bouvard
Well-known member
Ho pensato di postare anche qui il gioco pubblicato nel Giornalino, così se qualcuno vuole può provare a dare le soluzioni
Si potrebbe fare lo stesso anche con il book-game di Harry-Haller ovviamente in caso di risposta sbagliata, potete riprovare e riprovare e riprovare e ... ma tanto lo so che dei topi di biblioteca come voi indovineranno subito :ad:
Indovinate quanti e quali titoli di libri si nascondono in questo racconto:
Un uomo, una donna, un bambino camminavano a piedi nudi lungo la strada polverosa, ormai da settimane, notte e giorno senza sosta, con una tale foga che la donna - il seno che si alza e abbassa affannosamente - appare ormai una donna spezzata per quella fuga senza fine.
La luna è tramontata alle loro spalle ed è scesa la notte, il buio oltre la siepe nasconde ogni cosa al loro sguardo, sembra quasi che si possa contenere tutto l’universo in un guscio di noce, solo si percepiscono l’odore del fieno appena tagliato e le rane gracidanti in lontananza. Il bambino, al culmine della disperazione, cerca con indignazione di afferrare una manciata di more oltre il muro, ma resta a mani vuote. In quel silenzio assoluto le voci della sera sono la musica che accompagna i tre impostori, o presunti tali, quasi una ninna-nanna che ripete loro “tutto è bene quel che finisce bene”. Se solo fosse vero quel sussurro. Purtroppo, invece, a cambiare la storia, il corso della vita, di povera gente come quella, in alcuni momenti fatali, bastano piccoli equivoci senza importanza, allora all’improvviso il mondo diventa per loro un covo di vipere, o peggio ancora una trappola per topi in cui rimanere presi, non c’è, quindi, da stupirsi se la rabbia e l’orgoglio, al di là del bene e del male, li spingono ad agire a sangue freddo. Capita così che una storia semplice come questa, per un’inquietante simmetria, riveli tutta la banalità del male.
Intanto d’un tratto nel folto del bosco, dove i tre arrancavano, l’erba lungo la via si è diradata e l’odore della notte è divenuto ancor più pungente, la bella estate, già breve quell’anno, è ormai irrimediabilmente finita, le luci di settembre pallide e diafane avvolgono in una grande e terribile bellezza i tre che sembrano procedere a passo di gambero… (continua …)
Si potrebbe fare lo stesso anche con il book-game di Harry-Haller ovviamente in caso di risposta sbagliata, potete riprovare e riprovare e riprovare e ... ma tanto lo so che dei topi di biblioteca come voi indovineranno subito :ad:
Indovinate quanti e quali titoli di libri si nascondono in questo racconto:
Un uomo, una donna, un bambino camminavano a piedi nudi lungo la strada polverosa, ormai da settimane, notte e giorno senza sosta, con una tale foga che la donna - il seno che si alza e abbassa affannosamente - appare ormai una donna spezzata per quella fuga senza fine.
La luna è tramontata alle loro spalle ed è scesa la notte, il buio oltre la siepe nasconde ogni cosa al loro sguardo, sembra quasi che si possa contenere tutto l’universo in un guscio di noce, solo si percepiscono l’odore del fieno appena tagliato e le rane gracidanti in lontananza. Il bambino, al culmine della disperazione, cerca con indignazione di afferrare una manciata di more oltre il muro, ma resta a mani vuote. In quel silenzio assoluto le voci della sera sono la musica che accompagna i tre impostori, o presunti tali, quasi una ninna-nanna che ripete loro “tutto è bene quel che finisce bene”. Se solo fosse vero quel sussurro. Purtroppo, invece, a cambiare la storia, il corso della vita, di povera gente come quella, in alcuni momenti fatali, bastano piccoli equivoci senza importanza, allora all’improvviso il mondo diventa per loro un covo di vipere, o peggio ancora una trappola per topi in cui rimanere presi, non c’è, quindi, da stupirsi se la rabbia e l’orgoglio, al di là del bene e del male, li spingono ad agire a sangue freddo. Capita così che una storia semplice come questa, per un’inquietante simmetria, riveli tutta la banalità del male.
Intanto d’un tratto nel folto del bosco, dove i tre arrancavano, l’erba lungo la via si è diradata e l’odore della notte è divenuto ancor più pungente, la bella estate, già breve quell’anno, è ormai irrimediabilmente finita, le luci di settembre pallide e diafane avvolgono in una grande e terribile bellezza i tre che sembrano procedere a passo di gambero… (continua …)