31 dicembre 1941, sul "Paris-Soir" appare un annuncio: si cercano notizie di una ragazza di quindici anni, Dora Bruder. A denunciarne la scomparsa sono i genitori, ebrei emigrati da tempo in Francia. Quasi cinquant'anni dopo, per caso, Patrick Modiano si imbatte in quelle poche righe di giornale, in quella richiesta d'aiuto rimasta sospesa. Non sa niente di Dora, ma è ugualmente spinto sulle sue tracce. Modiano cerca di ricostruirne la vita, i motivi che l'hanno spinta a scappare .
Ci sono libri che nella loro brevità rimangono scolpiti per intero nella memoria, e Dora Bruder è uno di quelli.
Lo stile di Modiano è quello della brevità e della sobrietà. In questo modo riesce a essere evocativo come pochi altri scrittori: la vividezza con cui rievoca la Parigi dell'occupazione nazista ha del miracoloso, come un impressionista pochi cenni gli bastano per descrivere persone con le loro colpe, le loro speranze e i loro destini.
Da un lato questo stile gli permette di descrivere in modo pacato cose che sono difficili da accettare ( e già questo è un bell'insegnamento in generale), dall'altro l'estrema precisione della scrittura non ti dà scampo, nè alibi.
L'uso di documenti, lettere, indicazioni topografiche (una delle sue peculiarità) rende ancora più terribilmente chiaro come poche righe di fredda burocrazia possano decidere un'intera vita, ed è incredibile quello che Modiano riesce a farci intravedere dietro questi freddi documenti. Persone e fatti riappaiono dall'oblio grazie alla sua calma e tenace ricostruzione. ( Un episodio legato alla stella che gli ebrei dovevano portare sugli abiti rimarrà, penso, per sempre impresso nella mente di chi legge, dandogli un po' di speranza su una parte del genere umano).
Il continuo intrecciarsi della Parigi degli anni '40 con quella odierna fa penetrare nella mente di chi legge un sorta di congiunzione tra le vicende di allora e il nostro vivere quotidiano, in poche parole Modiano riesce quasi a far scomparire la distanza temporale. Mentre descrive come lui stesso percorre strade e quartieri dove si è svolta la vicenda ti mostra un modo di guardare alla storia in generale come a qualcosa di vivo e non sepolto sotto la sabbia del passato. Credo che dopo averlo letto non si possa guardare a parigi nello stesso modo di prima.
Libro davvero geniale e struggente.
Ci sono libri che nella loro brevità rimangono scolpiti per intero nella memoria, e Dora Bruder è uno di quelli.
Lo stile di Modiano è quello della brevità e della sobrietà. In questo modo riesce a essere evocativo come pochi altri scrittori: la vividezza con cui rievoca la Parigi dell'occupazione nazista ha del miracoloso, come un impressionista pochi cenni gli bastano per descrivere persone con le loro colpe, le loro speranze e i loro destini.
Da un lato questo stile gli permette di descrivere in modo pacato cose che sono difficili da accettare ( e già questo è un bell'insegnamento in generale), dall'altro l'estrema precisione della scrittura non ti dà scampo, nè alibi.
L'uso di documenti, lettere, indicazioni topografiche (una delle sue peculiarità) rende ancora più terribilmente chiaro come poche righe di fredda burocrazia possano decidere un'intera vita, ed è incredibile quello che Modiano riesce a farci intravedere dietro questi freddi documenti. Persone e fatti riappaiono dall'oblio grazie alla sua calma e tenace ricostruzione. ( Un episodio legato alla stella che gli ebrei dovevano portare sugli abiti rimarrà, penso, per sempre impresso nella mente di chi legge, dandogli un po' di speranza su una parte del genere umano).
Il continuo intrecciarsi della Parigi degli anni '40 con quella odierna fa penetrare nella mente di chi legge un sorta di congiunzione tra le vicende di allora e il nostro vivere quotidiano, in poche parole Modiano riesce quasi a far scomparire la distanza temporale. Mentre descrive come lui stesso percorre strade e quartieri dove si è svolta la vicenda ti mostra un modo di guardare alla storia in generale come a qualcosa di vivo e non sepolto sotto la sabbia del passato. Credo che dopo averlo letto non si possa guardare a parigi nello stesso modo di prima.
Libro davvero geniale e struggente.