Max e il suo amico Riton hanno messo a colpo un furto milionario, rubando lingotti d'oro all'aeroporto di Orly. Angelo, un gangster emergente che non bada al codice d'onore della malavita, rapisce Riton per chiedere come riscatto i lingotti d'oro.
I film noir di Becker sono una spanna sopra tutti, anche quelli americani, prima di tutto per intensità registica, capace con pochi tratti di raccontare al di là del racconto, evitando così la prolissità e la poca chiarezza che spesso appesantiscono il genere. Poi la presenza di attori carismatici, in primis Jean Gabin, maestro di misura ed espressività fisica. La storia è bellissima, storia di amicizia e di accettazione del proprio declino fisico e "professionale" che però non lascia mai il passo ai valori, anche se a viverli è un gangster risoluto con il desiderio della pensione. Da vedere e da rivalutare.
I film noir di Becker sono una spanna sopra tutti, anche quelli americani, prima di tutto per intensità registica, capace con pochi tratti di raccontare al di là del racconto, evitando così la prolissità e la poca chiarezza che spesso appesantiscono il genere. Poi la presenza di attori carismatici, in primis Jean Gabin, maestro di misura ed espressività fisica. La storia è bellissima, storia di amicizia e di accettazione del proprio declino fisico e "professionale" che però non lascia mai il passo ai valori, anche se a viverli è un gangster risoluto con il desiderio della pensione. Da vedere e da rivalutare.