Giles Corey
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Questo mio primo 3d è incentrato su uno dei miei autori preferiti: Thomas Pynchon, uno scrittore enigmatico e labirintico, ermetico, misterioso.
Inizialmente è davvero difficile addentrarsi nella sua narrativa (io sono partito dal suo libro più complesso, L'Arcobaleno della Gravità, che sto finendo di leggere), ma una volta preso il tempo giusto, è possibile apprezzarlo come grande narratore, naturale, sarcastico, ma anche tragico.
Scrittore nascosto, rasente la fobia sociale, si fa conoscere solo con i suoi romanzi: tra i migliori L'arcobaleno della gravità, il suo magnum opus; L'incanto del lotto 49, breve, una storia di cospirazioni e lotte secolari all'ombra dell'america degli anni '50; Mason & Dixon, un romanzo di frontiera; Contro il Giorno, la sua opera più estrema e lunga.
La confusione è totale in Thomas Pynchon, tra centinaia di comparse, eventi, pensieri, nozioni enciclopediche tra le più disparate...
La sua letteratura si configura come un grande specchio, che riflette il mondo contemporaneo e postmoderno: l'incapacità di trovare una Verità, frantumata e mai più ricomponibile; la violenza della guerra e della tecnologia; la sessualità che si spinge ai limiti imposti dalla natura; l'opera di redenzione dei Preteriti, gli abbandonati, gli ultimi, che colonizzano il deserto e le periferie delle grandi città industriali, un'opera creativa e rigeneratrice, ma sempre frustrata dalla violenza dei poteri forti.
Questi alcuni dei temi fondamentali, ma ciò che lo distingue da altri postmoderni come DeLillo e Foster Wallace è proprio la fluidità del suo discorso, la capacità analogica che gli permette di connettere la psicologia pavloviana e la dinamica interna delle bombe V2, con una naturalezza che non è mai forzatura.
Don DeLillo è scarno, piatto, "monotono". Pynchon è costantemente in vita, si distrugge, e si ricrea di continuo, una rivoluzione permanente, uno scoppiettante delirio che alla fine non insegna nulla di nuovo, perchè piuttosto vuole mostrare il mondo: un'opera dantesca, dove l'uomo può ritrovare se stesso, nel caos del mondo.
Avete mai letto qualcosa di suo?
Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni.
Un saluto
Inizialmente è davvero difficile addentrarsi nella sua narrativa (io sono partito dal suo libro più complesso, L'Arcobaleno della Gravità, che sto finendo di leggere), ma una volta preso il tempo giusto, è possibile apprezzarlo come grande narratore, naturale, sarcastico, ma anche tragico.
Scrittore nascosto, rasente la fobia sociale, si fa conoscere solo con i suoi romanzi: tra i migliori L'arcobaleno della gravità, il suo magnum opus; L'incanto del lotto 49, breve, una storia di cospirazioni e lotte secolari all'ombra dell'america degli anni '50; Mason & Dixon, un romanzo di frontiera; Contro il Giorno, la sua opera più estrema e lunga.
La confusione è totale in Thomas Pynchon, tra centinaia di comparse, eventi, pensieri, nozioni enciclopediche tra le più disparate...
La sua letteratura si configura come un grande specchio, che riflette il mondo contemporaneo e postmoderno: l'incapacità di trovare una Verità, frantumata e mai più ricomponibile; la violenza della guerra e della tecnologia; la sessualità che si spinge ai limiti imposti dalla natura; l'opera di redenzione dei Preteriti, gli abbandonati, gli ultimi, che colonizzano il deserto e le periferie delle grandi città industriali, un'opera creativa e rigeneratrice, ma sempre frustrata dalla violenza dei poteri forti.
Questi alcuni dei temi fondamentali, ma ciò che lo distingue da altri postmoderni come DeLillo e Foster Wallace è proprio la fluidità del suo discorso, la capacità analogica che gli permette di connettere la psicologia pavloviana e la dinamica interna delle bombe V2, con una naturalezza che non è mai forzatura.
Don DeLillo è scarno, piatto, "monotono". Pynchon è costantemente in vita, si distrugge, e si ricrea di continuo, una rivoluzione permanente, uno scoppiettante delirio che alla fine non insegna nulla di nuovo, perchè piuttosto vuole mostrare il mondo: un'opera dantesca, dove l'uomo può ritrovare se stesso, nel caos del mondo.
Avete mai letto qualcosa di suo?
Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni.
Un saluto
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