Quando il "virtuale" (forum compreso) finisce per sopraffare il "reale"? e che fare?

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Quando il "virtuale" (forum compreso) finisce per sopraffare il "reale"? e che fare?

Ieri, parlando con una persona, mi è capitato di sfiorare velocemente questo discorso e, benchè io cerchi di convincermi che non ho nulla da rimproverarmi, inevitabilmente è stato come mettermi la pulce nell'orecchio...
Prima di dire la mia, voi che ne pensate?
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Ieri, parlando con una persona, mi è capitato di sfiorare velocemente questo discorso e, benchè io cerchi di convincermi che non ho nulla da rimproverarmi, inevitabilmente è stato come mettermi la pulce nell'orecchio...
Prima di dire la mia, voi che ne pensate?

io mi lascerei sopraffare alla grande, visto che il reale non è poi sto granchè...

che significa che "non hai nulla da rimproverarti"?
 
Io a dire il vero mi "rifugio" nel virtuale per cercare di fuggire in qualche modo dal reale, è bello poter parlare liberamente con persone che non si conoscono senza dover sempre stare a pesare ogni minima parola.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Allora... ho dovuto premere subito invio perchè non potevo più scrivere... Partiamo dal presupposto che io per carattere amo mettermi in discussione, quindi qualsiasi cosa mi viene detta mi interrogo se non possa aiutarmi a essere più lucida, a capire meglio me stessa ed eventualmente apportare qualcosa di positivo nella mia vita.
Detto questo, è indubbio che forme di "sopraffazione" del virtuale sul reale ne vediamo dappertutto... almeno io le vedo. Mi fa tanta tristezza sbirciare ogni tanto si Fb e vedere gente che sembra passi tutto il proprio tempo a postare foto, a fare commenti insulsi e a godere dei commenti entusiastici (e spesso altrettanto insulsi) dei millemila "amici"... Io poi sono sempre stata una fervida sostenitrice del "reale", un po' come per i viaggi... non c'è alcun viaggio, per me, psichico o spirituale o altro, che possa mai sostituire la ricchezza di un viaggio vero... Così è nei rapporti, nelle passioni, e soprattutto nel tempo che viviamo.... anche il tempo può essere "virtuale" o "reale"... l'importante è trovare il giusto equilibrio... Ecco, appunto, parlando ieri con questa persona si faceva un discorso un po' generico sui riscoprire la bellezza del "reale", che a volte (e sottolineo a volte) il "virtuale", anche se ben strutturato e culturalmente stimolante come può essere il Forum per noi, può "soffocare"...
Mi sono spiegata un po 'meglio adesso? :)
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
io mi lascerei sopraffare alla grande, visto che il reale non è poi sto granchè...

che significa che "non hai nulla da rimproverarti"?

non dire così... il reale è la nostra vita, è ciò che amiamo, è ciò che costruiamo giorno dopo giorno. rifuggire dal reale nel virtuale purtroppo è una cosa sempre più frequente, ma terribilmente pericolosa...
Quanto al fatto di "rimproverarsi" in parte ti ho già risposto: io amo mettermi in discussione e per farlo a volte sono anche molto severa con me stessa... però ripeto, volevo (per quanto possibile!) fare un discorso abbastanza generico... su quelli che secondo voi sono i giusti "limiti" (se ci sono) e quando questi rischiano di essere oltrepassati... :)
 

LadyT

New member
Per quanto mi riguarda il "virtuale" è sempre stato il trampolino di lancio per stringere amicizie estremamente reali.
In tanti anni da internauta ho conosciuto le migliori persone che mi siano mai capitate e alcuni dei miei più cari amici , che frequento oramai soprattutto nel REALE li ho conosciuti in rete.
Il virtuale è sempre stato un mezzo, una comodità per me, visto che non ho più la possibilità e il tempo di conoscere gente in continuazione e frequentare ambienti diversi.
Trovarsi su un forum che accomuna per una passione può produrre nuove relazioni.
Ma la vita qui dentro non va confusa con la vita vera.
La rete è solo un mezzo, come può esserlo un telefono, un treno, un fax , un citofono

Per concludere dico solo che il reale viene pri,ma di tutto.

E' molto meglio una brutta verità di una bella bugia

Saluti :D
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Per quanto mi riguarda il "virtuale" è sempre stato il trampolino di lancio per stringere amicizie estremamente reali.
In tanti anni da internauta ho conosciuto le migliori persone che mi siano mai capitate e alcuni dei miei più cari amici , che frequento oramai soprattutto nel REALE li ho conosciuti in rete.
Il virtuale è sempre stato un mezzo, una comodità per me, visto che non ho più la possibilità e il tempo di conoscere gente in continuazione e frequentare ambienti diversi.
Trovarsi su un forum che accomuna per una passione può produrre nuove relazioni.
Ma la vita qui dentro non va confusa con la vita vera.
La rete è solo un mezzo, come può esserlo un telefono, un treno, un fax , un citofono

Per concludere dico solo che il reale viene pri,ma di tutto.

E' molto meglio una brutta verità di una bella bugia

Saluti :D

in effetti si fanno amicizie vere e proprie. per me non ci sono dubbi su questo.

innanzitutto perchè si parte da una "base", da un interesse comune...

e poi, perchè (almeno questo è quanto mi succede personalmente) si è molto più aperti su certe cose. La fisicità spesso mette barriere. Gli occhi, ad esempio, possono indagare quando non vorresti essere indagato.

A me è capitato di sfogarmi (in privato...) con alcuni dei miei amici virtuali su alcune cose che non ho detto manco a mia madre...proprio perchè qui si vive di parole

nella vita di tutti i giorni, invece, se mia madre mi sentisse mi farebbe ricoverare, altri forse si metterebbero a ridere, con altri sarei io a non potermi esprimere liberamente..

invece qui c'è una sorta di "finto-non finto" che personalmente mi aiuta, mi conforta, mi fa stare bene e mi piace.

poi c'è il "mangiare una pizza" con un amico o con il compagno\a, che è tutt'altra storia e non va di certo confuso.
 

LadyT

New member
in effetti si fanno amicizie vere e proprie. per me non ci sono dubbi su questo.

innanzitutto perchè si parte da una "base", da un interesse comune...

e poi, perchè (almeno questo è quanto mi succede personalmente) si è molto più aperti su certe cose. La fisicità spesso mette barriere. Gli occhi, ad esempio, possono indagare quando non vorresti essere indagato.

A me è capitato di sfogarmi (in privato...) con alcuni dei miei amici virtuali su alcune cose che non ho detto manco a mia madre...proprio perchè qui si vive di parole

nella vita di tutti i giorni, invece, se mia madre mi sentisse mi farebbe ricoverare, altri forse si metterebbero a ridere, con altri sarei io a non potermi esprimere liberamente..

invece qui c'è una sorta di "finto-non finto" che personalmente mi aiuta, mi conforta, mi fa stare bene e mi piace.

poi c'è il "mangiare una pizza" con un amico o con il compagno\a, che è tutt'altra storia e non va di certo confuso.


e poi va detto che la parola viaggia ad una velocità incredibilmente superiore rispetto a quella scritta quindi scrivendo si ha la possibilità di meditare quel che si racconta o si dice.
Il fatto di potersi esprimere più liberamente può essere vero ma fino ad un certo punto, indubbiamente per iscritto ci si confida e ci si "apre" più liberamente e con più coraggio che dal vero , ma secondo me determinate cose vanno dette proprio guardandosi negli occhi.
Con gli occhi e con la voce ci si scambiano emozioni che via messaggio scritto si perderebbero .......come lacrime nella pioggia :):wink:
 
e poi va detto che la parola viaggia ad una velocità incredibilmente superiore rispetto a quella scritta quindi scrivendo si ha la possibilità di meditare quel che si racconta o si dice.
Il fatto di potersi esprimere più liberamente può essere vero ma fino ad un certo punto, indubbiamente per iscritto ci si confida e ci si "apre" più liberamente e con più coraggio che dal vero , ma secondo me determinate cose vanno dette proprio guardandosi negli occhi.
Con gli occhi e con la voce ci si scambiano emozioni che via messaggio scritto si perderebbero .......come lacrime nella pioggia :):wink:

Il discorso che la parola viaggia ad una velocità notevolmente maggiore dello scritto è innegabile, ma c'è da dire che la maggior parte delle persone fanno molta più fatica ad esprimersi a parole piuttosto che scrivendo; c'è un mio amico ad esempio che quando scrive è a dir poco un portento, ma a parole non riesce ad esprimersi.
La massima espressione di questa cosa è il problema di parlare in pubblico, ho visto io stesso persone che scrivono pensieri stupendi che si ritrovano a tremare come foglie e balbettare davanti ad una platea, vi assicuro che superare questa cosa non è per nulla facile.
La sensazione più brutta è quando ci si trova davanti un centinaio di persone che rumoreggiano, improvvisamente si zittiscono aspettando che che tu inizi a parlare; ricordo la prima volta che mi è successo ormai qualche anno fa: io ero partito con il discorso fingendo sicurezza ma ero arrossito fino alla punta delle orecchie e volevo sotterrarmi :OO
 

apeschi

Well-known member
Secondo me le due cose (reale e virtuale) sono complementari e non devono essere mutuamente esclusive.
Nel mondo reale, se dici una parolaccia, se fai una battutaccia, conta sia il messaggio verbale, ma conta anche e soprattutto l'espressione del viso... Se mando a quel paese un amico nel mondo reale, e mentre lo mando a quel paese sorrido e gli do' una pacca sulla spalla o gli offro un caffe', avro' un risultato molto diverso dal mandare a quel paese la stessa persona nel mondo virtuale. Nel mondo virtuale le parole, le espressioni, le battute, hanno un peso molto diverso ed a volte possono pesare come dei macigni.
Nel mondo reale posso anche fare battutacce, posso schezare sul macabro, posso esagerare (sempre con educazione e buon gusto, ovviamente), ma conta molto la presenza fisica, l'aspetto, la conoscenza della persona alla quale mi rivolgo.
Nel mondo virtuale (a parte faccine, sorrisini, disegnini, smiley vari), le parole hanno un peso diverso e spesso e' molto piu' semplice cadere in incomprensioni, e' molto piu' facile offendere involontariamente le persone. Se in un incontro diretto posso permettermi certe cose (e chi mi conosce direttamente per come sono nel bene e nel male o chi conosco per quel che e' nel bene e nel male accetta qualche intemperanza mia ed io accetto qualche intemperanza sua), nel mondo virtuale e' tutto molto piu' difficile, piu' asettico, tutto piu' mediato sul senso delle parole. Un vaffa detto a quattr'occhi a chi si conosce bene finisce li', per molto meno, sui forum si litiga, ci si offende, si abbandonano forum
Secondo me sui forum, nel mondo virtuale, bisogna essere molto piu' maturi, meno diretti, pensare bene a quel che si dice. Non esistono simpatie mediate dal conoscersi di persona, ci si conosce solo per quello che si scrive, e' tutto molto piu' difficile, difficile comprendersi, difficile spiegarsi, difficle capirsi, difficile accettarsi.
Puo' anche essere che nel mondo reale, a pelle, ci si stia gia' sulle scatole reciprocamente e quindi non ci si parli nemmeno per motivi di puro feeling, sensazione, look, atteggiamento, portamento, nel mondo virtuale invece da un lato non ci sono questi freni inibitori iniziali perche' non ci si vede, non ci si frequenta direttamente, e da un lato puo' essere positivo, dall'altro pero' ci si puo' fare un'immagine sbagliata degli interlocutori, delle altre persone e se da un lato puo' essere piu' facile conoscersi senza blocchi dovuti a sensazioni di presenza fisica, dall'altro e' anche molto piu' facile incorrere in errori di comprensione, in liti per motivi futili, in cancellazioni dal forum per motivi banali. Magari nel mondo reale non ci si sarebbe nemmeno rivolti la parola o uno sguardo, oppure al contrario nel mondo reale non ci si sarebbe mandati a quel paese perche' si sarebbero interpretati certi atteggiamenti e certe risposte in modo differente.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io non mi pongo il problema, vivo la vita, do valore a tutto quello che mi fa stare bene, i miei sogni, le persone che amo, il forum, il mio lavoro, le letture, i viaggi, una navigazione in internet, i film, il tramonto, le poesie, i ricordi, il teatro, un buon bicchiere di vino, una passeggiata, il mio gruppo della biblioteca, il presente, le fantasie, la cerchia delle montagne, il videogioco dei Pokemon...cos'è reale, cos'è virtuale? Io sono reale e do la misura alle cose :)

mi piaceva dire questa cosa, perché penso che virtuale e reale non sono che le due facce della stessa persona :MUCCA
 

Apart

New member
A volte la vita sembra poco stimolante così si cercano altri spazi, fra cui quello virtuale. Io non vedo nulla di male in ciò, anzi, ben venga se il virtuale ti da la possibilità di conoscere nuova gente, trovare nuovi stimoli, esplorare nuovi orizzonti. Molti dei miei interessi si alimentano grazie al mondo virtuale. Lo stesso vale per i miei viaggi. La mia ex fidanzata l'avevo conosciuta sul web.
Il dubbio (mi sto allontanando dalla realtà?) sorge quando si trascura la vita quotidiana per il virtuale, quando la si sostituisce. Un esempio è quando si preferisce stare a casa davanti al computer piuttosto che uscire con gli amici. Quando si pensa che sia soltanto il virtuale l'unico mondo interessante e valido.
Il mondo là fuori non va abbandonato. "Giunti sull'altra riva tornate e vivete su questa riva", scrive Nan-ch'uan. Penso che ci voglia equilibrio, la capacità di integrare i due mondi, di farli interagire e convivere insieme.
 

Athana Lindia

Πάντα ρει
Per quanto mi riguarda il "virtuale" è sempre stato il trampolino di lancio per stringere amicizie estremamente reali.
In tanti anni da internauta ho conosciuto le migliori persone che mi siano mai capitate e alcuni dei miei più cari amici , che frequento oramai soprattutto nel REALE li ho conosciuti in rete.
Il virtuale è sempre stato un mezzo, una comodità per me, visto che non ho più la possibilità e il tempo di conoscere gente in continuazione e frequentare ambienti diversi.
Trovarsi su un forum che accomuna per una passione può produrre nuove relazioni.
Ma la vita qui dentro non va confusa con la vita vera.
La rete è solo un mezzo, come può esserlo un telefono, un treno, un fax , un citofono

Per concludere dico solo che il reale viene pri,ma di tutto.

E' molto meglio una brutta verità di una bella bugia

Saluti :D

Direi che LadyT abbia espresso al meglio il mio pensiero. Anche per me internet è sempre stato un trampolino di lancio. Ho frequentato qualche forum e sono nate delle belle amicizie, alcune delle quali continuano tuttora. E' stato tutto spontaneo, non mi sono prefissa di cercare nuovi amici, non mi sono iscritta sui forum al solo scopo di amicizia, ma i rapporti si sono creati man mano, strada facendo. Questo perchè prediligo il reale al virtuale, ma riconosco anche che sui forum si possano trovare persone con i tuoi stessi interessi e già questo è un bel punto di partenza, visto che nella realtà è difficile che questo accada, specialmente per chi come me viene da piccoli paesi.
Quindi direi che internet è ok, ma se usato con criterio. Se uno dà più importanza al web e preferisce quello alla vita vera, per me non va bene.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
I "dilemmi" e le domande che ci poniamo oggi sull'utilizzo dei social network, sono, all'incirca, gli stessi che gli scienziati prima e i mass mediologi poi, si sono posti con l'avvento del cinema, della radio, della televisione...

molti si chiesero se la virtualità dell'elettricità in generale, non rappresentasse qualcosa di "straniante".

Mcluhan disse, in un suo celebre "aforisma estremo", che il "mezzo era il messaggio".

Aveva estremizzato il concetto, intendendo dire che i mezzi di comunicazione non fossero semplici "mezzi", solo "neutri strumenti".

In effetti, al di là dei bacini di utenza, una cosa detta in tv ha un peso, la medesima cosa detta invece in radio un'altra e, ancora, lo stesso messaggio su un social network è altro ancora.

Per le cose che diceva Apeschi, ad esempio, quindi per la mancanza di "tonalità" sui social; cioè se mando amichevolmente a quel paese un amico e lo vedo in viso, allora il messaggio sarà centrato, ma se lo faccio su un social sarà molto più difficile farmi capire.

Il mezzo (internet) è il messaggio, al di là del messaggio stesso.

Se scrivo "sei un babbeo", il messaggio non è il contenuto in sè, il messaggio può essere l'offesa che voglio arrecare, o, all'esatto contrario, il voler stringere amicizia con una frase simpatica (o meglio..."empatica")

Con internet si inverte il rapporto tra messaggio e mezzo.

Il messaggio (sei un babbeo) diventa un mezzo per mandare un altro messaggio, che non è il contenuto.

Non so se mi sono capito...:DTUNZZZ
 

darida

Well-known member
secondo me stiamo diventando iper-comunicativi, e prima o poi questo fatto ci si ritorcerà contro, torneremo a mugugnare nelle caverne :mrgreen:

versione un po' più seria :wink:
ci travolge quello che ci è impossibile controllare, ergo: buon senso e giusta riservatezza nelle esternazioni
non ci impediscono comunque di esprimere con abbondanza e ridondanza il nostro punto di vista :wink:
vita reale virtuale...tutto istess :mrgreen:
 
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