Koike, Ryunosuke - Felici senza ferrari

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Il concetto fondamentale del libro non è la promozione della povertà, ma di un'umiltà sostanziosa. Lo scrittore è un monaco giapponese che nella vita di tutti i giorni sperimenta quanto sia importante liberarsi dall'attaccamento al desiderio di comprare oggetti inutili. All'opposto, va compreso che anche il risparmiare, diventando avari, è un modo per rimanere attaccati al desiderio.
Il libro è rivolto ai giapponesi, ma a mio parere è valido anche per tutti i paesi ricchi, europei compresi, ovvero quelli che si stanno vivendo un periodo di forte crisi ma che comunque hanno il maggior numero di persone che possono godere di una buona vita e comprare cose rispetto al resto del mondo. Secondo l'autore mentre gli abitanti delle nazioni emergenti, Cina in primis, sono ancora immersi nel desiderio di ricchezza, dunque nell'illusione, i giapponesi hanno l'opportunità, mai avuta prima, di abbandonare rapidamente queste fantasie e di riorganizzare la propria scala di valori. Il pregio di essere parte di un'economia ricca è la possibilità di accorgersi che i soldi non sembrano comunque renderci felici. Koike fa così il paragone con il Buddha, che a differenza di Gesù e di Maometto, si è trovato in una posizione privilegiata, perchè nato e vissuto da ricco, ma è stato capace di accorgersi nonostante tutto che i soldi e il desiderio non servivano per essere felici.
Dunque, scrive Koike, se spaventati dalla crisi ci mettiamo a risparmiare su tutto e ci facciamo dominare dall'attaccamento al denaro, rischiamo di tornare all'illusione del desiderio e finiamo per sprecare questa preziosa opportunità che ci viene data ora. Ovvero quella di fare un inversione di marcia, smascherando i meccanismi che regolano il desiderio e superandoli, arrivando così ad un'umiltà sostanziosa. Ciò non significa diventare poveri, ma acquistare soltanto ciò che ci serve realmente, senza buttarsi su prodotti scadenti perchè costano poco, ma comprando solo le cose di cui si hanno realmente bisogno indipendentemente dal prezzo. Liberati dal desiderio (comprare cose inutili e all'opposto risparmiare), si punta soltanto sulla qualità e sulla necessità.
 
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