Hitchens, Christopher - Dio non è Grande

duardo

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Ciao amici:) il sottotitolo del libro recita: come la religione avvelena ogni cosa; e produce argomentazioni interessanti che toccano il quotidiano ed un po' di storia trascora e presente: guerre cristiane, guerre islamiche, guerre fratricide... E' interessante, da leggere. Ve lo racconterò un po' alla volta, se non vi annoierete e... se non mi annoio. ciao eduardo:) :oops: [/b]
 
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duardo

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HITCHENS CHRISTOPHER "DIO NON E' GRANDE"

"Una settimana prima dei fatti dell'11 settembre 2001, partecipavo a una tavola rotonda con Dennis Prager, uno dei più famosi conduttori di rubriche religiose televisive negli Stati Uniti. Mi sfidò pubblicamente a rispondere a quella che chiamò "una semplice domanda a risposta sì/no", e io mi dichiarai molto felice di farlo. Benissimo, disse. Dovevo immaginare di trovarmi in una città sconosciuta mentre scendeva la sera. Un folto gruppo di uomini mi si avvicinava. Allora, mi sarei sentito più o meno sicuro se avessi saputo che avevano appena lasciato un incontro di preghiera? Come il lettore può ben capire, non è una domanda cui si possa dare una risposta si/no. Avrei, tuttavia, potuto rispondere, se il luogo non fosse stato indefinito. "Per restare alla lettera "B", ho effettivamente fatto questa esperienza a Belfast, Beirut, Bombay, Belgrado, Betlemme e Baghdad. In ciascun caso, posso dire senza titubanze - e posso fornire le mie ragioni - che mi sarei sentito immediatamente minacciato se avessi pensato che il gruppo che mi si avvicinava nel crepuscolo veniva da una cerimonia religiosa". (Citato dal libro in oggetto p.17/18
 

bludemon

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ciao e benvenuto... penso ke ormai sia chiaro a molti ke qualsiasi culto religioso nn è ke una grande setta lei stessa... solo soportata e resa pubblica... le religioni uccidono... dividono popoli... io sono cristiano credente ma nn pratiante... nn penso ke un prete col panciotto.. possa parlare a dio o qualunque cosa sia.. ( se cè poi.. ) meglio ke me stesso direttamente...
 

duardo

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HITCHENS CHRISTOPHER "DIO NON E' GRANDE"

"Probabilmente, la più nota citazione erronea dei tempi moderni - certamente la più nota su tale argomento - è che Marx abbia liquidato la religione come "oppio dei popoli". All'opposto, questo figlio di stirpe rabbinica prese la fede molto sul serio e scrisse quanto segue nel suo saggio Per la critica della filosofia del diritto di Hegel:
La miseria religiosa è insieme l'espressione della miseria reale e la protesta contro la miseria reale. La religione è il sospiro della creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, così come è lo spirito di una condizione senza spirito. Essa è l'oppio del popolo.
Eliminare la religione in quanto illusoria felicità del popolo vuol dire esigerne la felicità reale. L'esigenza di abbandonare le illusioni sulla sua condizione è l'esigenza di abbandonare una condizione che ha bisogno di illusioni. La critica della religione, dunque, è, in germe, la critica della valle di lacrime, di cui la religione è l'aureola.
La critica ha strappato dalla catena i fiori immaginari, non perchè l'uomo porti la catena spoglia e sconfortante, ma affinché egli getti via la catena e colga i fiori vivi.
Dunque, la celebre citazione erronea non è tanto una "citazione erronea" quanto il rozzo tentativo di distorcere il processo filosofico contro la religione. Coloro che credono un ciò che preti, rabbini, e imam dicono circa i non credenti e come essi la pensano, andando avanti nel libro si imbatteranno in altre sorprese del genere. Cominceranno forse a diffidare di ciò che viene loro detto, o a non accettarlo "per fede", il che è per l'appunto il nodo da cui cominciare. (Dal testo citato in oggetto p.11).

E perchè non citare il carissimo LUCREZIO del De Rerum natura: "Tantum religio potuit suadere malorum"?
 

evelin

Charmed Member
è l’uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l’uomo.

Non annoiarti a scrivere e' molto interessante...
 

Emanuela

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Dunque, la celebre citazione erronea non è tanto una "citazione erronea" quanto il rozzo tentativo di distorcere il processo filosofico contro la religione. Coloro che credono un ciò che preti, rabbini, e imam dicono circa i non credenti e come essi la pensano, andando avanti nel libro si imbatteranno in altre sorprese del genere. Cominceranno forse a diffidare di ciò che viene loro detto, o a non accettarlo "per fede", il che è per l'appunto il nodo da cui cominciare

Uhm... Non mi è chiarissimo... ma sottoscrivo il commento di Evelin
 

bludemon

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uhmm cmq religione rimane sempre una parola grossa... mah... rimango dell'idea ke ognuno porta acqua al suo mulino... uhmmm gli unici ke possono farmi pensare a qualkosa di buono sono i missionari ke prendono e vanno in paesi sottosviluppati e aiutano la gente... e per me nn nel nome di dio ma del buon cuore.. il nostro
 

duardo

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HITCHENS CHRISTOPHER "DIO NON E' GRANDE"

"Un particolare sottogenere della letteratura moderna sono le memorie di uomini e donne che hanno ricevuto un'educazione religiosa. Il mondo moderno è ormai sufficientemente laico da permettere ad alcuni di costoro di scherzare su quanto hanno subito e su ciò in cui avrebbero dovuto credete. Comunque, questi libri sono stati scritti di solito da persone abbastanza forti da sopravvivere all'esperienza. Non abbiamo modo di quantificare il danno prodotto dall'aver detto a decine di milioni di bambini che la masturbazione li avrebbe resi ciechi o che i pensieri impuri li avrebbero condotti dritto filato a un'eternità di tormenti, o che i seguaci di altre fedi, inclusi membri delle loro stesse famiglie, sarebbero finiti nel fuoco, o che i baci potevano provocare malattie veneree. E neppure possiamo sperare di quantificare il danno fatto da tanti istruttori che ficcavano a forza nelle teste simili menzogne e le accompagnavano con frustate, violenze e umiliazioni pubbliche. Alcuni di coloro che "riposano in tombe neglette" possano aver contribuito all'affermarsi del bene nel mondo, ma coloro che hanno predicato l'odio, la paura e la colpa, rovinando infinite infanzie, dovrebbero ringraziare perché l'inferno che avevano minacciosamente bandito era solo una delle loro tante falsificazioni e nessuno ha poturo mandarveli a marcire" (dal libro in oggetto pag. 54)
 

Monifla

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Uhm... Non mi è chiarissimo... ma sottoscrivo il commento di Evelin

"Dunque, la celebre citazione erronea non è tanto una "citazione erronea" quanto il rozzo tentativo di distorcere il processo filosofico contro la religione. Coloro che credono un ciò che preti, rabbini, e imam dicono circa i non credenti e come essi la pensano, andando avanti nel libro si imbatteranno in altre sorprese del genere. Cominceranno forse a diffidare di ciò che viene loro detto, o a non accettarlo "per fede", il che è per l'appunto il nodo da cui cominciare"

Intende dire che Marx non si sbagliò quando disse che la religione è l'oppio dei popoli. Tale citazione fu dichiarata erronea per tentare di distorcere il pensiero dei filosofi che erano contro la religione. Coloro che credono nelle parole degli esponenti religiosi contro i non credenti potrebbero diffidare del libro o non accettarlo per fede, e questo è, appunto, il primo scalino da superare.
Spero di aver dissipato il tuo dubbio ;)
Adoro Hitchens :p
 
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