Loureiro, Manel - Apocalisse Z

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Ha trent’anni. È un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia, in Spagna. Come tutti, apprende la notizia dalla televisione: in una piccola repubblica del Caucaso, un gruppo di guerriglieri ha preso d’assalto una base militare russa. Un «normale» atto terroristico in una delle zone più turbolente e instabili del pianeta? Così sembra.
Ben presto, però, s’insinua il sospetto che sia successo qualcosa di più grave. Qualcosa che non può essere controllato. Un’esplosione atomica? Un virus? Tra lo sconcerto generale, la Russia annuncia la chiusura delle proprie frontiere e, nel giro di pochi giorni, tutti i Paesi dell’Unione Europea fanno lo stesso. Poi intere città vengono isolate e messe in quarantena. Poi entra in vigore la legge marziale.
Ma è tutto inutile.
Ormai niente è più come prima. Non c’è elettricità, manca l’acqua potabile, la benzina è finita, gli scaffali dei negozi sono vuoti. Nessun uomo gira per le strade.
Perché chi lo fa non è più un uomo.
È diventato uno zombie.
Ha trent’anni. È un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia, in Spagna. E forse è l’unico sopravvissuto all’Apocalisse Z…


Era da tempo che volevo leggere qualcos'altro del genere zombie, dopo la delusione del romanzo che ha ispirato la serie TV The Walking dead. Ebbene, per la prima volta fidarmi delle recensioni online ha pagato, le critiche positive che questo romanzo ha raccolto e continua a raccogliere (è del 2010) sono giustificate e condivisibili. La scrittura è semplice e lineare, non siamo di fronte a un capolavoro di alta letteratura ma a un libro di puro intrattenimento che assolve appieno il suo compito: coinvolgere il lettore. Mi è piaciuto lo stile scarno, dritto al punto per rendere visiva la scena e calare il lettore nel vivo dell'azione, accelerando nei punti di maggior climax (su tutti, il momento in cui si chiudono nel soppalco, la strizza trasudava dalle pagine).
Nel complesso un romanzo che stra-consiglio per una lettura di evasione da inframmezzare a quelle più impegnate. Unico appunto? Forse l'indulgenza allo splatter in molte descrizioni, ma mi rendo conto che in un libro del genere sia quasi inevitabile.
Voto 4,5/5
 

smemorina

New member
(spoiler). ho apprezzato la tensione che Loureiro è riuscito a creare, soprattutto nella prima parte.
da metà in poi le cose si sono fatte ripetitive (auto, incidente, scontro, salvezza) personalmente questi esseri (notato che non li chiama mai zombie??!) avrei voluto "vederli" da vicino e studiarli.
ho apprezzato l'umanità del protagonista che si trascina dietro il gatto come se fosse il suo migliore amico e che rischia la vita per salvarlo (king non si fa problemi a far fuori co-protagonisti, animaletti da compagnia, passanti...
però non posso far a meno di notare che loureiro non ha inventato niente di nuovo.
lo promuovo, ma non a pieni voti (3 su 5), decisissima a trovare i seguiti perchè sono troppo curiosa
 

ila78

Well-known member
ATTENZIONE SPOILER

Un bel libro, nonostante gli schemi siano tutti già visti riesce comunque a sorprendere e a mettere attimi di pura "strizza adrenalinica", terribili e claustrofobiche le parti finali all'interno dell'ospedale in rovina (i bambini -non morti al di là del vetro della pediatria.....brrrrr......).
Anch'io ho notato che a differenza di King i "comprimari" buoni non hanno la tendenza a fare una pessima fine, quando Lucullo si è perso nell'ospedale ho pensato "Ciao Ciao micio" e ho dato dello scemo a Manuel -Josè che si intestardiva ad andarlo a cercare.
Lo stile del racconto sottoforma di diario contribuisce, secondo me, ad aumentare la suspence senza creare fastisiose anticipazioni, anzi l'autore astutamente ti fa "assaggiare" quello che succederà dopo e poi "torna indietro".
Unico neo: il finale "aperto" tipico della trilogia. Dovrò provvedere a leggere al più presto il seguito.
Lettura consigliata per un piacevole momento di evasione "brividoso".
 

darida

Well-known member
mi è piaciuto, ho trovato quel che cercavo da una lettura "d'evasione" :wink:
inquietudine (strizza) e interesse nonostante il tema sia ampiamente sfruttato.bella l'idea del blog-diario. una scrittura veloce e scorrevole che incuriosisce, con qualche immagine bella brividosa. ridonda un po' lo splatter, ma del resto la situazione lo impone :)
 
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