Kassovitz, Peter - Jakob il bugiardo

elisa

Motherator
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Siamo nel ghetto di una cittadina polacca invasa dai nazisti dove ogni giorno gli uomini vanno ai lavori forzati ma con la paura di essere caricati sui treni per i cami di concentramento. Jakob casualmente sente la notizia alla radio del Kommandantur che i russi sono a pochi chilometri dal loro paese e per spronare i concittadini a tener duro la diffonde. Tutti credono che lui abbia una radio e possa avere le notizie della sperata liberazione e Jakob cerca di tenere la speranza viva con notizie ottimistiche e di speranza.

Un film che vuole riprendere il genere di La vita è bella di Roberto Benigni, un film sulla speranza attraverso la fantasia che può sostenere nei momenti più terribili. Ma dove nel film di Benigni era metafora, perché fortemente spinta verso il lato comico e romantico all'interno della tragicità, qui resta solo l'aspetto tragico, che ne mette in luce ancor più l'inadeguatezza di raccontare la shoah attraverso questo linguaggio, se non sostenuti da una regia e da una sceneggiatura di maggior spessore. L'interpretazione di Robin Williams poi è paradossale, troppo intensa per reggere il registro della favola e quindi rende il tutto ancor più discontinuo e abborracciato, pur cercando momenti di leggerezza non ci riesce perché fine a se stessa.
 

Athana Lindia

Πάντα ρει
A me questo film è piaciuto molto, non lo conoscevo. Ho adorato le sue tinte forti e i toni scuri che predominano decisamente. Credo che a "La vita è bella" sia difficile arrivare e questo film, che fu girato praticamente subito dopo, ne segue un po' la scia.
 
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