Harding, Thomas - Il comandante di Auschwitz

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Casa editrice: Newton Compton Editori

Pagine: 319

Prezzo: 9.90

Trama: Alla fine della seconda guerra mondiale, viene creato un pool investigativo per scovare e assicurare alla giustizia internazionale i gerarchi nazisti responsabili delle atrocità dell'Olocausto. Uno dei migliori investigatori del gruppo è Hanns Alexander, ebreo tedesco arruolatosi nell'esercito britannico per sfuggire alle persecuzioni delle SS. il suo nemico numero uno si chiama Rudolph Höss, il terribile comandante di Auschwitz, responsabile del massacro di due milioni di persone e grande sostenitore della "soluzione finale" voluta da Hitler. Höss, che vive sotto falsa identità, è una preda difficile da stanare e Hanns dovrà inseguirlo per tutta l'Europa per riuscire a portarlo davanti alla corte di Norimberga dove la sua testimonianza lascerà i presenti senza fiato. Questo libro scritto dal pronipote di Alexander racconta una sconvolgente pagina di storia: le vite parallele di due tedeschi, un ebreo e un cattolico, divisi dal nazismo ma destinati a incrociarsi di nuovo in circostanze incredibili, fino alla resa dei conti finale.

Commento: Purtroppo con questi libri non si sa mai cosa scrivere...in tutto quello che si legge è solo dolore e orribile difronte a questi racconti. Vi lascio ad una citazione del libro credo parli molto di più da sola. "la maledetta guerra ha distrutto anche la nostra felicità, così come ha distrutto milioni di famiglie, facendole a pezzi e diffondendo un'indicibile sofferenza in tutto il mondo"

Citazioni:

1. << Sono sicuro che siamo tutti contenti di vedere che c'è ancora un pò di giustizia a questo mondo, benché sembri essere una giustizia ottenuta con la forza>>.

2. << Benché ci diano di non dover odiare, penso tuttavia ci sia permesso di provare un pò di rancore verso quelle persone che vogliono solo vivere, ma non "lasciar vivere">>.

3. << Tutti coloro che stanno consapevolmente prendendo parte alla deportazione degli ebrei verso morte certa in Polonia, o dei norvegesi e francesi in Germania, sono colpevoli tanto quanto il carnefice. Tutti coloro che condividono la colpa, condivideranno la punizione>>.

4. Tuttavia chi può prevedere cosa ne sarà di coloro le cui vite sono legate insieme? Cosa è giusto, e cosa è sbagliato?

5. << Non ne ho mai parlato con i bambini perché i bambini non devono essere cresciuti nell'odio........>>
 
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