Turgenev si sta rivelando per me come un degno autore da affiancare al grande Dosto :ad:.
Questo appassionante romanzo (l'ultimo da lui scritto, pubblicato nel 1877) narra la rivoluzione dei giovani populisti compiuta in Russia nel 1874, con tutte le sue difficoltà e problematiche fallimentari a causa delle incomprensioni tra gli uomini russi dello strato colto e il popolo.
Questi uomini infatti si interessano alle loro vicende, ma non recepiscono il consenso auspicato perché il popolo non è ancora pronto per ribellarsi e diventare indipendente.
I personaggi principali sono ben delineati nei modi e nelle fattezze, non puoi non amarli, sperare e soffrire insieme a loro.
La storia d'amore che nasce tra Marianna ed Alessio all'insegna delle loro affinità politiche e sociali (almeno all'apparenza) non è smielata, anzi è sempre molto concreta... ho gradito questa scelta, ultimamente non preferisco i romanzi in cui c'è troppo romanticismo fine a se stesso.
Il traduttore della mia edizione, Federigo Verdinois, era campano come me, pur avendo usato a volte un linguaggio desueto (soprattutto nei verbi) è stato comunque capace di rendere scorrevole la lettura ed ho anche ritrovato la familiarità di alcune parole che uso quotidianamente.
Da leggere sicuramente se il tema vi interessa.
Ma scusate: una donna stupida vi dice una stupida parola, e voi non siete buona a tollerarla? E come farete dunque per vivere? Tutto il mondo si regge precisamente sugli stupidi.... No, no! cotesto motivo non è buono. Ne avete forse qualche altro?
— Sicchè, voi vivete così, alla grazia di Dio! Anche questa è una cosa che si vede spesso, oggi. Un tempo, erano soli i vecchi credenti che facevano così; ora lo fanno anche un po' gli altri. Tanto sta che il Signore dia la sua benedizione e che si viva d'amore e d'accordo! Non c'è bisogno del prete per questo.
Molto moderna questa concezione della convivenza :wink:.
Questo appassionante romanzo (l'ultimo da lui scritto, pubblicato nel 1877) narra la rivoluzione dei giovani populisti compiuta in Russia nel 1874, con tutte le sue difficoltà e problematiche fallimentari a causa delle incomprensioni tra gli uomini russi dello strato colto e il popolo.
Questi uomini infatti si interessano alle loro vicende, ma non recepiscono il consenso auspicato perché il popolo non è ancora pronto per ribellarsi e diventare indipendente.
I personaggi principali sono ben delineati nei modi e nelle fattezze, non puoi non amarli, sperare e soffrire insieme a loro.
La storia d'amore che nasce tra Marianna ed Alessio all'insegna delle loro affinità politiche e sociali (almeno all'apparenza) non è smielata, anzi è sempre molto concreta... ho gradito questa scelta, ultimamente non preferisco i romanzi in cui c'è troppo romanticismo fine a se stesso.
Il traduttore della mia edizione, Federigo Verdinois, era campano come me, pur avendo usato a volte un linguaggio desueto (soprattutto nei verbi) è stato comunque capace di rendere scorrevole la lettura ed ho anche ritrovato la familiarità di alcune parole che uso quotidianamente.
Da leggere sicuramente se il tema vi interessa.
Ma scusate: una donna stupida vi dice una stupida parola, e voi non siete buona a tollerarla? E come farete dunque per vivere? Tutto il mondo si regge precisamente sugli stupidi.... No, no! cotesto motivo non è buono. Ne avete forse qualche altro?
— Sicchè, voi vivete così, alla grazia di Dio! Anche questa è una cosa che si vede spesso, oggi. Un tempo, erano soli i vecchi credenti che facevano così; ora lo fanno anche un po' gli altri. Tanto sta che il Signore dia la sua benedizione e che si viva d'amore e d'accordo! Non c'è bisogno del prete per questo.
Molto moderna questa concezione della convivenza :wink:.