Kesey, Ken - Qualcuno volò sul nido del cuculo

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Miss Ratched governa con pugno di ferro e un soave sorriso il suo reparto, in un ospedale psichiatrico dell'Oregon. All'improvviso arriva McMurphy, un irlandese cocciuto, spavaldo, allegro e ribelle. Fra lui e la Grande Infermiera inizia subito un duello all'ultimo sangue. McMurphy risveglia gli altri pazienti ormai svuotati e avviliti dalle "terapie" e riesce a portare una ventata di umanità e calore. Da questo romanzo è stato tratto l'omonimo film di Milos Forman interpretato da Jack Nicholson, Will Sampson e Danny De Vito.


Decisamente meglio il film. Mentre leggevo mi figuravo Jack Nicholson, era più forte di me. Non mi hanno fatto impazzire sinceramente le digressioni della voce narrante, l’indiano “watusso”, sul suo background socio-familiare, così come le continue allucinazioni di cui soffre all’interno della clinica. Ho trovato queste parti un po’ impalpabili e tutt’altro che godibili. La delusione è stata il finale: non posso ovviamente svelarlo, ma nel film la scena clou ha un impatto che qui assolutamente non ha. Sufficiente, niente di eccezionale, passare direttamente a guardare il film.
 

Dory

Reef Member
Prima di leggere il libro non avevo guardato se fosse già presente qui in piccola biblioteca. Ero certa, non so su quali basi, che non ci fosse.
Grazie Germano che mi hai risparmiato di doverlo recensire per prima, non mi piace dover inserire per prima in piccola biblioteca libri che non mi hanno entusiasmato, forse perché sento una specie di responsabilità nei confronti dell'autore, mi sembra di fargli un torto (scaglie dure, ma cuore tenero :mrgreen:).

Allora chiedo perdono a Ken Kesey, che ha trattato un tema spinoso e delicato al contempo, ma il suo libro purtroppo non mi ha coinvolto tanto quanto il film, che invece è uno dei miei preferiti.
Condivido tutto quanto detto da Germano. La scrittura di Kesey è un po' scialba, piatta, non smuove l'animo dalle fondamenta, non commuove, non ha l'impatto prepotente, rivoluzionario che dovrebbe avere. Eppure, nonostante questo, pare sia uno dei romanzi americani più vietato e contestato (come libro diseducativo per i giovani). Wikipedia inglese riporta un caso anche nel 2000, in una città della California dove dei genitori hanno reclamato contro la scelta di questo libro da parte di alcuni insegnanti.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Vintery, mintery, cutery, corn,
Apple seed and apple thorn,
Wire, briar, limber lock
Three geese in a flock
One flew East
One flew West
And one flew over the cuckoo's nest

A me è piaciuto. Grande Capo, con le sue allucinazioni e la sua schizofrenia... una voce narrante affascinante!
Mi interessava molto come alla fine degli anni '50 le istituzioni gestivano, con l'ausilio degli ospedali psichiatrici, i pazienti con vari problemi mentali, utilizzando pratiche il cui risultato e la cui riuscita poteva portare addirittura alla morte cerebrale.
L'elettroshock e la lobotomia sono stati usati e abusati fino a tempi relativamente recenti. Credo fino ai primi anni '70 addirittura! :paura:

Il romanzo voleva essere una critica a questi animaleschi trattamenti e Ken Kesey lo scrisse in un periodo in cui la lotta e il movimento per i diritti civili erano fra i maggiori e più importanti argomenti di discussione tra le più importanti personalità dell'epoca.
Oltretutto, le misure mediche adottate dalle varie cliniche degli Stati Uniti coincisero con gli esperimenti della CIA il cui programma (illegale) consisteva nel testare droghe allucinogene come l'LSD, la mescalina e altri potenti farmaci atte a manipolare lo stato mentale di soggetti umani. :??

Sarà perché io sono sempre stato attratto da romanzi di questo genere e interessato a comprendere i risvolti che hanno portato le varie istituzioni a stilare programmi, oggi ritenuti ovviamente brutali, inadeguati e fortunatamente sorpassati, che consideravano e ritenevano quasi nullo il rispetto per il paziente, che ho cercato spesso di leggere di argomenti simili.
Un altro romanzo interessante, scritto per uno scopo simile potrebbe essere forse "Arancia all'orologeria" (credo sia la traduzione italiana) di Anthony Burgess, dove la violenza della punizione supera quella del crimine.

PS: curiosa, nell'epoca Vittoriana, la prescrizione per le donne del massaggio genitale per la cura dell'isteria e l'utilizzo di vibratori elettrici per curare o alleviare la febbre, i dolori muscolari, la tachicardia e gli arrossamenti. D'altronde tutt'oggi è dimostrato come l'orgasmo genera molti benefici sia a uomini che a donne :mrgreen:.
 

Dory

Reef Member
Arancia meccanica. Non ho avuto mai il coraggio di guardare il film, ma forse potrei riuscire a leggere il libro.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Arancia meccanica. Non ho avuto mai il coraggio di guardare il film, ma forse potrei riuscire a leggere il libro.
Sono entrambi molto belli, a mio parere. Ma a me piace quasi tutto di Anthony Burgess. Adoro il suo "Gli strumenti delle tenebre"! Anzi, fra non molto mi leggerò "L'uomo di Nazareth" mi sa... È uno dei miei prossimi. :wink:
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Abbandonato a pagina 2. Illeggibile.
Io, personalmente, ho trovato illeggibili altri titoli considerati da molti dei capolavori. Burgess è famoso anche per i suoi neologismi. In quel romanzo, quando ti abitui ai termini che usa al posto delle parole più comuni, riesci ad apprezzarne il lavoro e la ricerca che l'autore ha svolto sulla violenza e sui comportamenti criminali e come "combatterli". Vedi la "terapia dell'avversione" (la cura Ludovico mi sembra che fosse...:?).
Peccato che non l'hai letto proprio, Germano. Mi sarebbe piaciuto leggere le tue considerazioni finali. Anche perché poi il romanzo cambia molto nella seconda e terza parte, che sono quelle più interessanti.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Quando leggo, CoCo, non voglio dovermi scervellare. La lettura (posso leggere solo al parco mezz'ora col cane) dev'essere un momento di relax, sia mentale che fisico. Non voglio essere costretto a rileggere le frasi due volte. E' proprio un libro che non fa per me. Mi irrita il sistema nervoso, non provo piacere mentre lo leggo e VOGLIO, in quella mezz'ora, provare piacere intellettuale.

:)
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Quando leggo, CoCo, non voglio dovermi scervellare. La lettura (posso leggere solo al parco mezz'ora col cane) dev'essere un momento di relax, sia mentale che fisico. Non voglio essere costretto a rileggere le frasi due volte. E' proprio un libro che non fa per me. Mi irrita il sistema nervoso, non provo piacere mentre lo leggo e VOGLIO, in quella mezz'ora, provare piacere intellettuale.

:)
Capisco, e hai ragione. Lo stesso vale per me. :wink:
 
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