Un film molto affascinante, tutto poggiato sulle spalle solide di Giulio Brogi, che racconta il percorso umano e di pensiero di Giulio Manieri, rivoluzionario internazionalista, che della liberazione dei contadini ha fatto il suo credo. Condannato al carcere a vita si renderà conto dopo anni di come il suo pensiero sia diventato anacronistico.
I fratelli Taviani si ispirano al racconto di Tolstoj "Il divino e l'umano", soffermandosi su un solo personaggio, l'umano, rappresentando non solo l'impossibilità che il pensiero sia avulso dalla storia ma anche che possa avere un peso politico al di là di essa. Le ambientazioni sono a dir poco meravigliose e la canzoncina che dà il titolo al film acquista un significato importante durante tutto il film.
I fratelli Taviani si ispirano al racconto di Tolstoj "Il divino e l'umano", soffermandosi su un solo personaggio, l'umano, rappresentando non solo l'impossibilità che il pensiero sia avulso dalla storia ma anche che possa avere un peso politico al di là di essa. Le ambientazioni sono a dir poco meravigliose e la canzoncina che dà il titolo al film acquista un significato importante durante tutto il film.