Altman, Robert - Kansas City

elisa

Motherator
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Blondie sequestra la moglie del consigliere di Roosvelt perché questi faccia pressione per liberare il marito, un ladruncolo che rapinava i ricchi neri travestito da nero, sequestrato a sua volta da un boss nero, proprietario di un locale jazz e di una compagnia di tassisti. Siamo nella Kansas City degli anni '30, ci sono le elezioni, la musica jazz, la vita sembra correre tranquilla.
Il film gioca tutto sui parallelismi tra la vita degli afroamericani e dei bianchi, dei bianchi perdenti che non si distingue molto da quella dei neri, pur con miti diversi, fanno parte della stessa America, quasi indifferente alle sorti dei suoi cittadini, chi sta dalla parte del potere la farà sempre pagare ai più deboli. Bellissima tutta la parte musicale, un vero e proprio inno al jazz.
 
G

giovaneholden

Guest
Ennesima buona prova del regista americano. Una curiosità : all' epoca descritta nel film,i musicisti jazz di Kansas City rivaleggiavano in bravura con i colleghi molto più noti da noi di New Orleans e Chicago. La splendida colonna sonora e' suonata da stelle contemporanee che si sono divertite a suonare filologicamente come negli anni descritti nella pellicola.
 
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