LXVI Gruppo di lettura - Sondaggio

Quale libro vuoi leggere nel GdL?

  • Breve come un sospiro di Anne Philipe

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    15
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Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
La fase delle proposte è stata completata, ora vi tocca votare i libri che preferite e che vorreste leggere nel prossimo gruppo di lettura.

Voto visibile a tutti e multiplo, avete una settimana di tempo per decidere.

Il 1° agosto poi partirà la lettura condivisa.

Chi vuole, può sponsorizzare la propria proposta con la trama del libro :wink:.
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Apro le danze votando Murakami!
Fino all'otto agosto sarò in grecia, ma poi, nel caso, potrei unirmi volentieri! :wink:
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Sponsorizzo Severina:

Il romanzo narra la storia di una giovane orfana di madre che viene allevata in un convento. Nel corso di una manifestazione di disoccupati la giovane assiste all'uccisione di un manifestante ad opera della polizia. Severina rifiuta di avallare la versione ufficiale delle autorità, secondo quanto le aveva detto la Madre Superiora. Inizia per la giovane un periodo buio e di isolamento, confortata solo dall'amicizia del padre spirituale Don Gabriele. Severina muore dopo esser rimasta ferita gravemente ad una manifestazione di operai cui era stata indotta a partecipare. (Wikipedia)

Ultima e incompleta opera di Ignazio Silone.
 

LearnToKill

New member
Il buio oltre la siepe:

In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.

E' l'unico che ho votato, nonostante ci siano tante proposte allettanti!
 

Nerst

enjoy member
David Copperfield

David, orfano di padre, vive una infanzia felice con la madre, ma questa poi si risposa con il signor Murdstone, un uomo crudele che la porta alla tomba. Privo di affetti, David sperimenta la dura scuola del maestro Creakle. Il patrigno gli impone un lavoro avvilente in un negozio di Londra. Disperato fugge a piedi a Dover, dove una zia, Betsey, accetta di occuparsi di lui. Lo manda a Canterbury, per educarlo, in casa del suo avvocato, padre di Agnes, una dolce fanciulla. Divenuto cronista parlamentare e conquistata anche fama letteraria, David sposa Dora che pochi anni dopo muore. Il giovane allora si accorge della dolce Agnes che sposa, dopo aver salvato il futuro suocero dalle trame del suo amministratore.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Trilogia di New York di Paul Auster (da IBS)

Pubblicati tra il 1985 e il 1987, i tre romanzi che compongono questa "Trilogia" sono raffinate detective stories in cui le strade di New York fanno da cornice e palcoscenico a una profonda inquietudine esistenziale. "Città di vetro" è la storia di uno scrittore di gialli che "accetta" l'errore del caso e fingendosi un'altra persona cerca di risolvere un mistero. "Fantasmi" narra la vicenda di un detective privato che viene assoldato per tenere sotto controllo una persona, ma a poco a poco i due ruoli si scambiano e colui che doveva spiare diventa colui che viene spiato. "La stanza chiusa" racconta di uno scrittore che abbandona la vita pubblica e cerca di distruggere le copie della sua ultima opera.

Mumble mumble :? mi ispirano tutti e tre :wink:
 

Jessamine

Well-known member
Ho votato solo la mia proposta, nonostante ci siano anche altri libri che vorrei leggere, perché il 6 parto e non so se e come potrei riuscire a incastrare tutte le letture, e non mi va di votare un libro per poi non partecipare.

Per sponsorizzare Le onde vi consiglio di leggere la recensione che ha scritto Ayu, qui sul forum, a me ha indotto quasi il bisogno di leggerlo :wink:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
I vendicatori angelici di Karen Bli*en

Risvolto dell'edizione Adelphi


Questo romanzo, l’unico della Blixen, deve la sua origine alla guerra. La Danimarca era stata invasa dai nazisti e viveva in un’atmosfera di soffocante oppressione. Non vi era, per la scrittrice, nessun pericolo, ma questo rendeva ancora più umiliante il suo stato. Così la Blixen si sentì spinta a scrivere I vendicatori angelici: una metafisica del pericolo sotto forma di romanzo. Con suprema eleganza, si mise in maschera (assumendo lo pseudonimo Pierre Andrézel) per scrivere un romanzo di maschere. Come certi grandi compositori hanno depositato i loro ultimi segreti in studi per sciogliere la mano, volle nascondere l’essenza del Male in una tessitura ariosa e leggera di feuilleton pieno di colpi di scena. E, ben sapendo quanto lenti a capire questi camuffamenti siano in genere i lettori, volle porre in margine al libro, come avvertimento, alcune parole che nel romanzo stesso sono pronunciate da una delle sue incantevoli eroine: «Voi persone serie non dovete essere troppo severe verso gli esseri umani su come scelgono di divertirsi quando sono rinchiusi in una prigione e nemmeno è loro concesso di dire che sono prigionieri. Se non avrò presto un po’ di divertimento, morirò».
Oggi, a distanza di quarant’anni dall’apparizione del libro (1944), possiamo renderci conto che questo inquietante divertimento è una delle opere più azzardate della Blixen e, nella sua ingannevole facilità, una delle più cifrate. La «prigione» a cui accennano quelle parole, ben più che la Danimarca occupata, è il mondo stesso. E quel divertimento la cui assenza provoca la morte è innanzitutto la letteratura nella accezione temeraria che sola era cara alla Blixen. Sarebbe ingiusto per l’autrice e per i lettori anticipare qui la trama di un libro che riesce a tenere avvinti nella notte come pochi altri, scritti da autori nobili. Ma basterà accennare qual è uno dei suoi più rari meriti: aver creato un’immagine convincente, chimicamente pura e romanzescamente vividissima, del Bene e del Male.
 

isola74

Lonely member
L'ultimo teorema di Fermat di Simon Singh

[h=3]Quarta di copertina[/h]"Simon Singh racconta in modo semplice e chiaro, comprensibile anche a chi non sa nulla di matematica, la storia di un teorema che ha coinvolto molti dei più grandi matematici del passato, facendo rivivere l'affascinante percorso della teoria dei numeri." Federico Peiretti, Tuttolibri "Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema, che non può essere contenuto nel margine troppo stretto della pagina." Così scriveva a metà del Seicento il genio della matematica Pierre de Fermat a proposito di quello che da allora sarebbe stato conosciuto appunto come l'Ultimo Teorema di Fermat. La dimostrazione che non stava nel margine troppo stretto non fu mai trovata, e quella frase divenne il guanto di sfida raccolto da generazioni di matematici, che si sforzarono invano di dimostrare quel teorema così semplice, così elegante, così impenetrabile. La storia dell'Ultimo Teorema di Fermat è un thriller matematico, o un romanzo di avventure intellettuali, che dopo oltre tre secoli e mezzo ha oggi trovato una soluzione: l'abilissimo detective è il matematico inglese Andrew Wiles, della Princeton University che all'età di dieci anni sognava di essere il solutore dell'enigma.
 
Il dottor Živago:

Il dottor Živago (in russo: До́ктор Жива́го) è un romanzo di Boris Leonidovič Pasternak, pubblicato in anteprima mondiale in Italia nel 1957 dalla Casa Editrice Feltrinelli. Vi si narra la vita di un medico e poeta, Jùrij Andrèevič Živàgo, diviso dall'amore per due donne e coinvolto nel turbine della rivoluzione di ottobre. Il romanzo fu pubblicato in Russia solo nel 1988 perché a lungo osteggiato dal regime comunista e fu l'unico scritto da Pasternak. Grazie al suo unico romanzo, Pasternak meritò il premio Nobel per la letteratura pochi anni prima della sua morte, che però non poté mai ritirare per l'opposizione del governo di Chruščёv. Nel 1965 dal romanzo fu tratto il film omonimo. Nota: Živago è la traslitterazione scientifica del nome russo, come compare anche sulla copertina del libro. Nell'italiano scritto si usa solitamente la trascrizione fonetica approssimata Zivago, forma con cui appare anche nel titolo di alcune locandine del film.
Il protagonista si chiama Jurij Andrèevič Živàgo, un medico che, dopo aver combattuto nella prima guerra mondiale, rientra a Mosca per salvare i suoi familiari dalla rivoluzione russa. Il protagonista si rifugia con la moglie e il figlio in un paesino sperduto sui Monti Urali. Qui rincontra Lara, una crocerossina impiegata nel suo stesso reparto ospedaliero: tra i due nasce un amore interrotto dalla cattura del dottore da parte dei partigiani russi. Dopo essere sfuggito ai partigiani, Zivago torna al paese dove ritrova Lara e viene a sapere che la moglie ed il figlio sono tornati a Mosca ed in seguito si sono trasferiti a Parigi. Prova con Lara a ritagliarsi un po' di normalità nei disagi dell'epoca ma sono costretti a separarsi e il dottore torna a Mosca dove passa gli ultimi anni della sua vita con Marina, la quale gli darà due figli.


Fonte: kobo store
 

Dory

Reef Member
Vai Isola, io tifo per Fermat!!
E anche per Kafka sulla spiaggia perché l'ho proposto io.
Però credo che con Murakami mi sa che ho sfondato una porta aperta perché tira parecchio. Vorrei tanto sapere perché, per ora è un mistero... :?
 

darida

Well-known member
La ballata di Iza - Magda Szabò
-da IBS-
Quando muore il marito Vince, un giudice che durante gli anni del fascismo ungherese aveva subito gravi torti, la vecchia signora Szocs si ritrova completamente sola nella modesta casa di famiglia nella campagna ungherese. È allora che la figlia Iza, una dottoressa di successo che vive sola nel rigore di Budapest, decide di portare la madre a vivere con sé. Ma nella nuova casa, perfetta e confortevole come vuole la posizione di Iza, la signora Szocs non si trova affatto a suo agio: tutto è troppo freddo e senza vita, proprio come Iza. E così, a poco a poco, la fragile donna si chiude in un mutismo impenetrabile, affievolendosi inesorabilmente fino al giorno in cui non decide di ritornare al suo villaggio per compiere un gesto inatteso e liberatorio.

"La porta" di questa stessa autrice mi è piaciuto ma non mi ha del tutto convinta...voglio vedere come va' con questo altro romanzo che comunque leggerò, se mi fate compagnia, meglio :D
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Votata solo una proposta oltre la mia... l'ho fatto perchè mi sono limitata a ciò che effettivamente leggerei, ma peccato... un mio voto e il meraviglioso Le onde (per ora) faceva un bel passo! :sbav:
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Ho votato solo la mia proposta, nonostante ci siano anche altri libri che vorrei leggere, perché il 6 parto e non so se e come potrei riuscire a incastrare tutte le letture, e non mi va di votare un libro per poi non partecipare.

Per sponsorizzare Le onde vi consiglio di leggere la recensione che ha scritto Ayu, qui sul forum, a me ha indotto quasi il bisogno di leggerlo :wink:

wow :oops:... non so essere solo lusingata o anche un po' preoccupata per il tuo giudizio a fine libro! :mrgreen:

ti aiuto e promuovo il libro in versione "breve" rispetto alla mia rece ;): il romanzo più sperimentale della Woolf, sia in termini di contenuto sia linguisticamente. Non esiste narratore (a parte i più o meno brevi intermezzi "lirici" che separano i capitoli), il romanzo è tutto un flusso di coscienza per bocca di sei amici, ognuno dei quali si riconosce per caratteristiche particolari. Temi principali: l'identità, l'individualità, la parola in quanto "storia", la vita, la morte e soprattutto l'incredibile "sensualità" di Virginia nell'esprimere il suo amore per la realtà. Impegnativo e bellissimo.
 
Stato
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