A Primo Spaggiari, industriale caseario della Bassa Padana, si chiede, per il riscatto del figlio sequestrato da un gruppo di terroristi, un miliardo; quando il figlio viene dato per morto, Spaggiari escogita un piano truffaldino e utopistico per salvare il caseificio sull'orlo del fallimento. (IlMorandini)
Ugo Tognazzi è lo straordinario protagonista di questo film onirico e psicologico, pieno di riferimenti al rapporto complesso figlio-genitore. Siamo negli anni del terrorismo e il rapimento appare come un alibi per realizzare un film sul difficile rapporto generazionale ma tutto giocato sul non detto e sulle sfumature che esso lascia, dubbi e incertezze. Protagonista è anche la campagna parmigiana, tra neve e nebbia, che sembra rendere ancor più distanti e indefiniti i protagonisti. Un film ancor oggi di interessante lettura.
Ugo Tognazzi è lo straordinario protagonista di questo film onirico e psicologico, pieno di riferimenti al rapporto complesso figlio-genitore. Siamo negli anni del terrorismo e il rapimento appare come un alibi per realizzare un film sul difficile rapporto generazionale ma tutto giocato sul non detto e sulle sfumature che esso lascia, dubbi e incertezze. Protagonista è anche la campagna parmigiana, tra neve e nebbia, che sembra rendere ancor più distanti e indefiniti i protagonisti. Un film ancor oggi di interessante lettura.