Vargas Llosa, Mario - La guerra della fine del mondo

Grantenca

Well-known member
Ho appena terminato di leggere questa, ponderosa, opera (quasi 600 pagine). Premetto che sono un ammiratore di questo scrittore di origine peruviana. Il primo libro che ho letto di questo autore, il magnifico, almeno per me, "la festa del caprone", mi ha quasi "obbligato" ha leggere altri suoi libri, e devo dire di non essere mai rimasto deluso. Questa è la storia di un conflitto tra una comunità di poveri, diseredati, infelici, ex briganti, libertini ecc..ecc... uniti dalla parola di un "santo" che li fa vivere in piena libertà, dove tutto è in comune e dove è abolita la proprietà ed ogni riconoscimento della pubblica autorità. In questo modo la comunità raggiunge la pace e felicità terrena e soprattutto si garantisce l'immortalità e le felicità eterna!!! Questo naturalmente non può essere tollerato dall'autorità civile brasiliana e di qui il conflitto feroce, senza esclusione di colpi, una propria guerra, con avversari dai mezzi sproporzionati ma dall'esito non scontato. Questo alla fine del secolo scorso. Viene quindi descritta la società del tempo con vizi che sono ancora attuali (le varie parti politiche che cercano di tratte i massimi vantaggi personali da un conflitto combattuto invece da molti idealisti). Ci sono molti personaggi che restano nella memoria del lettore e forse un'eccessiva descrizione (quasi un giornale quotidiano) dell'ultima fase della guerra. Un opera comunque di valore, che merita di essere conosciuta, e che conferma lo spessore di questo autore.
 
Non c'era ancora nella piccola biblioteca?
Incredibile.
Lo ritengo uno dei 10 capolavori universali della letteratura.

Che dire: qua voto 5 e nella mia classifica oltre il 10 in serie A.
Capolavoro assoluto.

Leggi anche: Zia Julia e lo scribacchino. Esilarante!

Resta solo da capire come un tal genio della letteratura si sia messo in politica come emulo di forza ladri del Peru'.
Misteri della mente...:paura:
 

Grantenca

Well-known member
Grazie per il "like" - "la zia julia e lo scribacchino" l'ho letto già da molto tempo e con grandissimo piacere. Certamente uno dei migliori testi letterari di questo grande scrittore. Più o meno al medesimo livello metterei anche "la festa del caprone" e "il paradiso è altrove".
Per quanto riguarda la faccenda che tu menzioni dei "ladri peruviani" effettivamente non so nulla, ma non sarebbe l'unico caso di grande artista assolutamente miope per la vita reale.
 
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