La non esistenza si può considerare la pace interiore?

Dallolio

New member
Mi sottraggo dalle cure del mondo, accecanti nel loro sfavillio e nella simulazione di rilevanza che hanno, per porre a voi lettori un tema: la pace e la serenità che a vario titolo cerchiamo in vita (una famiglia che diventi il nostro nuovo nido, una casa di proprietà, un lavoro che ci permetta di arricchire la nostra personalità, o in generale la semplice assenza di dolore...) sarà o non sarà trovata nella morte?
La non esistenza dunque, la cessazione di tutte le cose, è realmente una forma di pace interiore oppure non ha nessun legame con essa, essendo solo la cessazione di tutte le sensazioni?
Sono quindi in pace Paolo e Francesca o semplicemente e prosaicamente hanno cessato di esistere?
 

bouvard

Well-known member
E' bello vedere, caro Prof., che è tornato con il suo consueto ottimismo natalizio :mrgreen:

P.s. ci rifletto e poi rispondo seriamente :)
 

Reid

Member
Mi sottraggo dalle cure del mondo, accecanti nel loro sfavillio e nella simulazione di rilevanza che hanno, per porre a voi lettori un tema: la pace e la serenità che a vario titolo cerchiamo in vita (una famiglia che diventi il nostro nuovo nido, una casa di proprietà, un lavoro che ci permetta di arricchire la nostra personalità, o in generale la semplice assenza di dolore...) sarà o non sarà trovata nella morte?
La non esistenza dunque, la cessazione di tutte le cose, è realmente una forma di pace interiore oppure non ha nessun legame con essa, essendo solo la cessazione di tutte le sensazioni?
Sono quindi in pace Paolo e Francesca o semplicemente e prosaicamente hanno cessato di esistere?

Parere mio:

La pace è la serenità che noi cerchiamo in quegli eventi che ci vengono imposti come diktat sociali, tali per cui al mancato loro compimento di uno di quelli, si crea una frustrazione interna se non siamo più che solidi internamente nell'anima, sono la pace e la serenità della completezza che non si potranno mai avere con la morte, anzi, la morte è un evento superiore di coloro che non avendo mai avuto una pace interiore, riescono a liberarsi di questo male interno, poiché ora è tutto finito. La morte è una liberazione, la morte è una sensazione meravigliosa, sia se tu ti sia completato con te stesso, sia se tu non ti sia mai messo in pace l'anima con te. La morte non è un evento negativo secondo me, certo, bisogna leggere caso per caso, ma spesso la interpretiamo in un modo sbagliato.
La non esistenza di tali questioni, penso non possa esistere; Paolo e Francesca non sono in pace, sono prosaicamente completi.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi sottraggo dalle cure del mondo, accecanti nel loro sfavillio e nella simulazione di rilevanza che hanno, per porre a voi lettori un tema: la pace e la serenità che a vario titolo cerchiamo in vita (una famiglia che diventi il nostro nuovo nido, una casa di proprietà, un lavoro che ci permetta di arricchire la nostra personalità, o in generale la semplice assenza di dolore...) sarà o non sarà trovata nella morte?
La non esistenza dunque, la cessazione di tutte le cose, è realmente una forma di pace interiore oppure non ha nessun legame con essa, essendo solo la cessazione di tutte le sensazioni?
Sono quindi in pace Paolo e Francesca o semplicemente e prosaicamente hanno cessato di esistere?

Bentornato Prof :D !
Mi viene da rispondere come un filosofo dei tempi moderni, Quelo (Guzzanti) :mrgreen: ... la seconda che hai detto!
Soprattutto perché io la serenità la vorrei trovare in vita, non nella morte che per me corrisponde al nulla assoluto.
Però che con la morte si cessa di soffrire questo è certo, peccato poi non potersi godere tale cessazione. Anche se a volte la vita diventa talmente insopportabile da decidere di attuare l'estremo gesto proprio per liberarsi dalla sofferenza e forse inconsapevolmente per raggiungere la pace interiore :boh:.
 

Reid

Member
Bentornato Prof :D !
Però che con la morte si cessa di soffrire questo è certo, peccato poi non potersi godere tale cessazione. Anche se a volte la vita diventa talmente insopportabile da decidere di attuare l'estremo gesto proprio per liberarsi dalla sofferenza e forse inconsapevolmente per raggiungere la pace interiore :boh:.

D'accordo...
 

malafi

Well-known member
Credo che la risposta sia fortemente influenzata dal proprio credo religioso.
Volendo semplificare molto ..... per chi crede in un al di là, credo la risposta sia la prima, per chi non ci crede la risposta non può essere che la seconda
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
si tende a considerare l'eventuale aldilà
come una cosa positiva
un'altra vita ove tutto sarà risolto
nella luce divina
e le sofferenze avranno termine.
ovviamente ciascuno vi infila i rispettivi "ricatti"
al fine di attrarre dalla propria parte le persone nella vita attuale terrena, facendo sì che aderiscano a culti solo osservando i quali la vita eterna sarà godimento.
ma ribaltiamo un attimo il concetto.
se la positività fosse soltanto proprio la vita terrena, nella quale la bellezza sta soltanto nel trascorrerla al meglio, eventualmente proprio con la grazia di un dio,
e la morte significhi solo il fallimento di questa divinità, che ci lascia inesorabilmente in un'esistenza eterna di terribili sofferenze, che solo riuscendo a metterci al mondo era riuscito ad evitarci per quei pochi anni?
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
la pace e la serenità che a vario titolo cerchiamo in vita (una famiglia che diventi il nostro nuovo nido, una casa di proprietà, un lavoro che ci permetta di arricchire la nostra personalità, o in generale la semplice assenza di dolore...)

E se invece il senso della vita non fosse la pace ma la lotta per sopravvivere?
O quanto meno lottare quotidianamente per un po' di pace?
lo dico anche perche ottenuto quanto elencato tra parentesi, poi bisogna lottare quotidianamente per conservarlo.
 

SALLY

New member
Bentornato Dallolio!!!
...penso anch'io la seconda, certo, se invece fosse come ventilato da Hot...sarebbe una bella fregatura, un eterno arrancare....
 

darida

Well-known member
per me,cessazione di tutte le sensazioni:una bella dormita senza risveglio (cosa c'è di meglio di un bel sonno profondo?...solo che quella volta lì ti dimentichi di svegliarti :mrgreen:)

bentornato prof.:D allegro vedo :wink:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
la pace interiore presuppone la consapevolezza, se non c'è consapevolezza non ci sono emozioni che possono essere qualificate perché fai parte della natura inconsapevole. Un albero sta in pace? e un'ameba? un piccione? l'argilla? io credo che stiano, poi se in pace o meno dipende da ciò che li circonda. :?
 

maclaus

New member
La non esistenza come può essere pace interiore? Interiore a cosa? Se non si è, non si esiste.
Qualcuno ha scritto: "se c'è la morte, non ci sono io. Se ci sono io, non c'è la morte."
Ergo: se esiste Dallolio non c'è la morte. Ma non essendoci la morte c'è Dallolio.
Ma essendoci Dallolio, egli esiste.
Quindi Dallolio: che minchia di domanda è?
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
La non esistenza come può essere pace interiore? Interiore a cosa? Se non si è, non si esiste.
Qualcuno ha scritto: "se c'è la morte, non ci sono io. Se ci sono io, non c'è la morte."
Ergo: se esiste Dallolio non c'è la morte. Ma non essendoci la morte c'è Dallolio.
Ma essendoci Dallolio, egli esiste.
Quindi Dallolio: che minchia di domanda è?

filosofia teologia matematica
esistere > domandarsi > pace interiore > minchia

teorema di Mac
esisti allorché puoi domandarti se la minchia ti da la pace interiore ...

:? :MUCCA :mrgreen:
 

maclaus

New member
filosofia teologia matematica
esistere > domandarsi > pace interiore > minchia

teorema di Mac
esisti allorché puoi domandarti se la minchia ti da la pace interiore ...

:? :MUCCA :mrgreen:

...questo si che è quesito interessante:?

p.s.: minchia è un elegante intercalare molto usato in questa terra sconsacrata...
 

LadyT

New member
Interessante domanda che pone il seme di molteplici e articolate riflessioni...

Mmmmmm....molto stimolante e se permetti destabilizzante, per la pace interiore di chi possiede un cervello vivace e che quindi pace interiore non può avere :)

Sembro complessa ma non lo sono credimi, la nostra esistenza terrena è ricerca continua di un punto di equilibrio, tale equilibrio viene chiamato con nomi diversi a seconda della terra in cui si vive, della spiritualità o delle tradizioni o addirittura dell'età.

Questo "Nirvana" che tutti cerchiamo è un sottile gioco mentale, reso difficile dai nostri naturali contrasti e conflitti interiori che ci spingono in direzioni diverse.

Quindi molto difficile e sfuggente, un vero e proprio miraggio a volte.

Ma questa è la vita

La morte o la non esistenza sono semplicemente la cessazione di ogni funzione vitale e mentale.

La pace sarà tanto più grande quanto maggiore sarà la quantità di bellezza che abbiamo sparso per questo mondo da vivi.
 
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