De Carlo, Andrea - Villa Metaphora

TheBlack

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Più di novecento pagine. Più di dieci voci narranti. Personaggi stereotipati, ma mai così fortemente reali. Un resort di lusso costruito dall'architetto Perusato a Tari, in mezzo al nulla se non circondato da mare, rocce e un vulcano. Queste le premesse. Vediamo ciò che la penultima fatica di De Carlo ha effettivamente portato tra le nostre mani.

Una personale statistica afferma che nove persone su dieci non consigliano Villa Metaphora: Concentrato di superbia, ostentazioni tecniche al limite del sopportabile.. Poca fantasia, nulla davvero da raccontare e, ancora, scarso appiglio sul lettore, nessuna voglia di proseguire nella lettura che ben presto parrà infinita. Nulla di incoraggiante, insomma. E io mi ci son trovato daccordo con queste visioni fino, più o meno, a pagina cinquecento. Volete perchè mi son fatto influenzare, volete che quelle affermazioni sono un pò vere.. In ogni caso, il giudizio era quanto mai impietoso. Più proseguivo nella lettura e più lo stile e il metodo adottato da De Carlo mi frustrava! Secondo voi era davvero necessario creare un dialetto che fondesse latino, italiano e qualche altra decina di lingue? Era proprio necessario costruire dialoghi in diverse lingue che a molti potrebbero risultare incomprensibili (Io per primo saltavo completamente le frasi in tedesco, buona parte di quelle francesi e non voglio commentare il russo che per grazia di Dio ha fatto la sua comparsa solo nel finale..)? Come dicevo, fino ad oltre metà libro, la risposta è negativa: Non serviva assolutamente a nulla se non a palesare doti linguistiche dell'autore che non interessavano a nessuno (A mio modestissimo parere!)! Solo concludendo la lettura sorge il dubbio che forse, al fine di una caratterizzazione impeccabile delle diverse personalità presenti nel resort, abbia avuto una qualche utilità reale. Però, ancora adesso, continuo a sostenere che il gioco non è valso la candela.
Proseguiamo oltre questi particolari (Particolari?) e vorrei parlare, ora, proprio della caratterizzazione dei personaggi: Anche quì in un primo momento, come ho accennato, potremmo avere la sensazione di essere di fronte a banali stereotipi (Il ferreo e rigido Tedesco, la star hollywoodiana viziata, egoista e senza freni, il politico Italiano corrotto, superbo e per certi tratti stupido..). Alla fine, questa volta sì, il giudizio iniziale sarà errato! Chiuso il libro ci troveremo davanti uno spaccato più che mai reale del Mondo in cui stiamo vivendo, analizzato e raccontato con una bravura, una premura e una precisione quasi scientiche. Ecco, se c'è una cosa che mi resterà di quest'opera, sono proprio i suoi personaggi, il loro modo di rapportarsi tra loro, i loro pensieri e azioni. La sensazione è che non si potesse raggiungere un risultato del genere in meno pagine e così ci ritroviamo ad aver conosciuto quasi per davvero circa nuove quattoridici persone che con pochissima fantasia potremmo convincerci esistano sul serio!
Un'altra sensazione, però, è che lo stesso risultato si potesse raggiungere con una storia più accattivante, meno noiosa, più attiva. Cose che si raggiungono solo in dirittura d'arrivo con l'incalzare degli eventi, ma che per più della metà del libro sono completamente assenti. Non pretendevo certo colpi di scena continui, ma una narrazione con un pò più di mordente.. Quella sì!
In conclusione (Anche se son convinto che su Villa Metaphora si possa scrivere un trattato riguardo l'uomo, il suo comportamento e la realtà attuale!) son rimasto fino all'ultimo incerto se consigliare o meno il libro. Alla luce dei fatti, gli aspetti negativi prevalgono su quelli positivi. Certo è, però, che la bravura (Lo ribadisco!) con la quale De Carlo delinea i suoi personaggi è sorprendente. In nessuno dei suoi molti libri che ho letto non ho potuto riscontrare questa sua propensione quasi naturale, ma in Villa Metaphora raggiunge picchi elevatissimi difficili da superare in futuro. Per questo dico: Chi non si spaventa davanti a nulla, può intraprendere l'avventura in quel di Tari impegnandosi a non demordere per nessun motivo. Ci si ritroverà a rivalutare un libro che per la sua prima parte andrebbe quasi rifatto del tutto. Chi non ha proprio le forze di proseguire letture che non lo prendono dal primo istante, può tranquillamente lasciar stare: Sono tanti i libri di De Carlo che soddisferanno meglio le vostre aspettative.

Voto: 6.5
 

valebinelli

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Ammetto di essere una fan di De Carlo, in particolare delle sue prime opere piuttosto che delle ultime, e di non aver letto in rete recensioni troppo positive sul suo ultimo libro, ma nonostante tutto queste poche righe che descrivono "Villa Metaphora" mi hanno in qualche modo incuriosita. Per cui sono corsa a comprare il libro. Appena finito, mi auguro di poterne fare una recensione sensata.

:wink:
 

TheBlack

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Ammetto di essere una fan di De Carlo, in particolare delle sue prime opere piuttosto che delle ultime, e di non aver letto in rete recensioni troppo positive sul suo ultimo libro, ma nonostante tutto queste poche righe che descrivono "Villa Metaphora" mi hanno in qualche modo incuriosita. Per cui sono corsa a comprare il libro. Appena finito, mi auguro di poterne fare una recensione sensata.

:wink:

Cuore Primitivo lo comprerò a breve: Non mi fido poi molto dei giudizi altrui.. Preferisco verificare di persona la validità di un libro, soprattutto se è scritto da uno degli scrittori più validi nel panorama Italiano a mio parere, anche se ultimamente stà perdendo colpi!

Oddio, se ti stai riferendo alle mie poche righe.. Bhè, non credo avessero l'intento di far correre a comprare il libro, ma ben venga! Ahahah
Aspetto un tuo parere, allora! :)
 
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