Cinematografari di tutto il mondo unitevi

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Sono in partenza per il fine settimana e cosa c'è di meglio che aprire una discussione su una delle grandi passioni che ci accomuna?

E' una discussione generalista per parlare di cinema, di film non visti, di film visti, di amori e odi, di chi sta dietro la macchina da presa e di chi ci sta davanti ma anche chi ci sta in parte. Di chi scrive e di chi legge ma soprattutto di chi guarda.

Al mio ritorno domenica sera spero di vedervi qui numerosi, io invito tutti alla prima visione :)

Io spezzo spezzo la mia prima lancia, e come me innumerevoli, per la magia dei film di Sergio Leone, sto rivedendo Per un pugno di dollari e solo l'ingresso in città di Clint mi emoziona, così come mi emoziona Gary Cooper tutto solo in Mezzogiorno di fuoco. L'essere soli con il proprio coraggio e la propria determinazione di fronte all'ingiustizia e combatterla senza paura e alla luce del sole mi fa ancora credere palpitare il cuore ogni volta che vedo queste scene e mi identifico fortemente. Solo il cinema può regalarti questo.
 

Brandy Alexander

New member
Sono felice che la discussione inizi con il western, uno dei miei generi preferiti.
E poi, se la prima immagine proposta ha come protagonista Clint Eastwood... beh allora comincio volentieri parlando di lui.
Nel 1992 diresse il capolavoro "Gli Spietati" e, nei titoli di coda, compare la scritta commovente :"Dedicated to Sergio and Don", i due registi dai quali Eastwood ha imparato il mestiere. Sergio Leone e Don Siegel sono stati dei grandi nella storia del cinema, ma Clint Eastwood nella sua carriera da regista non è stato da meno, ed è oggi uno dei migliori in attività. Il regista più "classico" del cinema hollywoodiano attuale. Ha affrontato infatti molti generi come ad esempio Haward Hawks, Raul Walsh, e i grandissimi del periodo d'oro. Ogni uscita di un suo film è per me un evento che attendo con piacevole ansia.
Restando nel western, ne ha interpretati molti, ma ne ha anche diretti due indimenticabili: "Lo straniero senza nome" e "Gli spietati". Il primo più legato al cinema di Leone, il secondo - capolavoro assoluto - riprende i lati più affascinanti e malinconici del western crepuscolare americano. "Gli spietati" si avvale inoltre di un cast eccezionale dove, oltre a Morgan Freeman, spicca un meraviglioso Gene Hackman (che, secondo me, rispetto a tanti altri attori più famosi di lui come i vari De Niro, Al Pacino, Dustin Hoffman, rappresenta un aspetto più grezzo e concreto del cinema anni '70, un attore che ingiustamente viene spesso escluso da quella cerchia di attori più esibiti e premiati che vengono considerati i simboli di quel periodo) nella parte del cattivissimo Little Bill. Nel 1992, per poco, il western è tornato grande. Grazie Clint.
 
G

Gabriel

Guest
se anche oggi i film di serie b fossero come gli esordi saremmo a cavallo (con Clint)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
cito Il grinta dei fratelli Coen che è un film di genere recente che mi era molto piaciuto
 

Brandy Alexander

New member
I fratelli Coen sono fra i più grandi cineasti in attività ad Hollywood. Il grinta era un progetto che coltivavano da tempo. Il cast è perfetto. Non solo la giovane e sorprendente Hailee Steinfeld che si è portata a casa l'Oscar... ma anche Josh Brolin (che dopo il grande Llewelyn di Non è un paese per vecchi è tornato in un altro bel ruolo con i Coen, e spero che la collaborazione continui...), e un come sempre ottimo Matt Damon. Poi, lo sappiamo, ogni ammiratore dei fratelli Coen - me compreso - stava aspettando ansioso il ritorno di Jeff Bridges dopo il "Dude" de Il grande Lebowski, e di certo non sarà stato deluso da questo personaggio malinconico e decadente. Il grinta si colloca cronologicamente fra due altri splendidi film. Il surreale e onirico A serious man, che considero uno dei più bei film dei Coen, e Inside Llewyn Davis, film stupendo uscito l'anno scorso che consiglio a tutti, se possibile in lingua originale con sottotitoli, dato che si tratta di un film con numerose scene musicali che creerebbero un effetto di straniante contrasto con le parti doppiate.
I Coen sono sempre un'ottimo motivo per andare al cinema.
(sto aspettando l'uscita dell'esordio alla regia di Angelina Jolie con il film Unbroken, nelle sale americane a Natale, visto che la sceneggiatura è stata scritta proprio dai Coen...)
 

Brandy Alexander

New member
Credo che il film che ho amato di più dei Coen sia stato Burn after reading fantastico! TUNZZZ

Nel buio del cinema cerco sempre di mantenere un po' di contegno, ma durante Burn after reading in un paio di scene stavo morendo dalle risate.
Brad Pitt in questo film ha dimostrato di essere più che adatto alla commedia (come diceva Monicelli, un attore comico è in ogni caso un buon attore drammatico, ma non è sempre vero il contrario), cosa che confermerà con il Inglorious Bastards...
E anche George Clooney dopo Fratello dove sei? e Intolerable cruelty (che , secondo me, oltre a essere il più costoso è anche il meno riuscito film dei Coen) ha offerto un'altra grande interpretazione, questa volta in un ruolo secondario.
C'è John Malkovich poi... e come dimenticarlo nei panni di Osbourne Cox? E indimenticabili sono quelle assurde conversazioni telefoniche con Brad Pitt...
E' presente nel film anche la sempre grande Frances McDormand, moglie di Joel Coen da tempi non sospetti (quest'anno festeggiano i 30 anni di matrimonio!), che nel corso del tempo ci ha regalato interpretazioni stupende: dal primo film del marito Blood simple, passando per Fargo (che le valse un meritatissimo Oscar come migliore attrice protagonista) e il bellissimo ruolo ritagliatole su misura in L'uomo che non c'era, fino a questo divertentissimo Burn after reading.
Una citazione speciale per un'altra interprete di questo film, la glaciale Tilda Swinton, attrice "cult" che ammiro molto. Dico "cult" perché, come le grandi attrici del passato, riesce a dare un tocco personale nei film che interpreta, specialmente nei ruoli di contorno, senza inutili e fastidiosi esibizionismi "da attrice". Semplicemente la sua presenza aggiunge qualcosa.
Nel complesso Burn after reading non rientra secondo me fra i capolavori dei Coen, ma è senz'altro una delle commedie più riuscite e divertenti degli ultimi anni, un film imperdibile per chi ama il cinema che viaggia a ritmo altissimo e non scade mai nella volgarità, anche nei momenti usualmente considerati osceni.
 
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