Collins, Wilkie - Testimone d'accusa

smemorina

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In questo racconto la voce narrante è quella di un maggiordomo che assiste alla crisi famigliare tra la sua padrona e il neomarito.
In seguito ad una lite l'uomo sparisce, si trovano alcune gocce di sangue sul letto in cui dormiva e la moglie viene accusata di omicidio.
Il maggiordomo e l'ispettore Dark, dall'occhiolino facile, cercheranno di risolvere l'enigma.

Non mi è piaciuto. Oltre al fatto che è veramente un racconto da leggere in un'ora e che in quelle poche pagine non c'è spazio per dar vita a dei personaggi convincenti, la trama stessa è piuttosto povera e il finale manca di senso.
(SPOILER)
(non leggete perchè spoilero davvero)
Il cadavere manca perchè davvero non esiste il morto! Quindi che senso ha scrivere un giallo di poche pagine che non ha nessun colpo di scena e nessun omicidio?
inoltre "la cattiva di turno" viene incolpata per aver rubato dei braccialetti e finisce morta in manicomio! Mi pare decisamente troppo..
Collins mi ha deluso con "la pietra di luna", emozionato con "senza nome" ed ora patisco quest'altra fregatura. Ho deciso di non mollare, ho già pronti altri due racconti che sembrano promettere bene (almeno nei titoli ;)
 
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