressione che manchi qualche pezzo della frase o del discorso.
In conclusione: per usare un termine caro alla critica letteraria contemporanea, questo libro mi è sembrato una fetecchia. Se proprio volete leggerlo, meglio prenderlo in prestito in biblioteca per non rimpiangere i soldi spesi.
 

darida

Well-known member
Uhm, ne ho lì un paio leggere e mi sa tanto che lì rimangono. Io ho "il leopardo" e il "pettirosso"...chissà,magari cambiando bestie :mrgreen:

è il primo che leggi o ne hai letti altri?
:)
 

mame

The Fool on the Hill
Uhm, ne ho lì un paio leggere e mi sa tanto che lì rimangono. Io ho "il leopardo" e il "pettirosso"...chissà,magari cambiando bestie :mrgreen:

è il primo che leggi o ne hai letti altri?
:)

E' il primo. Quando un autore mantiene sempre lo stesso personaggio, cerco di leggere sempre il primo della serie, non foss'altro perché con Patricia Cornwell ho iniziato dal quarto, mi pare, e non capivo chi fosse il tizio che la perseguitava. In realtà un mio amico di letture non era rimasto entusiasta di Nesbo, ma non mi ricordo quale avesse letto. Forse questo romanzo non è granché perché essendo il primo potrebbe essere una sorta di debutto non proprio felice. Magari con gli altri è migliorato, ma non credo che ne leggerò altri. Con tutto quello che c'è da leggere al mondo... Poi sai, come sempre, de gustibus... Facci sapere.
 

gamine2612

Together for ever
:)letto anche questo "prequel" uscito dopo gli altri. Tutti li ho letti in sequenza.
L'autore si è riconfermato di mio gradimento; :wink: trovo affascinante il personaggio di Harry Hole.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho avuto la fortuna di leggere prima L’uomo di neve; se avessi iniziato con questo non so se avrei proseguito con Jo Nesbo, o quantomeno non con lo stesso entusiasmo. C’è un’enorme differenza. Questo libro è gradevole, non annoia e i colpi di scena ci sono, oltretutto l’assassino è poco facilmente indovinabile, almeno per me, e questi sono punti a suo favore. Però è vero che la storia è un po’ raffazzonata, compreso il finale e i moventi dell’assassino, e la suspence inizia solo oltre la metà del romanzo. Mi è piaciuto molto il personaggio di Andrew Kensington, mentre la personalità di Harry Hole non è ancora ben definita; non sembra neanche lo stesso investigatore de L’uomo di neve. In conclusione, non eccezionale, ma non lo boccio.
 

Meri

Viôt di viodi
Non male, ma non sono stata troppo presa. In certi punti, secondo me, l'autore si dilunga troppo e inutilmente.
 

isola74

Lonely member
Primo romanzo di Nesbo che leggo (ho già parlato della mia mania di leggere i romanzi in sequenza, vero :wink:?) e tutto sommato mi è piaciuto. Credo che duri qualche pagina di troppo, in alcuni punti l'autore si lascia un po' trascinare dalla buona volontà del romanziere e ci fa un po' impantanare nella lettura.... ma confidando nell'esperienza fatta inseguito credo che gli darò una seconda occasione.
Voto: 3/5
 
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