122º minigruppo - Zazie nel metrò di R. Queneau

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Jessamine

Well-known member
Oggi io e Gamine vorremmo iniziare la lettura Zazie nel metrò, di R. Queneau.
Naturalmente se anche qualcun altro volesse unirsi è il benvenuto :wink:
 

gamine2612

Together for ever
:D eccomi, noi si inizia oggi e benvenuto chi vuole partecipare.
 

Jessamine

Well-known member
Ottimo :mrgreen:
Io avevo già letto una cinquantina di pagine, ma la mia memoria inizia a fare cilecca, quindi mi converrà dargli una ripassatina :wink:
Mi ricordo però che mi aveva divertita molto, lo stile è particolarissimo e i personaggi tutto un programma :mrgreen:
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Capitolo primo

Ma questo Raymond è un bel tipetto! :mrgreen:
Il diario intimo di Sally Mara mi aveva stupito, con quel suo linguaggio sopra le righe.
Qui mi sembra di vedere una situazione analoga! Bene, bene, me gusta! Ogni tanto ci vuole qualcosa di divertente!

Però adesso basta, mercoledì ho un esame!
Non distraetemi per un giorno e mezzo! :ad:
(Se, come no! Mi sto già distraendo da sola!:mrgreen:)
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Capitolo secondo e capitolo terzo

Ma questa Zazie è proprio un bel peperino! :OO

Non ho ancora capito se questo stile particolare mi piaccia oppure no. Continui dialoghi, turpiloquio, linguaggio colloquiale, prevalenza netta della paratassi sull'ipotassi.
E non ho ancora capito se Zazie mi stia simpatica o terribilmente sul ca....! :?
Infine, non ho ancora capito quali problemi abbia l'autore. Questo è il suo secondo libro che leggo e credo che Freud potrebbe avere qualcosa di dire a proposito! :mrgreen: Vi è sempre il tema dell'adolescenza e il sesso, trattato con ironia e, soprattutto qui, con un po' di squallore. :?
 

Jessamine

Well-known member
Capitolo nove

Io sono abbastanza sconvolta :mrgreen:
Di Queneau avevo letto solamente alcuni brani di Esercizi di stile su un'antologia in prima o seconda superiore, e già avevo pensato che fosse fuori di testa, ma credevo fosse dovuto solo al fatto che un libro del genere lo richiedesse. Ora invece ne sono sicura :mrgreen:
Io credo che sia uno stile da prendere a piccole dosi, non riesco a leggerlo per troppo tempo di seguito senza iniziare ad avere gli occhi che si incrociano, e prima di leggere qualche altra cosa sua credo preferirei aspettare e far passare un buon numero di libri :wink: Però per ora non mi dispiace, è surreale, una girandola di avvenimenti e personaggi assurdi, quasi grotteschi, che forse bisogna solo accettare, riderne, senza cercare troppo di scavare a fondo :? insomma, io non ho mai fatto uso di nessun tipo di sostanze stupefacenti, ma ho come la vaga impressione che leggere questo romanzo si avvicini molto a quello che si potrebbe provare dopo aver fumato qualcosa :mrgreen:
Mah, vedremo, per ora, a piccole dosi (ho letto poi un paio di capitoli da quando abbiamo iniziato il minigruppo, non sono così veloce) sembrerebbe piacermi, non so come reagirò sulle lunghe distanze.
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Io sono abbastanza sconvolta :mrgreen:
Di Queneau avevo letto solamente alcuni brani di Esercizi di stile su un'antologia in prima o seconda superiore, e già avevo pensato che fosse fuori di testa, ma credevo fosse dovuto solo al fatto che un libro del genere lo richiedesse. Ora invece ne sono sicura :mrgreen:
Io credo che sia uno stile da prendere a piccole dosi, non riesco a leggerlo per troppo tempo di seguito senza iniziare ad avere gli occhi che si incrociano, e prima di leggere qualche altra cosa sua credo preferirei aspettare e far passare un buon numero di libri :wink: Però per ora non mi dispiace, è surreale, una girandola di avvenimenti e personaggi assurdi, quasi grotteschi, che forse bisogna solo accettare, riderne, senza cercare troppo di scavare a fondo :? insomma, io non ho mai fatto uso di nessun tipo di sostanze stupefacenti, ma ho come la vaga impressione che leggere questo romanzo si avvicini molto a quello che si potrebbe provare dopo aver fumato qualcosa :mrgreen:
Mah, vedremo, per ora, a piccole dosi (ho letto poi un paio di capitoli da quando abbiamo iniziato il minigruppo, non sono così veloce) sembrerebbe piacermi, non so come reagirò sulle lunghe distanze.

Ecco, ho avuto lo stesso pensiero leggendo "Il diario intimo di Sally Mara".

Abbiamo appurato che Queneau è fuori come un cocomero!
Clap clap! :mrgreen:
 

gamine2612

Together for ever
:)caspita come correte! ho letto 20 pagine solamente.
:?strano lo è si si, molto diretto
Sono arrivata alla storia " del rossetto" dello zio:lol:
Per me è il primo di lui.
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Capitolo decimo

Sono arrivata al capitolo dieci.
Mi sta divertendo, si, ma sto aspettando che spicchi il volo. Gli manca qualcosa...uhm! :?
Vi lascio qualche pezzetto che ho apprezzato particolarmente.

L'essere o il nulla, ecco il problema. Salire, scendere, andare, venire; tanto fa l'uomo che alla fine sparisce. Un tàssi lo reca, un metró lo porta via, la torre non ci bada, e il Pànteon neppure. Parigi è solo un sogno, Gabriel è solo un'ombra (incantevole), Zazie il sogno d'un'ombra (o di un incubo) e tutta questa storia il sogno di un sogno, l'ombra di un'ombra, poco piú di un delirio scritto a macchina da un romanziere idiota (oh! mi scusi). Laggiú, oltre, un po' oltre, Place de la République, si accatastano le tombe dei parigini che furono, che salirono e scesero scale, andarono e vennero per le vie e tanto fecero che alla fine sparirono. Un forcipe li introdusse, un carro funebre li porta via e la torre si arrugginisce e il Pànteon si screpola piú presto di quanto le ossa dei morti fin troppo presenti non si dissolvano nell'humus della città tutto impregnato di affanni. Ma sono vivo, io, e qui s'arresta la mia scienza perché del tassimane sparito nel suo trespolo a tassametro o di mia nipote sospesa a trecento metri nell'atmosfera o della mia sposa, la dolce Marceline, rimasta presso il focolare domestico, in questo preciso momento io non so, e qui non so, se non questo, endecasillabicamente: eccoli quasi morti perché assenti. Ma che veggo oltre le crespute cucuzze della brava gente che mi circonda?. (capitolo ottavo)

Allora? Perchè vuoi fare la maestra?
Per rompere le palle alle bambine - rispose Zazie. - Quelle che avranno la mia età tra dieci anni, tra vent'anni, tra cinquant'anni, tra cento anni, tra mille anni. Aver sempre da rompere le balle a qualcuno.
(capitolo secondo)
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Fine!

Ehm, perdonatemi ma non avevo nulla da fare oggi e ho terminato il libro! :ad:

E che finale, signori! :sbav::sbav::sbav::sbav::sbav:

Insomma, questo è un libro dove i personaggi ti stanno fottutamente antipatici e dove succedono cose che non stanno né in cielo né in terra, diciamocelo. Questa Zazie è antipatica, saccente e rompe le scatole. L'avrei uccisa!
Lo stile è altrettanto irritante. Ma è così difficile scrivere frasi che contengano subordinate e pensieri interessanti che possano svilupparsi per almeno 4 o 5 righe?
E poi questi dialoghi botta e risposta, mamma mia che nervi. E il pappagallo, con il suo "Chiacchieri, chiacchieri, e non sai far altro!". Va bene una volta. Va bene anche la seconda, ma poi non fa più ridere. E la storia dell'ormosessuale. Stessa cosa. Una volta, due, tre, poi basta Zazie, statte zitta e non rompere. Oppure, spiegatele una volta per tutte cosa vuol dire ormosessuale e bom!
Insomma, un libro insolito e surreale. Irritante a volte, ma allo stesso tempo geniale, geniale, geniale!
Il mio secondo appuntamento con questo autore ha confermato le impressioni che avevo avuto: insolito e geniale!
Consigliato, per una lettura alternativa! :)

4/5
 

gamine2612

Together for ever
:wink:finito oggi.
Beh mi son fatta un bel pò di risate. Come lo volete il vino? in bottiglia o sfuso? -risposta: in compresse:mrgreen:
Non so se altri di Queneau sono sullo stesso tono, ma mi sono domandata più volte come ha fatto il traduttore a rendere esattamente le frasi (termini contratti o scritti appiccicati)e le battute ironiche.
Decreto che mi è stato simpatico questo libro:)
 

Jessamine

Well-known member
Urca che velocità ragazze! Io sono ancora attorno al capitolo 16, e in effetti durante la lettura continuo a ridacchiare, pur non trovando particolarmente simpatici i protagonisti.
E mi chiedo anche io come dovrebbe essere riuscire a leggerlo in lingua originale, perché soprattutto uno stile del genere inevitabilmente perde qualcosa in traduzione... peccato non conoscere più di tre parole in francese!
 

Jessamine

Well-known member
L'ho terminato anche io... riporto pure qui il commento che ho lasciato in Piccola Biblioteca:

Queneau l'avevo incontrato per la prima volta in un'antologia di letteratura italiana al bienno del liceo, con alcuni brani tratti da “Esercizi di stile”, e già all'epoca pensai che per concepire un'opera simile dovesse essere un autore completamente fuori di testa, ma attribuivo la “follia” dello stile proprio alla peculiarità di quest'opera. Ora invece mi sono imbarcata nel mio primo romanzo di Queneau, e credo che leggere Queneau sia un po' come gettarsi in un'avventura dove non ci sono regole, dove è inutile crearsi delle aspettative e cercare di ragionare seguendo qualche filo logico, perché lui saprà sempre spiazzarti andando oltre ogni regola, ogni convenzione, anche quelle dettate dal buon senso.
I personaggi sono assurdi, grotteschi, quasi delle maschere di una commedia dell'arte guardata attraverso lenti che distorcono la realtà, ingrandendo difetti, stravolgendo i contorni realistici, donando tinte a volte tanto vivaci da ferire lo sguardo, altre tetre, altre semplicemente sconcertanti.
Ecco, “sconcertante” credo sia il termine migliore per descrivere questo romanzo, e non riesco nemmeno a capire se ciò sia una cosa positiva oppure no. Quello che so è che, a mio parere, con Queneau non si può cercare di fermarsi a ragionare, per capire cosa ci sia dietro un personaggio, una frase o un'azione. O meglio, lo si può fare, probabilmente, ma a proprio rischio e pericolo, perché temo sarebbero scoperte alquanto destabilizzanti. Io ho preferito semplicemente salire in giostra, lasciarmi trasportare da questa girandola di emozioni e personaggi, entrando in questa atmosfera onirica dove tutto è concesso, comprese le parolacce e la morbosità di alcune figure. E mi sono divertita, senza domandarmi dove si stesse andando a parare, senza pretendere nulla.
Certo è che secondo me uno stile simile si può assumere solamente in piccole dosi, perché una maggiore immersione nella Parigi di Zazie e dello sciopero del metrò, di un pappagallo e di loschi individui dall'animo trasformista, di “ormosessuali” e donne che parlano con dolcezza temo mi avrebbe fatto perdere il contatto con la realtà.
Sicuramente leggerò altro di Queneau, ma prima voglio “disintossicarmi”, incontrare personaggi lineari e coerenti, trame rassicuranti e stili sobri.


Io ancora ripensandoci non so se ridere o sgranare gli occhi davanti alle avventure di Zazie, ma immagino che la soluzione migliore sia fare entrambe le cose senza preoccuparsene :? :mrgreen:
 
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