Amazon Kindle unlimited

Dallolio

New member
Sono contrarissimo... a distanza di anni io posso leggere la mia intera biografia scritta sui libri che ho comprato e letto, oppure che ho comprato e non letto, ma che comunque sono sul mio scaffale per una precisa ragione... riguardo ad esempio il mio manuale monumentale di Logica, il Copi Coehn, vedo le numerosissime sottolineature e mi ricordo quando mi ritirai da quell'esame perchè era troppo complesso per me, tuttavia lessi ugualmente quel testo per avere qualche informazione di base... scorro con gli occhi e vedo il Fu Mattia Pascal, letto prima da mia madre e poi dai miei fratelli, con le pagine staccate, riparato da me con dello scotch quando ero ragazzo... scorro ancora e vedo il mio manuale di storia della filosofia medioevale, letto con passione fino alla filosofia bizantina e poi abbandonato per sempre (senza offesa per gli studiosi di filosofia bizantina!). Cosa resterà di tutto ciò con una serie infinita di file, addirittura a scarico infinito, come se la mente di un uomo fosse in grado di leggere talmente tanti libri da non poterli comprare? Spesso si fa riferimento alla mancanza di spazio e alla necessità conseguente di tenere tanti libri in poco posto, ma è davvero un'esigenza reale? Io sono cresciuto in una famiglia di 5 persone, in una casa di 90 mq eppure avevamo una marea di libri, messi in doppia o tripla fila, sotto ai letti, nei cassetti...
Se quei 9 euro venissero impiegati nell'acquisto di libri usati se ne potrebbero comprare almeno 4 al mese, e questo numero è già superiore a quello che la maggioranza legge in un mese...
 
Condivido il tuo pensiero, voglio soltanto darti una piccola risposta in merito alla questione spazio... la cosa varia in base ai casi, io per esempio i miei libri li ho dovuti portar via da casa per far posto al mio archivio.


Comunque il problema del digitale esiste, già ora molti testi vengono reperiti medianti canali di pirateria informatica, se poi amazon per una cifra ridicola da accesso a tutti i libri possibili ed immaginabili allora è la volta buona che le librerie chiudono.


A mio avviso i siti come amazon dovrebbero essere pesantemente tassati, ho ancora visto gente che entra nei negozi, scansiona con il lettore barcode di amazon gli articoli e dopo averli visti/provati li acquistano su internet.
Amazon ed i siti simili danno la possibilità al consumatore di risparmiare qualche euro, ma per il mercato sono un cancro
 

Dallolio

New member
E' un ben rischio, però non credo si arriverà perfino alle chiusure delle librerie... nella mia zona il problema maggiore è invece il divorante aumento delle librerie in Franchising, che propongono sempre gli stessi libri... il discorso amazon e il discorso franchising potrebbero avere qualche correlazione?
 

apeschi

Well-known member
Io non mi scandalizzo e non mi indigno per nulla. E' il progresso, piaccia o non piaccia. E' il cloud. Poi non significa che si possa essere d'accordo o condividerlo.
Non vedo cosa ci sia da scandalizzarsi oggi visto che e' quanto sta ormai succedendo da anni nel nostro mondo. Sono gli effetti della globalizzazione, delle multinazionali. Ma se si cerca di fare critiche oggettive si viene etichettati per populisti, no global e compagnia bella.
Non penso che sia un problema nato oggi e non penso che la causa sia Amazon. Amazon ha questa opportunita' perche' le leggi glielo consentono e quindi fa bene ad approfittarne e se per me e' un vantaggio ben venga. Dove sta il problema?
Io ho superato ormai il mezzo secolo e mi ricordo che quando ero molto giovane andavo a comprare dal macellaio di fiducia che mi conosceva e mi dava la fettina di carne che volevo io, andavo dal panettiere che si alzava la notte faceva il pane con il sudore della fronte e mi dava il panino fresco ancora caldo e due panettieri diversi nella stessa via producevano pane artigianale diverso. Andavo dal sarto, dal calzolaio eccetera eccetera, compravo il latte fresco munto che andava bollito, il formaggio era fatto artigianalmente.
Oggi si compra si getta, si va al supermercato dove la carne e' preconfezionata, il latte e' pastorizzato in scatola, le scarpe rotte si butttano, i libri si comprano nelle grandi librerie eccetera.
Una volta si andava dal fruttivendolo, oggi si va da Eataly se si hanno i soldi o alla Lidl se se ne hanno pochi.
Quindi di cosa stiamo parlando? Ci stupiamo? Ci meravigliamo se la piccola libreria chiude? Ed il macellaio che ha chiuso? Il sarto che ha chiuso? Il droghiere che ha chiuso? Il formaggiaio che ha chiuso? Il barbiere che ha chiuso perche' ha aperto il megacentro in franchising?
Evitiamo di fare gli ipocriti per favore.
Non sto dicendo che sia meglio cosi', ma non penso che ci si debba scandalizzare come se venissimo da un mondo alieno o se fossimo rimasti addormentati per anni.
Del resto penso che ci siano lati positivi e lati negativi. Il problema e' che ci sono lati positivi, molto positivi, per pochi e lati negativi per molti, ma non penso che la causa sia Amazon. Non voglio difendere Amazon, ma io da utente che ha uno stipendio fisso ed immutabile da anni, se posso risparmaire comprando da Amazon lo faccio senza problemi, senza false ipocrisie, mi indigno se scopro che Amazon evade le tasse, ma purtroppo ci sono leggi che gli consentono di farlo, mi indigno quando la nostra principale industria automobilistica con il beneplacido delle leggi europee puo' abbandonare il nostro paese facendo produrre le automobili in paese meno costosi (e con meno regole e diritti), pagando meno tasse in Irlanda o in Olanda e poi rivende a noi le stesse automobili allo stesso prezzo.
Sembra sempre che nessuno si accorga dei problemi fino a quando toccano il loro settore. E' la globalizzazione, l'economia mondiale attuale che ha preso questa piega, piaccia e non piaccia, e tutti quanti si adeguano.
Fino a quando condividiamo questo modo di vivere, compriamo cio' che pubblicizza la televisione, ci vestiamo di abiti griffati, compriamo il libro di moda perche' se ne parla sotto l'ombrellone, andiamo negli outlet a fare la coda, facciamo la coda nei supermercati, spendiamo e spandiamo, ci abboniamo a sky calcio, compriamo iphone o ipad ultimo modello anche se non ci serve eccetera non vedo perche' poi ci si debba stupire se Amazon o altre aziende ci danno nuovi servizi. E chi non compra i libri e li legge in libreria? Fa fallire le librerie? E chi ascolta musica alla radio fa fallire le case discografiche? Tanto le tasse ce le fanno gia' pagare sui supporti di memorizzazione vari.
Io eviterei un po' di ipocrisia.
 

ila78

Well-known member
Quoto apeschi al 1000%.

L'editoria non muore perché c'è Amazon, muore perché un libro appena uscito con copertina rigida supera i 20 Euro e l'ebook dello stesso libro costa 9.99 (per un file???? Sono fuori di cranio....).
Da consumatrice posso dire che Amazon è indiscutibilmente il miglior sito per comprare libri-film e musica attualmente presente in Italia, quello con le offerte più interessanti e il servizio di spedizione e assistenza clienti più efficiente, il kindle è il miglior lettore e reader presente sul mercato, quindi, invece di gridare ad Amazon come alla "peste" che ucciderà l'editoria, i concorrenti potrebbero lavorare per essere competitivi e migliorare il servizio.
Per quanto riguarda il povero libraio che chiude mi riaggancio a quello che ha detto apeschi: nessuno parla mai dei piccoli rivenditori di elettrodomestici a cui portavi il ferro da stiro rotto e te lo riparavano, quanti ne sono sopravvissuti con l'avvento di MediaWorld e company? Nessuno, perché MediaWorld se gli porti il ferro da stiro rotto ti dice che non è riparabile (senza nemmeno guardarlo) e ti invita gentilmente ad accomodarti al reparto ferri da stiro in cui sono esposti mille mila modelli più tecnologici del tuo, che all'improvviso ti sembra DAVVERO brutto e obsoleto, e finisce che esci con una stirella ultimo modello nuova di pacca e l'altro va a finire in discarica. :boh:
 
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