Sibyl_Vane
Fairy Member
Il Teatro brucia,
Shakespeare nasconde il suo ultimo segreto.
La sera del 29 giugno 1613 il rogo del Globe Theatre illumina la notte sul Tamigi e distrugge tutto: costumi, scenografie, copioni della Compagnia di Shakespeare, ma anche prove di intrighi famigliari e scomodi segreti che qualcuno vuole consegnare all'oblio una volta per tutte.
Qualche traccia, però, si salva e sopravvive ai secoli fino ai giorni nostri.
La sera del 29 giugno 2004 il teatro elisabettiano brucia di nuovo. Fra le macerie viene ritrovato il cadavere della professoressa Roz Howard, eminente studiosa shakespeariana. Poco prima di morire, Roz ha fatto in tempo a consegnare un misterioso pacchetto a Kate Stanley, regista dell'Amleto al Globe e sua migliore studentessa, almeno fino a quando un litigio ha irrimediabilmente diviso le loro strade.
"Se lo apri devi seguirne la traccia" sono state le ultime parole di Roz. A Kate non resta che accettare la sfida. Il rischio è altissimo e la posta in gioco non è da meno. Un'edizione rarissima delle opere complete del drammaturgo inglese, delle lettere mai ritrovate, un manoscritto perduto e forse un segreto che qualcuno è disposto a difendere con il sangue e cancellare con il fuoco: la vera identità di William Shakespeare.
Il male che l'uomo fa gli sopravvive, il bene è sepolto con le sue ossa.
Essendo un'amante della letteratura, mi sono lasciata incantare dalla trama e dalle citazioni, per poi rimanere decisamente delusa dal libro
Mi sentirei di definirlo come la brutta copia del "Codice da Vinci" (che personalmente avevo molto apprezzato) con la sola differenza che mentre il libro di Dan Brown mi era sembrato ben scritto, ben strutturato e fondato su basi concrete (per quanto discutibili), questo thriller della Carrel invece mi è sembrato molto povero sia per quanto riguarda il suo modo di scrivere (decisamente piatto) sia per gli sviluppi della storia (altamente improbabili e spiegati non troppo chiaramente)...
Ciò che c'è di vero e di inventato nella storia è identificato alla fine, in una lunga sezione chiamata "Nota".
In conclusione, pensavo proprio meglio... :roll:
[Ah, questa la devo segnalare: i protagonisti guidano tranquillamente DI NOTTE una macchina su un sentiero di montagna, lasciando senza problemi i fari SPENTI per non farsi scoprire dagli inseguitori! Ma la Carrel avrà mai provato a guidare una macchina a fari spenti, anche solo su una strada normale?!?!?!? E questa è solo una delle tante stupidaggini che mi sentirei di contestare... :roll:]
Shakespeare nasconde il suo ultimo segreto.
La sera del 29 giugno 1613 il rogo del Globe Theatre illumina la notte sul Tamigi e distrugge tutto: costumi, scenografie, copioni della Compagnia di Shakespeare, ma anche prove di intrighi famigliari e scomodi segreti che qualcuno vuole consegnare all'oblio una volta per tutte.
Qualche traccia, però, si salva e sopravvive ai secoli fino ai giorni nostri.
La sera del 29 giugno 2004 il teatro elisabettiano brucia di nuovo. Fra le macerie viene ritrovato il cadavere della professoressa Roz Howard, eminente studiosa shakespeariana. Poco prima di morire, Roz ha fatto in tempo a consegnare un misterioso pacchetto a Kate Stanley, regista dell'Amleto al Globe e sua migliore studentessa, almeno fino a quando un litigio ha irrimediabilmente diviso le loro strade.
"Se lo apri devi seguirne la traccia" sono state le ultime parole di Roz. A Kate non resta che accettare la sfida. Il rischio è altissimo e la posta in gioco non è da meno. Un'edizione rarissima delle opere complete del drammaturgo inglese, delle lettere mai ritrovate, un manoscritto perduto e forse un segreto che qualcuno è disposto a difendere con il sangue e cancellare con il fuoco: la vera identità di William Shakespeare.
Il male che l'uomo fa gli sopravvive, il bene è sepolto con le sue ossa.
Essendo un'amante della letteratura, mi sono lasciata incantare dalla trama e dalle citazioni, per poi rimanere decisamente delusa dal libro
Mi sentirei di definirlo come la brutta copia del "Codice da Vinci" (che personalmente avevo molto apprezzato) con la sola differenza che mentre il libro di Dan Brown mi era sembrato ben scritto, ben strutturato e fondato su basi concrete (per quanto discutibili), questo thriller della Carrel invece mi è sembrato molto povero sia per quanto riguarda il suo modo di scrivere (decisamente piatto) sia per gli sviluppi della storia (altamente improbabili e spiegati non troppo chiaramente)...
Ciò che c'è di vero e di inventato nella storia è identificato alla fine, in una lunga sezione chiamata "Nota".
In conclusione, pensavo proprio meglio... :roll:
[Ah, questa la devo segnalare: i protagonisti guidano tranquillamente DI NOTTE una macchina su un sentiero di montagna, lasciando senza problemi i fari SPENTI per non farsi scoprire dagli inseguitori! Ma la Carrel avrà mai provato a guidare una macchina a fari spenti, anche solo su una strada normale?!?!?!? E questa è solo una delle tante stupidaggini che mi sentirei di contestare... :roll:]
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