Mazursky, Paul - Mosca a New York

elisa

Motherator
Membro dello Staff
A Mosca vive Vladimir, sassofonista in un Circo, che durante una tournée a New York chiede asilo politico perché sogna una vita diversa.

Siamo in piena Guerra fredda ed il regista vuole rappresentare le differenze di vita tra i due paesi, piuttosto stereotipato e condizionato da una visione forse un pò semplicistica delle differenze tra i due paesi, rimane comunque un tentativo di parlare della dittatura sovietica in forma di commedia e raccontarla ad una America che dovrebbe aprirsi all'accoglienza dei dissidenti politici ma anche degli ebrei che volevano emigrare in Israele o di semplici cittadini che desideravano più libertà ma soprattutto di far parte di quel sogno americano dove tutto è possibile. Mazursky e Williams sono morti tutti e due recentemente, rimane comunque un'opera da prendere in considerazione, anche se non del tutto riuscita.
 

Athana Lindia

Πάντα ρει
Il film che ho visto io era sprovvisto di sottotitoli e in tal modo si fa a fatica a seguire la trama, considerando che per la prima mezz'ora gli attori parlano unicamente in russo. Robin imparò a suonare il sassofono espressamente per il film e a parlare e scrivere il russo in un corso accelerato di un mese.
Come già detto nel cineforum estemporaneo, è un film da guardare in lingua originale, altrimenti si perde tutta la bellezza della parlata tipica dell'immigrato. E' uno dei primissimi film da attore protagonista per Robin e lo si può vedere in alcuni tratti ancora impacciato, ma già con alcune sue tipiche espressioni così ricorrenti nei film successivi.
 
G

giovaneholden

Guest
Un film molto delicato,scritto in punta di penna da un regista che anche lui ci ha lasciato da poco,forse non conosciuto come dovrebbe. Consiglio il suo bellissimo film di esordio Bob & Ted & Carol & Alice,il delizioso Harry e Tonto,il grandissimo Nemici,una storia d'amore,tratto da un eccellente romanzo di Isaac Bashevis Singer.
 
Alto