apeschi
Well-known member
Premessa numero 1) Non sono iscritto a nessun partito, non sono iscritto a nessun movimento, non sono simpatizzante di nessun gruppo politico, religioso o sportivo. Non sono un talebano, non sono un integralista di nessun genere, non sono un noglobal, non sono un terrorista, non sono un notav.
Premessa numero 2) Sono profondamente convinto che non si possano prevedere gli eventi naturali (terremoti, alluvioni, trombe d'aria, tsunami, tornados e quant'altro), ma sono profondamente convinto che non si possa nemmeno prevede che non debbano accadere.
Piccola considerazione da cittadino italiano milanese (dipendente che paga le tasse all'origine perche' trattenute a priori dallo stipendio e paga le tasse indirette su tutto quanto e' previsto e che non puo' scaricare l'iva di quanto compra appoggiandosi a societa' piu' o meno regolari).
E' vero che in questi giorni sta piovendo parecchio, ma sinceramente ho visto anche molti rovesci d'acqua peggiori in cinquantatre' anni di vita vissuta. Ho visto temporali, piogge torrenziali ed insistenti molto maggiori. E' vero che negli ulitmi giorni stia piovendo molto.
Non ho mai visto pero' Milano sommersa dall'acqua come negli ultimi tempi (solo nel 2004-2005 c'e' stata una esondazione che ha allagato il nord di Milano).
Ieri ero in giro, in mattinata a piedi, c'erano venti o trenta centimetri di acqua in citta' (ed in quel momento pioveva ma non in maniera esagerata). Tombini intasati, scarichi inesistenti, acqua nelle piazze, acqua lungo le strade che oltrepassavano il livello dei marciapiedi.
Ieri sera ero in giro in automobile, dovevo rientrare a casa. L'uscita della tangenziale di Lambrate era chiusa (non c'erano segnalazioni precedenti, in modo che uno potesse regolarsi, ma solo in prossimita' dell'uscita), sono uscito in via Palmanova. Non c'erano segnalazioni di pericolo. Non stava piovendo in quel momento. Sotto il ponte dell'autostrada (senza segnalazioni), in un punto in cui non e' possibile fare altro che proseguire (senso unico, incanalato senza possibilita' di uscita o di manovra) c'era il lago, quaranta centimetri d'acqua o piu'. Un'auto ferma in mezzo alla strada spenta, il proprietario in piedi fermo con l'auto in panne. Sono passato pregando che la mia auto non si spegnesse nell'acqua. A me e' andata bene. Il poveretto stava chiamando al cellulare i soccorsi. Io non avrei saputo come fare per aiutarlo e la posizione della sua auto (e della mia, se mi fossi fermato con il rischio di non ripartire) era pericolosissima.
Stamattina sono andato al parco Lambro ed era totalmente sommerso.
E sto parlando di Milano, capoluogo della Lombardia, regione in cui non si puo' parlare di mafia perche' a Milano per definizione tutto funziona perfettamente e la mafia non esiste e se se ne parla c'e' qualcuno che si scandalizza e va in televisione chiedendo che venga smentita ogni affermazione in tal senso. Non sto parlando di Genova, di Alessandria, di Savona, del nord est o del sud che sono messe peggio.
Una riflessione mi sorge spontanea e una rabbia interna immensa ed incontrollabile esplode.
Abbiamo i soldi per fare l'Expo che ha come argomento il cibo (facendo colate di cemento in zone che un tempo erano zone agricole che producevano realmente cibo ed ora sono ricoperte da cemento, asfalto, capannoni), soldi che finiscono ai soliti corrotti, mafiosi, politici, amici degli amici degli amici (e non lo sto dicendo io ma ci sono diverse indagini in tal senso), ma i problemi della citta' non interessano a nessuno.
I tombini praticamente esplodono rigurgitando acqua, la Martesana in questa stagione sono due anni che viene chiusa per mesi per consentire lavori di cementificazione i cui risultati si vedranno nei prossimi anni, dei cittadini non importa nulla a nesssuno, ma i soldi per l'Expo ci sono (anche se poi arrestano i costruttori mafiosi e bloccano i lavori).
L'Expo e' strategico, l'Expo va fatto, ce lo chiede l'Europa. Se poi siamo in ritardo a causa dei problemi noti pazienza. Se facciamo una figuraccia a livello internazionale per i ritardi e per le opere bloccate a causa della corruzione e' colpa solo dei soliti gufi. Chi ha mangiato e continua a mangiare non verra' mai condannato. E' giusto che sia cosi'.
I treni, le strade, le autostrade non funzionano, ma non si puo' criticare la TAV perche' e' strategica, se la si critica si e' terroristi, noglobal, no tav, populisti, gente che gufa e che rema contro. Delle ferrovie usate dalla gente comune non importa a nessuno. Se non funzionano o se si allagano e' colpa di eventi imponderabili ed imprevedibili. Ma la Tav fa fatta.
Sono stufo di essere preso in giro da una banda di criminali il cui unico scopo e' arricchirsi e fare arricchire i loro amici, gli amici degli amici e se uno osa criticare viene bollato di essere populista se non terrorista. E non si puo' criticare. Hanno ragione loro perche' le loro opere sono strategiche, ce le chiede l'Europa. La Tav fa fatta, l'Expo e' strategico, il ponte sullo stretto di Messina e' di fondamentale importanza. Se poi le citta' si allagano e' un piccolo dettaglio. E' colpa della sfortuna. Sono i soliti gufi che remano contro. E' colpa di chi e' pessimista. Bisogna essere ottimisti.
Le centrali nucleari sono strategiche (ma e' una vergogna, e ribadisco vergogna che non si riesca nemmeno a gestire un'emergenza minima, figuriamoci nel caso in cui avessimo costruito pure le centrali nucleari).
Per certe opere, stranamente i soldi ci sono, per opere necessarie i soldi non ci sono mai.
E' una vergogna. Non ci sono altre parole.
Tantissima gente, quando si alza alla mattina dovrebbe vergognarsi di guardarsi allo specchio perche' e' gente immonda, e sa di esserlo ma non lo ammettera' mai.
Poi non voglio e non potro' mai giustificare nessun gesto estremistico e violento per nessun motivo, sono contrario a qualsiasi forma di dissenso violento, a qualsiasi attacco di qualsiasi tipo contro chicchessia, ma un conto e' giustificare qualcosa di ingiustificable in nessun modo, un conto e' comunque capire ed ammettere che certi atteggiamenti eccessivi possono essere causati anche dalla mancanza di onesta', dall'infinita ipocrisita dei soliti noti che si presentano in televisione con la coscienza sporca, dal menefreghismo piu' disonesto e becero che ci possa essere, dall'egoismo piu' assurdo, dal malaffare e dalla falsita' elevata ai massimi termini. Gente senza scrupoli, senza un minimo di coscienza.
Altro discorso, piu' ampio sul clima (tanto per essere un po' populisti).
Ci sono paesi mondiali come Cina ed India che non aderiscono alle norme antiinquinamento, come se l'inquinamento fosse qualcosa di localizzato e di localizzabile in confini ben ristretti e non influisse comunque negativamente sull'ecosistema terrestre e quindi mondiale. Senza avercela con le persone che vivono in quei paesi, si dovrebbe pero' evitare di trasferire risorse, lavoro in tali paesi, rendendo sempre piu' precario il lavoro da noi. E' ovvio che se un certo paese non rispetta le regole (o comunque ha regole e regolamenti meno rigorosi in termini di rispetto degli individui, dei lavoratori, della natura e delle norma antiinquinamento), spendera' meno, e quindi produrre in quei paesi sara' apparentemente meno costoso che in paesi con maggiori controlli. Il problema e' che la terra e' unica per tutti, piaccia o non piaccia, si voglia ammetterlo o non si voglia ammetterlo, si sia di destra o di sinistra, religiosi o atei, cattolici, protestanti, mussulmani, buddisti o di qualsiasi altra religione o setta. Arrecare danni in India, in Cina, o da qualsiasi altra parte del mondo, e' esattamente la stessa cosa. Ed i cambiamenti climatici degli ultimi tempi, ne sono una dimostrazione. Ci sono sempre stati, ma ora sono molto rapidi.
Poi a fronte di morti, di terremoti, di inondazioni, ci si stupisce, si impreca, ci si scandalizza, si diventa improvvisamente fatalisti.
Un po' piu' di onesta', un po' piu' di razionalita', un po' meno di ipocrisia e di perbenismo forse sarebbe utile.
Per concludere.
Io non sono contro (a prescindere) alla Tav, al ponte sullo stretto o ad altro.
In un paese in cui i fondi ci fossero, in cui non ci sia crisi, in cui le cose semplici funzionassero, in cui gli eventi naturali non siano la scusa per anni ed anni di incuria, ben venga anche la TAV e tutto il resto.
Ma in un'Italia in cui la colpa della crisi e' della corruzione (e non dell'articolo 18 come qualcuno vuole fare credere), delle tasse sempre piu' alte (pagate sempre dagli stessi), in un paese in cui chi evade e' premiato, in cui i privilegi non si toccano (e non sto parlando di chi prende 4000 euro di pensione al mese perche' magari ha pure pagato i contributi ed ha pieno diritto di prenderli, ma di chi pur avendo pagato pochissimi contributi si prende decine di migliaia di euro di pensione ma che e' comunque intoccabile perche' i suoi diritti acquisiti sono intoccabili), certi discorsi non dovrebbero nemmeno essere fatti.
Prima vediamo di pulire e di rendere comunque funzionali i tombini di Milano, di risolvere i problemi di Genova, di migliorare il traffico ferroviario in Italia per i pendolari che lavorano (e pagano le tasse) contribuendo a quel poco di PIL che rimane, poi e solo dopo aver risolto questi problemi (con i soldi che ci sono e ci sono sicuramente perche' per le opere inutili i soldi non mancano mai e sono solo una scusa per non risolvere i problemi) potremo affrontare seriamente e serenamente argomenti di Expo, di TAV, di Ponte sullo stretto di Messima.
Si chiamano priorita'. Si devono seguire le priorita'. Sinceramente non credo che oggi, data la situazione attuale ed i problemi oggettivi davanti agli occhi di tutti, l'Expo, la TAV e quant'altro siano le maggiorii priorita' in questo momento di un'Italia che sta morendo sempre piu' velocemente.
In un altro momento non sarei stato contrario a prescindere, in questo momento penso che le priorita' siano altre.
Solo dopo averle risolte (ed in presenza del denaro necessario) si puo' pensare al resto, prima direi proprio che sia scellerato farlo. E non c'entra essere notav (la cui violenza non condivido) o noglobal (stesse considerazioni) o di destra o di sinistra, ma semplicemente persone di coscienza, oneste e di buon senso che sappiano dare la giusta priorita' a cio' che serva in questo momento, senza negare nulla a prescindere, ma anticipando il denaro per cio' che serve e facendo un piano per cio' che potrebbe servire.
Premessa numero 2) Sono profondamente convinto che non si possano prevedere gli eventi naturali (terremoti, alluvioni, trombe d'aria, tsunami, tornados e quant'altro), ma sono profondamente convinto che non si possa nemmeno prevede che non debbano accadere.
Piccola considerazione da cittadino italiano milanese (dipendente che paga le tasse all'origine perche' trattenute a priori dallo stipendio e paga le tasse indirette su tutto quanto e' previsto e che non puo' scaricare l'iva di quanto compra appoggiandosi a societa' piu' o meno regolari).
E' vero che in questi giorni sta piovendo parecchio, ma sinceramente ho visto anche molti rovesci d'acqua peggiori in cinquantatre' anni di vita vissuta. Ho visto temporali, piogge torrenziali ed insistenti molto maggiori. E' vero che negli ulitmi giorni stia piovendo molto.
Non ho mai visto pero' Milano sommersa dall'acqua come negli ultimi tempi (solo nel 2004-2005 c'e' stata una esondazione che ha allagato il nord di Milano).
Ieri ero in giro, in mattinata a piedi, c'erano venti o trenta centimetri di acqua in citta' (ed in quel momento pioveva ma non in maniera esagerata). Tombini intasati, scarichi inesistenti, acqua nelle piazze, acqua lungo le strade che oltrepassavano il livello dei marciapiedi.
Ieri sera ero in giro in automobile, dovevo rientrare a casa. L'uscita della tangenziale di Lambrate era chiusa (non c'erano segnalazioni precedenti, in modo che uno potesse regolarsi, ma solo in prossimita' dell'uscita), sono uscito in via Palmanova. Non c'erano segnalazioni di pericolo. Non stava piovendo in quel momento. Sotto il ponte dell'autostrada (senza segnalazioni), in un punto in cui non e' possibile fare altro che proseguire (senso unico, incanalato senza possibilita' di uscita o di manovra) c'era il lago, quaranta centimetri d'acqua o piu'. Un'auto ferma in mezzo alla strada spenta, il proprietario in piedi fermo con l'auto in panne. Sono passato pregando che la mia auto non si spegnesse nell'acqua. A me e' andata bene. Il poveretto stava chiamando al cellulare i soccorsi. Io non avrei saputo come fare per aiutarlo e la posizione della sua auto (e della mia, se mi fossi fermato con il rischio di non ripartire) era pericolosissima.
Stamattina sono andato al parco Lambro ed era totalmente sommerso.
E sto parlando di Milano, capoluogo della Lombardia, regione in cui non si puo' parlare di mafia perche' a Milano per definizione tutto funziona perfettamente e la mafia non esiste e se se ne parla c'e' qualcuno che si scandalizza e va in televisione chiedendo che venga smentita ogni affermazione in tal senso. Non sto parlando di Genova, di Alessandria, di Savona, del nord est o del sud che sono messe peggio.
Una riflessione mi sorge spontanea e una rabbia interna immensa ed incontrollabile esplode.
Abbiamo i soldi per fare l'Expo che ha come argomento il cibo (facendo colate di cemento in zone che un tempo erano zone agricole che producevano realmente cibo ed ora sono ricoperte da cemento, asfalto, capannoni), soldi che finiscono ai soliti corrotti, mafiosi, politici, amici degli amici degli amici (e non lo sto dicendo io ma ci sono diverse indagini in tal senso), ma i problemi della citta' non interessano a nessuno.
I tombini praticamente esplodono rigurgitando acqua, la Martesana in questa stagione sono due anni che viene chiusa per mesi per consentire lavori di cementificazione i cui risultati si vedranno nei prossimi anni, dei cittadini non importa nulla a nesssuno, ma i soldi per l'Expo ci sono (anche se poi arrestano i costruttori mafiosi e bloccano i lavori).
L'Expo e' strategico, l'Expo va fatto, ce lo chiede l'Europa. Se poi siamo in ritardo a causa dei problemi noti pazienza. Se facciamo una figuraccia a livello internazionale per i ritardi e per le opere bloccate a causa della corruzione e' colpa solo dei soliti gufi. Chi ha mangiato e continua a mangiare non verra' mai condannato. E' giusto che sia cosi'.
I treni, le strade, le autostrade non funzionano, ma non si puo' criticare la TAV perche' e' strategica, se la si critica si e' terroristi, noglobal, no tav, populisti, gente che gufa e che rema contro. Delle ferrovie usate dalla gente comune non importa a nessuno. Se non funzionano o se si allagano e' colpa di eventi imponderabili ed imprevedibili. Ma la Tav fa fatta.
Sono stufo di essere preso in giro da una banda di criminali il cui unico scopo e' arricchirsi e fare arricchire i loro amici, gli amici degli amici e se uno osa criticare viene bollato di essere populista se non terrorista. E non si puo' criticare. Hanno ragione loro perche' le loro opere sono strategiche, ce le chiede l'Europa. La Tav fa fatta, l'Expo e' strategico, il ponte sullo stretto di Messina e' di fondamentale importanza. Se poi le citta' si allagano e' un piccolo dettaglio. E' colpa della sfortuna. Sono i soliti gufi che remano contro. E' colpa di chi e' pessimista. Bisogna essere ottimisti.
Le centrali nucleari sono strategiche (ma e' una vergogna, e ribadisco vergogna che non si riesca nemmeno a gestire un'emergenza minima, figuriamoci nel caso in cui avessimo costruito pure le centrali nucleari).
Per certe opere, stranamente i soldi ci sono, per opere necessarie i soldi non ci sono mai.
E' una vergogna. Non ci sono altre parole.
Tantissima gente, quando si alza alla mattina dovrebbe vergognarsi di guardarsi allo specchio perche' e' gente immonda, e sa di esserlo ma non lo ammettera' mai.
Poi non voglio e non potro' mai giustificare nessun gesto estremistico e violento per nessun motivo, sono contrario a qualsiasi forma di dissenso violento, a qualsiasi attacco di qualsiasi tipo contro chicchessia, ma un conto e' giustificare qualcosa di ingiustificable in nessun modo, un conto e' comunque capire ed ammettere che certi atteggiamenti eccessivi possono essere causati anche dalla mancanza di onesta', dall'infinita ipocrisita dei soliti noti che si presentano in televisione con la coscienza sporca, dal menefreghismo piu' disonesto e becero che ci possa essere, dall'egoismo piu' assurdo, dal malaffare e dalla falsita' elevata ai massimi termini. Gente senza scrupoli, senza un minimo di coscienza.
Altro discorso, piu' ampio sul clima (tanto per essere un po' populisti).
Ci sono paesi mondiali come Cina ed India che non aderiscono alle norme antiinquinamento, come se l'inquinamento fosse qualcosa di localizzato e di localizzabile in confini ben ristretti e non influisse comunque negativamente sull'ecosistema terrestre e quindi mondiale. Senza avercela con le persone che vivono in quei paesi, si dovrebbe pero' evitare di trasferire risorse, lavoro in tali paesi, rendendo sempre piu' precario il lavoro da noi. E' ovvio che se un certo paese non rispetta le regole (o comunque ha regole e regolamenti meno rigorosi in termini di rispetto degli individui, dei lavoratori, della natura e delle norma antiinquinamento), spendera' meno, e quindi produrre in quei paesi sara' apparentemente meno costoso che in paesi con maggiori controlli. Il problema e' che la terra e' unica per tutti, piaccia o non piaccia, si voglia ammetterlo o non si voglia ammetterlo, si sia di destra o di sinistra, religiosi o atei, cattolici, protestanti, mussulmani, buddisti o di qualsiasi altra religione o setta. Arrecare danni in India, in Cina, o da qualsiasi altra parte del mondo, e' esattamente la stessa cosa. Ed i cambiamenti climatici degli ultimi tempi, ne sono una dimostrazione. Ci sono sempre stati, ma ora sono molto rapidi.
Poi a fronte di morti, di terremoti, di inondazioni, ci si stupisce, si impreca, ci si scandalizza, si diventa improvvisamente fatalisti.
Un po' piu' di onesta', un po' piu' di razionalita', un po' meno di ipocrisia e di perbenismo forse sarebbe utile.
Per concludere.
Io non sono contro (a prescindere) alla Tav, al ponte sullo stretto o ad altro.
In un paese in cui i fondi ci fossero, in cui non ci sia crisi, in cui le cose semplici funzionassero, in cui gli eventi naturali non siano la scusa per anni ed anni di incuria, ben venga anche la TAV e tutto il resto.
Ma in un'Italia in cui la colpa della crisi e' della corruzione (e non dell'articolo 18 come qualcuno vuole fare credere), delle tasse sempre piu' alte (pagate sempre dagli stessi), in un paese in cui chi evade e' premiato, in cui i privilegi non si toccano (e non sto parlando di chi prende 4000 euro di pensione al mese perche' magari ha pure pagato i contributi ed ha pieno diritto di prenderli, ma di chi pur avendo pagato pochissimi contributi si prende decine di migliaia di euro di pensione ma che e' comunque intoccabile perche' i suoi diritti acquisiti sono intoccabili), certi discorsi non dovrebbero nemmeno essere fatti.
Prima vediamo di pulire e di rendere comunque funzionali i tombini di Milano, di risolvere i problemi di Genova, di migliorare il traffico ferroviario in Italia per i pendolari che lavorano (e pagano le tasse) contribuendo a quel poco di PIL che rimane, poi e solo dopo aver risolto questi problemi (con i soldi che ci sono e ci sono sicuramente perche' per le opere inutili i soldi non mancano mai e sono solo una scusa per non risolvere i problemi) potremo affrontare seriamente e serenamente argomenti di Expo, di TAV, di Ponte sullo stretto di Messima.
Si chiamano priorita'. Si devono seguire le priorita'. Sinceramente non credo che oggi, data la situazione attuale ed i problemi oggettivi davanti agli occhi di tutti, l'Expo, la TAV e quant'altro siano le maggiorii priorita' in questo momento di un'Italia che sta morendo sempre piu' velocemente.
In un altro momento non sarei stato contrario a prescindere, in questo momento penso che le priorita' siano altre.
Solo dopo averle risolte (ed in presenza del denaro necessario) si puo' pensare al resto, prima direi proprio che sia scellerato farlo. E non c'entra essere notav (la cui violenza non condivido) o noglobal (stesse considerazioni) o di destra o di sinistra, ma semplicemente persone di coscienza, oneste e di buon senso che sappiano dare la giusta priorita' a cio' che serva in questo momento, senza negare nulla a prescindere, ma anticipando il denaro per cio' che serve e facendo un piano per cio' che potrebbe servire.
Ultima modifica: