Lessing, Doris - Echi dalla tempesta

francesca

Well-known member
Siamo al III libro sulla vita di Martha Quest, dopo l’omonimo “Martha Quest” e “Un matrimonio per bene”.
Ritroviamo Martha appena subito dopo l’abbandono del marito e della figlia, ormai impegnata politicamente nel neo-nato partito comunista del Sud Africa.
In questo nuovo capitolo della sua vita però, Martha non appare essere la vera protagonista,
rimane sempre un po’ sullo sfondo, quasi sfocata: è sempre lei, ribelle, acida, forte, determinata. Anche profondamente insicura, tanto da assorbire le idee di chi la circonda, come una spugna che si imbeve di tutto, ma nel profondo ha un qualcosa di duro che rimane estraneo a tutto, un’inquietudine che non le fa trovare pace.
Ma Martha è quasi il pretesto con cui la Lessing analizza i rapporti politici e sociali nella complessa società sudafricana nel periodo della II Guerra Mondiale.
Il vero protagonista di tutta la narrazione, o meglio il fulcro attorno a cui ruotano le vicende di tutti i personaggi, è una mini-cellula del partito comunista, minuscola, composta dai più disparati tizi e capitanata da Anton. E’ lui che incarna l’ideale, il vero “comunista” senza insicurezze, freddo, che non vive per sé e non ha un suo io, ma vive per l’idea e per il partito.
Gli altri membri a turno cercano di seguire questo atteggiamento, ma le loro contraddizioni li portano al fallimento; non riescono ad essere fino in fondo dediti all’Idea. Ognuno di loro adatta ai propri sogni l’idea di una società comunista, di un’Europa liberata in cui vivere per il partito; ma alla fine si tratta sempre e solo di sogni che servono ad evadere da una realtà percepita come inaccettabile e soffocante.
La Lessing oltre a regalarci una profonda analisi psicologica dei personaggi e delle loro relazioni, riesce magistralmente a render conto del complesso intreccio sociale dell’ambiente in cui i suoi personaggi vivono, dall’ineluttabile “questione nera”, ai giochi politici del partito socialista ufficiale, mettendo sotto la luce spietata della sua scrittura le contraddizioni di una società che vorrebbe essere moderna mentre rimane rinchiusa in idee retrograde.

Voto 4/5

Francesca
 
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